Dalì e Dante per l’asta di libri antichi e d’artista de Il Ponte
Si apre da giovedì 20 gennaio e fino al 22 a Palazzo Crivelli l'esposizione dedicata da Il Ponte ai Libri antichi e d’artista, la cui asta si terrà il prossimo 25 gennaio 2022
Ripresa delle attività all’insegna dei collectibles e in particolare dei libri antichi e d’artista per Il Ponte a Milano. Chiuso l’anno con un record di fatturato di oltre € 1,5 milioni, il Dipartimento di libri e manoscritti apre il calendario delle aste con una proposta incentrata sulla ricercatezza e la rarità delle opere in catalogo, dalla Commedia di Dante alle rappresentazioni cartografiche del 1600 e fino a Salvador Dalì.
I LOTTI PIÙ ATTESI, DANTE, VITRUVIO E GLI ATLANTI DEL MONDO
Tra gli highlight di questa prima sessione del nuovo anno spicca un’edizione incunabula della Divina Commedia di Dante Alighieri (stima € 40.000 – 60.000), stampata nel 1477 e contenente la prima pubblicazione della Vita di Dante di Boccaccio. Tra i libri illustrati poi la traduzione italiana del De Architectura di Vitruvio (stima € 18.000 – 25.000) stampata a Como nel 1521 e due atlanti a cura di Blaeu e Janssonius stampati ad Amsterdam tra il 1640 e il 1646, preziosi il primo, Theatrum Orbis Terrarum sive Novus Atlas, atlante simbolo della cartografia olandese del XVII secolo che racchiude tutto il mondo allora conosciuto (stima € 30.000 – 50.000) e l’altro, Atlantis majoris quinta pars, Orbem maritimum (stima € 12.000 – 18.000), perché è il primo “atlante marittimo (nel vero senso della parola) stampato nei Paesi Bassi” (Koeman).
ROMEO E GIULIETTA DI DALÌ TRA I LIBRI D’ARTISTA
Tra i libri d’artista compare nel catalogo una speciale versione di Romeo e Giulietta di William Shakespeare di Salvador Dalì (stima € 25.000 – 35.000). Pubblicato da Rizzoli nel 1975, il volume è uno dei 35 esemplari ad personam stampato per Carlo Sironi su carta fatta a mano. L’edizione si arricchisce inoltre di una gouache originale dell’artista, che, come segnalato in catalogo, “riproduce la terza litografia contenuta nel libro che ha come didascalia ‘Grande è la virtù che risiede nelle erbe, nelle piante, nelle pietre e nelle loro facoltà più segrete’, (Atto II, scena III). L’episodio, carico di pathos e magistralmente eseguito dall’artista surrealista, rappresenta infatti il momento in cui Frate Lorenzo porge a Giulietta la fiala che l’avrebbe fatta cadere in una morte apparente per poi ritornare in vita”. Il resto della storia è noto, ma per sapere come andrà a finire invece questa sessione l’appuntamento è il 25 gennaio, ai telefoni e online con Palazzo Crivelli, per le due tornate, una al mattino e una al pomeriggio, e la prima ripartenza delle passioni collezionistiche e dei cataloghi di rarità.
– Cristina Masturzo
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