Le aste della art week 2022 di Londra. Phillips apre nuovi mercati con i giovani artisti
Alla 20th Century & Contemporary Art Evening Sale che si è svolta in concomitanza alla fiera Frieze, Alberto Burri vola oltre i 3 milioni di sterline. Ma deve contendersi lo spazio con i giovanissimi pittori, nuova brama del collezionismo degli ultimi tempi
Un catalogo contenuto di 37 lotti (diventati 33, dopo il ritiro di 4 opere di Cecily Brown, Damien Hirst, Sigmar Polke e Pierre Soulages), per lo più concentrato sul contemporaneo e in particolare sulle opere di artisti di ultima generazione, è stato al centro della 20th Century & Contemporary Art Evening Sale di Phillips a Londra. Una scelta non proprio casuale, visto il trend in crescita per gli ultra-contemporanei, rafforzato anche dalle vendite registrate alla fiera Frieze conclusasi il 16 ottobre e dalla richiesta costante di lavori “freschi” da parte dei collezionisti. Anche se a guadagnarsi il podio non sono loro, ma il nostro Alberto Burri.
Alberto Burri, Sacco e Rosso (1956). Courtesy of Phillips
L’ASTA DI PHILLIPS: I TOP LOT A LONDRA
Totale della serata? Poco più di 18,7 milioni di sterline – la stima iniziale preasta era di 15-21 milioni – con una percentuale di venduto del 94%, una soddisfazione per la sale room di Berkeley Street, affollata di bidder e osservatori. Il top lot però è stata una combustione materica di Alberto Burri, Sacco e Rosso (1956), stimato 3-4 milioni di sterline e chiuso a £ 3.047.500. Stesso copione per altre colonne portanti dell’arte contemporanea, come Yayoi Kusama e Salvatore Scarpitta, i cui lavori sono stati aggiudicati poco sopra la stima. Si sono mantenuti sopra il milione di sterline le altre due migliori aggiudicazioni della serata, entrambe di Banksy, Sorry The Lifestyle You Ordered Is Currently Out Of Stock del 2012, a £ 1.837.500, e Laugh Now But One Day We’ll Be In Charge del 2002, con £1.1 milioni.
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Robert Nava, Before Minotaur (2019). Courtesy of Phillips
I GIOVANISSIMI TRAINANO L’ASTA DI PHILLIPS A LONDRA
Le vere sorprese, e ormai nemmeno più così sconvolgenti dato il successo riscontrato nell’ultimo periodo, le riservano i giovanissimi, che guadagnano anche record aggiornati. A partire dal debutto in asta dell’artista americano Julian Pace dove il suo omaggio al cantante Kanye West (Kanye, 2021) ha stracciato la stima bassa di £ 20.000 ed è finito in nuove mani per £ 120.000. Ottimi risultati anche per Robert Nava e Caroline Walker, di fatto presenze abituali nei cataloghi rivolti al contemporaneo, che da Phillips hanno visto aggiornamenti sui propri record d’asta.
Julian Pace, Kanye (2021). Courtesy of Phillips
I DEBUTTI E I RECORD ALLA VENDITA DI PHILLIPS A LONDRA
Before Minotaur (2019) di Nava è stato oggetto di una serie di rilanci che ha fatto lievitare la stima bassa da £ 180.000 a £ 639.600 di aggiudicazione, nuovo record per l’artista. Lo stesso per Caroline Walker, che con una delle sue scene di memoria “hopperiana”, Night Scenes del 2017, ha trovato un nuovo proprietario e un nuovo miglior risultato in asta per £516,600. Tra gli altri record della serata anche Michaela Yearwood-Dan e Doron Langberg. In rallentamento il trend dell’artista Anna Weyant, protagonista delle aste della scorsa primavera a New York, in particolare da Christie’s, dove un suo lavoro è arrivato a un milione e mezzo di aggiudicazione. Nella serata del 14 ottobre, invece, la sua Cynthia (2019) ha doppiato la stima alta arrivando a £ 302.400, incluse le commissioni. L’asta di Phillips conferma, dunque, un mercato in crescita per i giovani artisti, segno di una flessione verso correnti più acerbe rispetto ai maestri delle avanguardie, ma comunque dal forte impatto visivo e pittorico.
Antonio Mirabelli
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