Arte moderna e contemporanea all’asta da Il Ponte. Il report
Più di 7,6 milioni di euro per l'ultima sessione della casa d'asta milanese nelle due giornate del 29 e 30 novembre 2022. Boetti, Burri e Albers sul podio e un nuovo record per Fausto Pirandello
Con un totale di oltre 7,6 milioni di euro, il 90% di lotti venduti e nuovi record di aggiudicazione si è chiusa la due giorni di aste dedicate all’arte moderna e contemporanea da Il Ponte a Milano tra 29 e 30 novembre 2022. A guidare la classifica delle migliori aggiudicazioni un invincibile Alighiero Boetti. Con Alberto Burri e Josef Albers, mentre è aggiornato il record d’asta per Fausto Pirandello e ha brillato anche Carla Accardi.
I TOP LOT DELLE ASTE DE IL PONTE
Sono saliti così sul podio delle aggiudicazioni Alighiero Boetti, in questo periodo inarrestabile, con La metà e il doppio del 1979 passato di mano per € 600.000. A seguire, a non tanta distanza la Combustione plastica di Alberto Burri del 1961, con un totale di € 512.500. Mentre a chiudere la classifica dei tre top lot è arrivato Josef Albers con Homage to the Square, 1964, che ha trovato un nuovo proprietario per € 350.000.
UN NUOVO RECORD D’ASTA PER PIRANDELLO
Grande attenzione e ranking da aggiornare poi per le Bagnanti del 1939 firmate da Fausto Pirandello. Proveniente da una collezione romana ed esposta alla Biennale di Venezia nel 1940, l’opera è andata aggiudicata a € 300.000, segnando il nuovo record d’asta per l’artista. Ed è record di genere anche per l’olio su tavola di cartone Auto in corsa di un Bruno Munari “futurista”, passato di mano a € 75.000.
GLI ALTRI RISULTATI DEL PONTE A MILANO
Hanno trovato un nuovo proprietario a € 250.000 sia Ballerina di Fortunato Depero sia T1952-41, l’olio su tela di Hans Hartung del ’52. Buona accoglienza anche per una piccola tempera su carta di Mario Sironi battuta a € 112.500. Mentre resta intatta senza dubbio l’attrattività di Carla Accardi che, mentre aggiornava il record d’asta da Dorotheum a Vienna, a Palazzo Crivelli ha realizzato un solido € 225.000 con Violarosso del 1963, già esposto alla Biennale di Venezia del 1993. Collezionisti interessati infine anche per le opere che arrivavano dalla collezione storica di Magda e Riccardo Jucker, un disegno di Amedeo Modigliani del 1914 ca. (€ 112.500) e una gouache di Joan Miró del ‘52 (€ 93.750).
Cristina Masturzo
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