Da Londra a Lugano. La Repetto Gallery apre in Svizzera

La Repetto Gallery ha lasciato Great Russell Street, alle spalle del British Museum, per trasferirsi a Lugano. Una scelta non dovuta solo alla Brexit, parola del gallerista italiano Carlo Repetto

La Brexit sta cambiando la fisionomia della capitale britannica, molti galleristi italiani, infatti, hanno deciso di lasciare Londra per trasferirsi altrove, riducendo la propria presenza nella City. Da sempre polo vivace e dinamico per il mercato europeo e punto di riferimento per galleristi, collezionisti e case d’asta, Londra sembra, oggi, subire l’effetto di un dilemma, oscillando tra chi la difende strenuamente e chi, invece, decide di optare per nuove avventure in Paesi membri dell’Unione Europea.
Tra coloro che hanno il scelto il leave UK figura la Repetto Gallery, una decisione che abbiamo analizzato con il titolare Carlo Repetto.

Repetto Gallery. La nuova sede di Lugano, 2022

Repetto Gallery. La nuova sede di Lugano, 2022

INTERVISTA A CARLO REPETTO

Da cosa nasce la decisione di chiudere lo spazio londinese per aprirne uno a Lugano?
All’inizio quello che ci ha spinto ad aprire a Londra è stato, senza dubbio, il ruolo della città quale principale centro europeo per il mercato dell’arte, dunque per noi, residenti in un paese extra UE come la Svizzera, era importante essere inseriti in quell’ambiente. Da quando il referendum ha decretato l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, con l’applicazione di Brexit a febbraio 2020, sono venute meno le condizioni e le motivazioni per avere una galleria in una Londra fuori dal mercato comune. Di conseguenza, nei due difficili anni di Covid, abbiamo maturato la convinzione che la migliore scelta fosse quella di riportare l’attività a casa.

Vi siete trasferiti a Lugano e la Svizzera non fa parte della UE…
Infatti, ma abbiamo pensato: se dobbiamo rimanere in una Londra fuori dall’UE, tanto vale tornare nel posto in cui viviamo, ovvero Lugano. Le ragioni pratiche, logistiche e anche affettive sono state determinanti per questa decisione.

A livello commerciale come sono andate le cose in questo periodo post Brexit nella galleria londinese e come pensa possa evolversi il mercato a Londra?
Due mesi dopo l’entrata in vigore delle nuove regole Brexit è scoppiata la pandemia, che ha scombussolato tutti i programmi, generando non pochi problemi e rendendo impossibile ogni attività. Abbiamo cercato di spingere molto sulle piattaforme digitali con l’organizzazione di mostre online fruibili da remoto, ma il nostro è un mondo che ha bisogno di concretezza.
Il mercato dell’arte a Londra subirà, anzi ha già subito, un contraccolpo, sta di fatto che molti operatori del settore stanno aprendo altrove. Parigi pare essere la favorita nello scenario del mercato europeo, ciò lo si comprende anche dalle scelte fatte da case d’asta come Bonhams, ad esempio, che ha di recente aperto nel capoluogo francese o dagli eventi che caratterizzeranno il panorama culturale e commerciale della Ville Lumière nei prossimi anni, come ad esempio Art Basel, che occuperà gli spazi di quella che era la prima fiera d’arte cittadina, ovvero FIAC.

Repetto Gallery. La nuova sede di Lugano, 2022

Repetto Gallery. La nuova sede di Lugano, 2022

CARLO REPETTO DA LONDRA A LUGANO

Molti suoi colleghi, però, scelgono di rimanere a Londra. Come giudica queste scelte?
Le scelte, come dicevo poco fa, molte volte nascono anche, e soprattutto direi, da ragioni affettive e relazionali. Prendiamo Niccolo Sprovieri, ad esempio, lui è da sempre radicato a Londra e ritiene che, nonostante la Brexit, rimanga il luogo più interessante dove avere una galleria, per cui, nel suo caso, non vedo motivi per un trasferimento altrove. Altre gallerie scelgono di rimanere in quanto ancorate a un mercato di respiro internazionale e, avendo sedi anche in altre parti del mondo, rimangono a Londra, decisione che trovo giusta.

Come pensa di inserirsi nel panorama culturale di Lugano e quali strategie vuole adottare per differenziarsi dagli altri operatori sul territorio?
Lugano è molto cambiata in questi anni. A livello di gallerie private sentiamo un vuoto in città, lasciato, purtroppo, da alcuni grandi galleristi che non ci sono più, ma allo stesso tempo assistiamo a una nuova e importante vitalità culturale di cui vogliamo far parte attivamente.
Si pensi alle interessanti iniziative del LAC, del MASI, del Museo delle Culture così come anche alla Collezione Giancarlo e Danna Olgiati e alla Fondazione Braglia. Geograficamente siamo tra Italia, Francia e Germania, dunque una posizione strategica. L’idea è quella di coinvolgere il territorio di riferimento, magari promuovendo iniziative con le istituzioni e con i musei, cercando quanto più possibile di inserirci nel tessuto culturale della città.

Repetto Gallery. La nuova sede di Lugano, 2022

Repetto Gallery. La nuova sede di Lugano, 2022

IL FUTURO DELLE GALLERIE SECONDO REPETTO

Crede che la galleria, quale luogo di incontro culturale e non solo commerciale, torni ai fasti pre Covid, oppure teme che la digitalizzazione e gli NFT possano causare un cambiamento nel suo ruolo?
Credo che il ruolo della galleria, quale luogo fisico di scambio di idee e di incontro, tornerà a essere come prima della pandemia, se non più forte di prima. Abbiamo bisogno di incontrarci nuovamente, di parlare, di ammirare dal vivo le opere e non davanti a un laptop. A differenza della velocità delle fiere, in cui si guarda principalmente al lato commerciale, la galleria è un luogo contemplativo, un punto di riferimento per una città. Per quanto riguarda gli NFT, vedo un po’ troppa speculazione al momento, per cui osservo il fenomeno, ma ancora è prematuro parlare di opere NFT in galleria.

Quali sono i prossimi appuntamenti?
La seconda settimana di giugno apriremo il nostro spazio, di più di 300 metri quadrati, con una mostra che andrà a ripercorrere la storia della galleria attraverso l’esposizione di opere degli artisti con cui lavoriamo da sempre come Melotti, Fontana, Calzolari, Pistoletto e Paolini, ai quali si aggiungono le nuove leve come Sassolino e Piangiamore e i protagonisti della Land Art e della fotografia come Long, Christo e Ghirri. A ottobre, invece, è prevista la prima mostra personale della programmazione, di cui a breve riveleremo i dettagli.

Antonio Mirabelli

https://it.repettogallery.com/

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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