Banksy e Picasso guidano l’asta di Phillips a New York
La 20th Century & Contemporary Art Evening Sale che Phillips ha presentato a New York il 17 maggio 2023 è stata composta da un numero esiguo di lotti, ma ha comunque ottenuto buoni riscontri con un totale di 70 milioni di dollari
Phillips ha presentato il 17 maggio a New York il suo catalogo per la 20th Century & Contemporary Art Evening Sale, composto originariamente da quarantuno lotti, diventati trentasette dopo quattro ritiri prima dell’asta. La vendita ha raggiunto un risultato di 70 milioni di dollari, portando il totale della settimana newyorkese di Phillips per l’arte moderna e contemporanea a 108,3 milioni di dollari.
La sessione si è mostrata lenta sui rilanci e quasi tutti i lotti si sono mantenuti vicino alla boa della stima bassa, con poche eccezioni di rilievo. Per quel che concerne i giovanissimi dell’ultra-contemporaneo, negli ultimi periodi al centro di una richiesta crescente, le offerte ci sono state, vero, ma non vigorose come quelle di appena un anno fa. E diversi sono i segnali di una cautela generale del mercato.
I TOP LOT DELL’ASTA DI PHILLIPS A NEW YORK
Gli occhi erano puntati sull’opera Banksquiat. Boy and Dog in Stop and Search (2018), un omaggio di Banksy all’arte e alla vita di Jean-Michel Basquiat, una sorta di dichiarazione d’amore per l’eredità di intenti che l’artista americano ha lasciato a chi oggi fa street art. Il lotto è stato aggiudicato per $ 9.724.500, nella media di stima 8-12 milioni di dollari.
A seguire un intrigante ritratto di Pablo Picasso a tinte scure Tête de femme au chignon (1952) che partiva da una stima bassa fissata a 6 milioni di dollari e dopo pochi rilanci ha trovato un nuovo proprietario per $ 7.320.000. A raggiungere la stima alta, con le commissioni incluse, è stato l’iconico Girl in Mirror (1964) di Roy Lichtenstein, la cui provenienza vantava, addirittura, un colosso delle gallerie americane: Leo Castelli. I proventi della vendita, pari a $ 5.505.000, saranno devoluti a sostegno del Museu Vassouras di Rio De Janeiro.
GLI ALTRI RISULTATI DELLA VENDITA DI PHILLIPS. NOAH DAVIS E L’ULTRA-CONTEMPORANEO
Ad aprire l’asta serale di Phillips a New York è stato il lavoro Untitled (2010) del compianto artista Noah Davis, scomparso a soli 32 anni nel 2015. Già protagonista all’ultima Biennale di Venezia, Il Latte dei Sogni, e forte di un mercato sempre più interessato alle sue opere, il dipinto partiva da una stima bassa di centomila dollari, ma è volato dopo dodici minuti di contesa a $ 990.600, il secondo prezzo più alto per l’artista in asta. Buoni i risultati raggiunti anche dall’opera di Mark Grotjahn Untitled (Standard Lotus XVI Face 44.15), passato di mano per più 4,3 milioni di dollari e Wayne Thiebaud poco sopra i 3 milioni, mentre di Ed Ruscha soltanto una delle due opere presenti in catalogo è finita in nuove mani, ovvero Manual Mobility (1994), e per giunta a $ 3.448.000, sotto la stima bassa fissata a 4 milioni di dollari.
A guardare poi artisti giovani e giovanissimi, il monumentale Untitled Escape Collage (2016) di Rashid Johnson ha sfiorato il milione di dollari. Traguardi positivi anche per Caroline Walker e Ewa Juszkiewicz, nomi più che noti del panorama ultra-contemporaneo: la prima con Conservation (2010) ha trovato un nuovo proprietario per $469.900, mentre la seconda con Untitled (after Ernst Thelott) (2016) ha superato di poco i seicentomila dollari, triplicando la stima bassa. Conferme, infine, sulla richiesta per le opere di Yoshitomo Nara, la cui Guitar Girl (2019) si è assestata a $2.480.000, e le soft sculptures di Yayoi Kusama, Red Stripes e Blue Spot entrambe datate 1965, che hanno trovato un nuovo proprietario, lo stesso tra l’altro, a $2.7 e $3.2 milioni.
Antonio Mirabelli
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