Lucio Fontana guida l’asta di Arte Moderna e Contemporanea de Il Ponte a Milano
Con più di cento lotti in catalogo e con oltre il 95% di venduto, l’asta di Arte Moderna e Contemporanea de Il Ponte del 24 maggio ha messo in evidenza un mercato tonico e reattivo. Ecco i record e le aggiudicazioni
Un catalogo corposo, composto da 116 lotti tra pittura e scultura italiana e internazionale, è andato all’incanto in via Pontaccio 12 a Milano presso Il Ponte Casa d’Aste per la prima parte della vendita di Arte Moderna e Contemporanea. Risultato di rilievo quello raggiunto il 24 maggio 2022 con un venduto di oltre il 95%, segno che le opere proposte, pur cavalcando generi e periodi tra loro differenti, hanno saputo catturare l’attenzione degli offerenti.
LA SCULTURA PROTAGONISTA ALL’ASTA DE IL PONTE
La scultura l’ha fatta da padrona in questa sessione di incanti della casa milanese. Sono, infatti, le opere scultoree ad aver fatto registrare le aggiudicazioni più sostenute. E del resto, molta attenzione aveva attirato Concetto spaziale, Natura (1959-1960) di Lucio Fontana, che è stato il top lot della serata, con € 625.000 di aggiudicazione con le commissioni. Così come la sua terracotta Crocifissione (1954), che ha toccato la stima alta di € 150.000. É stato poi molto apprezzato dagli offerenti Ombre vaganti (1975) di Fausto Melotti, che è passato di mano, commissioni comprese, per € 137.500, ma ad aver superato ogni aspettativa è stata la scultura Balilla (1934) di Renato Di Bosso che ha polverizzato la stima bassa di € 8.000 con un risultato finale di € 125.000.
ASTA DE IL PONTE: LA PITTURA DELLE AVANGUARDIE
Primo lotto del pomeriggio a raggiungere un risultato ben oltre le stime è stato Paesaggio con alberi (1908) di Umberto Boccioni, che, da € 10.000 di stima bassa, è schizzato a € 100.000 di aggiudicazione. Sempre in ambito futurista, anche Fortunato Depero ha segnato un buon traguardo con il suo Civetta e Pappagalli (1917) passato di mano per € 50.000 da una valutazione iniziale di 20/30 mila euro. Riscuotono di nuovo successo anche le atmosfere di Cagnaccio di San Pietro e Leggendo, del 1926, arriva, da una stima preasta tra i 10 e 15mila euro, a un risultato di € 38.000. Spostandoci, invece, verso le avanguardie italiane del Dopoguerra, si è fatta notare la splendida Composizione (1955-56) di Giulio Turcato che ha trovato un nuovo proprietario per € 87.500, incluse le commissioni, mentre il materico dipinto Adda (1956) di Ennio Morlotti si è assestato a € 93.750, commissioni comprese. Buone le performance anche per Grandi segni (1984) e Movenze rosse (2007) di Carla Accardi, arrivate rispettivamente a 50.000 e 28.000 euro. Tutto venduto anche per i nuclei di opere in catalogo di Alighiero Boetti e Mario Schifano.
ASTA DE IL PONTE: GLI ARTISTI INTERNAZIONALI IN CATALOGO
Sul versante internazionale, Memoire superposée (1990) di Georges Mathieu è passato di mano per circa € 94.000 euro, comprensivo di commissioni, a dimostrazione di come l’interesse per la sua arte sia crescente anche in Italia. Tra le opere sudamericane presenti in asta, molto apprezzata dagli offerenti è stata la matita di Wilfredo Lam, Composition (1957), volata da € 12.000 di stima bassa a € 55.000 di aggiudicazione.
– Antonio Mirabelli
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