Da Phillips a Londra un’asta interamente dedicata a David Hockney

Il 13 settembre la casa d’aste Phillips presenta a Londra un’asta di 78 lotti tutti lontani dagli inaccessibili oli su tela, ormai privilegio di un mercato di fascia altissima. Ecco i prezzi

Da Phillips a Londra un’asta interamente dedicata a David Hockney
David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips

Tra i principali nomi dell’arte inglese del secondo Novecento, David Hockney è riuscito nel corso della sua carriera a trasporre il reale in una visione delle cose luminosa e poetica e a trasformare scene di routine in immagini iconiche. Un tuffo in piscina è diventato un Bigger Splash indelebile, mentre ordinarie scene domestiche, come quella di Mr and Mrs Clark and Percy, hanno dato vita alla serie degli allegorici e indimenticabili Double Portraits.
Il 13 settembre, nella storica sede di Berkeley Square a Londra, Phillips dedicherà al pittore di Bradford un’asta concentrata su un particolare segmento della sua produzione: litografie, lavori eseguiti tramite Ipad, disegni e stampe domestiche, per un totale di ben 78 lotti tutti lontani dagli inaccessibili oli su tela, ormai privilegio di un mercato di fascia altissima. La strategia adottata dalla casa d’aste britannica punta quindi a far avvicinare i collezionisti al mercato di Hockney senza spendere cifre milionarie, tanto che l’opera più costosa in catalogo è ad esempio Afternoon Swimming (1979) con una quotazione preasta di 250-400.000 sterline.

David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips 1 / 5
David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips
David Hockney, Rudolf Nureyev (1969). Courtesy of Phillips 2 / 5
David Hockney, Rudolf Nureyev, 1969. Courtesy of Phillips
David Hockney, Untitled (577) (Two Robes) (2010). Courtesy of Phillips 3 / 5
David Hockney, Untitled (577) (Two Robes) (2010). Courtesy of Phillips
David Hockney, The Arrival of Spring in Woldgate, East Yorkshire in 2011 (twenty eleven) - 30 May (2011). Courtesy of Phillips 4 / 5
David Hockney, The Arrival of Spring in Woldgate, East Yorkshire in 2011 (twenty eleven) - 30 May (2011). Courtesy of Phillips
David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips 5 / 5
David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips
David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips
David Hockney, Rudolf Nureyev (1969). Courtesy of Phillips
David Hockney, Untitled (577) (Two Robes) (2010). Courtesy of Phillips
David Hockney, The Arrival of Spring in Woldgate, East Yorkshire in 2011 (twenty eleven) - 30 May (2011). Courtesy of Phillips
David Hockney, Pool Made with Paper and Blue Ink for Book, from Paper Pools (T.G. 269, M.C.A.T. 234), (1980). Courtesy of Phillips

HOCKNEY SOTTO I RIFLETTORI DEI MUSEI

La vendita andrà a cadere in un momento in cui diversi musei rivolgono all’artista una briosa attenzione. Nonostante lo scorso luglio abbia spento 85 candeline, Hockney rimane infatti un artista molto prolifico; a dimostrarlo la serie The Arrival of Spring, Normandy, 2020 venuta alla luce nella primavera del 2020 ed esposta fino a gennaio 2023 all’Art Institute of Chicago, dopo essere passata lo scorso anno dalla Royal Academy of Arts di Londra. La serie esplora l’immobilità del confinamento imposto dalla pandemia in contrasto con la fioritura inarrestabile della primavera in Normandia, luogo in cui l’artista risiedeva durante il lockdown. Un messaggio di speranza pieno di vividi colori diluito su 116 lavori realizzati tramite Ipad, a riprova di come Hockney abbia esplorato, specialmente negli ultimi anni, le più disparate forme di supporto artistico. Fino al 18 settembre, invece, la Biennale di Nizza propone un dialogo tra Hockney e Matisse, entrambi maestri del colore, con la mostra Un paradis retrouvé al Musée Matisse.

L’ATTENZIONE DEL MERCATO A DAVID HOCKNEY

E intanto anche sul mercato si muove un ravvivato interesse per Hockney. Se il primato di artista più pagato al mondo con Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) (1972) e i suoi novanta milioni di dollari nel 2018 da Christie’s New York è stato soffiato di lì a poco, nel 2019, da Rabbit (1986) di Jeff Koons, sopra i 91 milioni di dollari da Sotheby’s New York, e nonostante i complicati anni pandemici, Hockney ha mantenuto la sua milionaria fascia di mercato (seppure in alcuni casi con un ruolo decisivo delle garanzie di terza parte).
Di pochi giorni fa, infatti, l’annuncio di Christie’s della vendita dell’iconica opera Early Morning, Sainte Maxime (1969) quale cavallo di battaglia della 20th / 21st Century: London Evening Sale il prossimo 13 ottobre. Mentre anche in Asia si è consolidato di recente un forte interesse per la sua arte, con 30 Sunflowers (1996) aggiudicata ad esempio lo scorso luglio 2020 da Sotheby’s Hong Kong per circa 14 milioni di euro, una delle opere più care mai vendute sul mercato asiatico per un artista occidentale vivente. 

LA STRATEGIA DI PHILLIPS

Attestandosi quindi il mercato dell’artista britannico su cifre con molti zeri e al fine di non confinarlo a privilegio per pochi, Phillips amplia allora lo sguardo, scegliendo una diversa produzione dell’artista e proponendo ai bidders lavori freschi, eseguiti con tecniche diverse ma non per questo meno interessanti. Una strategia che potrebbe risultare vincente il prossimo 13 settembre 2022.

– Antonio Mirabelli

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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