Giovani e contemporanei. Da Sotheby’s New York dominano le nuove leve
La potenza attrattiva esercitata dai giovani artisti sul mercato emerge chiaramente dai risultati ottenuti dall’asta del 19 maggio scorso da Sotheby’s a New York
L’asta di Sotheby’s rivolta al contemporaneo che si è tenuta lo scorso 19 maggio a New York, a conclusione di una settimana intensa che ha visto andare all’incanto anche i capolavori della seconda parte della collezione Macklowe e i maestri moderni ha mostrato la forza attrattiva che i giovani artisti esercitano sul mercato. Sebbene alcuni risultati rivelino anche una certa dose di possibili speculazioni, c’è da evidenziare come la prima parte della Contemporary Evening Auction denominata The Now e dedicata ad artisti molto giovani, di cui alcuni anche esordienti, sia stata molto apprezzata dagli offerenti: 24 lotti in totale e nessuno rimasto invenduto. La seconda parte del catalogo, invece, ha lasciato ampio spazio ai maestri contemporanei come Francis Bacon, Cy Twombly e Georg Baselitz, con risultati di rilievo.
Il risultato complessivo delle aste The Now e Contemporary Art Evening Sale è stato di $ 284.400.000, con il 98% dei lotti venduti e con il totale più alto registrato dal maggio 2019 per lo stesso comparto.
IL CATALOGO THE NOW DA SOTHEBY’S NEW YORK
Il catalogo di The Now ha presentato, per lo più, opere di artiste giovanissime che hanno determinato risultati sopra le aspettative con un totale complessivo di 72.9 milioni di dollari. Primo nome che salta all’occhio, e non è la prima volta che succede, è quello di Anna Weyant, giovane promessa della scuderia Gagosian. Già reduce dai successi ottenuti nel corso delle aste di Christie’s e Phillips, dove i suoi lavori hanno superato il milione di dollari, questa volta è stata protagonista con il dipinto Falling Woman (2020) che ha polverizzato la stima di partenza per trovare un nuovo proprietario alla cifra di $ 1.623.000.
Il vento della Biennale di Venezia si è fatto sentire anche a New York, cosi come dimostrato dalle opere di Christina Quarles e Simone Leigh, protagoniste dell’esposizione e presenti anche in asta con due lavori. La prima con Night Fell Upon Us Up On Us (2019) ha raggiunto i $ 4.5 milioni, lasciando indietro e di parecchio la stima bassa di $ 600.000, mentre Birmingham (2012) di Simone Leigh, prima artista afroamericana a rappresentare gli Stati Uniti alla Biennale 2022, è volata sopra i due milioni di dollari.
La potente Beauty Examined (1993) di Kerry James Marshall, espressione di una profonda indagine pittorica sulla condizione degli afroamericani nella società statunitense, ha superato la stima alta, passando di mano per 13.5 milioni di dollari, somma che andrà a sostegno dell’Institute for Genetics and Translational Genomics presso la Loma Linda University. L’imponente Happening (2014) dell’americana Avery Singer ha superato i cinque milioni di dollari. Mentre A Leaf is an Arrow (2021) della giovanissima Luren Quin, classe 1992, è stata aggiudicata per $ 529.200, dieci volte la stima bassa.
I MAESTRI DEL CONTEMPORANEO DA SOTHEBY’S
La seconda parte dell’asta è stata, invece, rivolta ai contemporary masters. Top lot della serata è stato l’iconico Study of Red Pope 1962, 2nd Version (1971) di Francis Bacon. Presentato per la prima volta alla storica retrospettiva di Bacon al Grand Palais nel 1971, il dipinto ha trovato un nuovo proprietario per 46.3 milioni di dollari, rimanendo però ancorato più alla stima bassa che a quella alta. Cy Twombly, presente con un Untitled (1969) dai toni grigi, si è fermato a $ 38 milioni, finendo, con molte probabilità, alla garanzia di parte terza.
Si è fatto notare il nucleo di quattro opere di Georg Baselitz, specialmente la scultura Dresdner Frauen – Besuch aus Prag (1990) che ha raggiunto $ 11.240.000.
Rimanendo in terra statunitense, buoni risultati per le opere di Andy Warhol, specialmente per il famoso Elvis (1963) che ha trovato un nuovo proprietario per $ 21.6 milioni, mentre Cold Beers Beautiful Girls (1993) di Ed Ruscha si è fermato poco sotto la stima alta a $ 18.8 milioni.
– Antonio Mirabelli
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