Rousseau e collezioni da record. I risultati delle prime aste di Christie’s a New York
A guidare la sessione dell'arte del Ventesimo secolo Les Flamants di Henri Rousseau venduto a $ 43.6 milioni e nuovo record per l'artista. Record anche per Ken Price e Agnes Pelton e buone performance per Bacon e de Kooning dalla collezione Newhouse
Sono partite nella notte italiana tra 11 e 12 maggio le aste di New York. A iniziare è stata Christie’s con la collezione S.I. Newhouse e la Twentieth Century Evening Sale, rispettivamente 16 e 56 lotti che hanno totalizzato $ 506,571,600. E nella sala affollata di Rockefeller Plaza, ad assistere a questo primo test, in un momento di incertezza economica, della temperatura del mercato c’erano tra gli altri Larry Gagosian, Jeffrey Deitch, David Mugrabi, Joe Nahmad e Dominique Lévy. Un test, dicevamo, che appare a fine sessione superato, seppure con misura.
LA COLLEZIONE NEWHOUSE IN ASTA DA CHRISTIE’S A NEW YORK
La serata è stata inaugurata dalla sessione Masterpieces from the S.I. Newhouse Collection, il catalogo di opere moderne e Post-War appartenute al magnate dell’editoria e proprietario di Condé Nast, che ha registrato una cifra finale di $177,792,000, anche oltre le aspettative intorno ai 150, e con tutti i lotti venduti. Diventando così la sesta miglior aggiudicazione per una collezione, con le vendite precedenti del 2018 e 2019 che avevano già realizzato circa 238 milioni di dollari. Tra gli highlight della sessione Self-Portrait di Francis Bacon del 1969, che è stato al centro di numerosi e rapidi rilanci a diversi telefoni per finir aggiudicato a quello dello specialist Olivier Camu, Deputy Chairman Impressionist and Modern Art, a $34,622,500. Mentre Willem de Kooning, con Orestes, è partito da una base d’asta di circa 20 milioni per totalizzarne $30,885,000 e andare aggiudicato al telefono della Deputy Chairman & Head of Client Advisory Americas Maria Los. Tra i lotti che hanno invece fatto più fatica a suscitare offerte entusiaste diverse opere di Jasper Johns, rimaste a valori sotto le stime preasta, così come Roy Lichtenstein.
I RISULTATI DELLA TWENTIETH CENTURY EVENING SALE DI CHRISTIE’S A NEW YORK
Chiusa la collezione Newhouse, dopo una breve pausa per lasciare il tempo di un cambio di catalogo e di battitore sul rostro, con l’arrivo di Jussi Pylkkänen, ha preso poi avvio la sessione di vendita dedicata all’arte del Ventesimo secolo, con lotti per molti milioni, ma anche a qualche centinaia di migliaia di dollari. L’atmosfera in sala appariva distesa, e tra un rilancio e l’altro del primo lotto c’era voglia e tempo di scherzare e planare con ironia da un telefono all’altro. Anche in questa seconda asta c’era spazio per nuclei di collezioni private. A cominciare dall’ultima tranche della collezione Allen e dalla Alan and Dorothy Press Collection, dalla quale arrivava Burning Gas Station di Ed Ruscha, uno dei soli cinque dipinti realizzati negli anni Sessanta per la serie Standard Station. Stimata 20-30 milioni di dollari, l’opera ha totalizzato $22,260,000. Ma il top lot della serata è stato l’attesissimo Les Flamants di Henri Rousseau, che è arrivato a $43,535,000, mettendo a segno il nuovo record d’asta per l’artista ben lontano dal precedente del 1993 di $4,400,000. Mentre tra i migliori risultati, oltre a Ruscha, Pablo Picasso, Nature morte à la fenêtre, $41,810,000; Georgia O’Keeffe, Black Iris VI, dalla collezione di Paul G. Allen, $21,110,000, e David Hockney, Early Blossom, Woldgate, $19,385,000. Record da aggiornare anche per Ken Price a $554,400, e Agnes Pelton, The Fountains, $3,438,000. Il totale della vendita serale è stato di $328,779,600. E intanto si guarda già avanti, a lunedì 15 per la 21st Century Evening Sale di Christie’s.
Cristina Masturzo
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