A World of his own. Da Sotheby’s a Londra la mega mostra e asta con tutti i beni di Freddie Mercury
Mobili e oggetti della sua casa, i costumi di scena, i taccuini su cui scrisse le canzoni per i Queen: quella in corso a Londra è una grande mostra dedicata al mitico performer, di preparazione alle attesissime aste che verranno battute nei prossimi giorni. Ma in molti hanno sollevato dubbi…
A Londra, presso la sede della casa d’aste Sotheby’s in New Bond Street, chiuderà il 5 settembre, giorno del suo compleanno, la grande mostra sul frontman dei Queen Freddie Mercury. L’esposizione, a ingresso gratuito, già visitata da 80 mila persone, è stata realizzata a supporto delle 6 aste, 3 presso la sede di Sotheby’s (6,7 ed 8 settembre) ‘The Evening Sale’, ‘On Stage’, ‘At Home’ e 3 online (in chiusura l’11, 12 e 13 settembre) ‘In Love with Japan’, ‘Crazy Little Thing I’ e ‘Crazy Little Things II’, nelle quali saranno battuti migliaia di oggetti, mobili, manoscritti e vestiti divisi in poco più di 1400 lotti. L’intera sede di Sotheby’s, 15 gallerie, è stata allestita per riprodurre gli ambienti originali della famosa casa londinese di Mercury, Garden Lodge. I visitatori sono accolti dalla riproduzione del muro esterno di Garden Lodge per procedere lungo un itinerario a tema: ‘In love with Japan’, ‘The Japanese room’, ‘At home’, ‘Crazy little things’, ‘Crown & cape’, ‘Lyrics’, ‘Dressing Room’, ‘Tissot’, ‘On stage’, ‘Clothing’, ‘Kimonos’, ‘The piano’, per terminare con il bookstore dedicato dove è possibile comprare il ricco catalogo d’asta (50 Sterline), borse di tela con frasi dedicate a Mercury e altri libri a tema.
La grande “mostra-asta” di Freddie Mercury a Londra
I lotti principali delle aste sono il pianoforte sul quale Mercury ha composto le principali musiche della sua carriera, le iconiche scarpe Adidas, il mantello e la corona che indossò nel tour ‘Magic’ del 1986, la porta originale di Garden Lodge ma soprattutto i manoscritti autografi con i primi appunti sui testi delle sue più importanti e famose canzoni. In vendita c’è di tutto, dalle porte ai vetri della doccia, con le iniziali FM alle tante opere d’arte, dalle porcellane di pregio ai servizi di piatti, dai telefoni ai libri, dall’impianto stereo di casa agli sgabelli da bar, dai servizi di bicchieri all’argenteria, dalla sue valigie ai giochi da tavolo che usava, la sua collezione di statuette di gatti, le sue t-shirt, i giubbotti che indossava nella quotidianità, gli abiti di scena, l’agenda personalizzata e la scaletta del mega concerto Live Aid del 1985, tutti i mobili della casa, molti in stile orientale, dai gioielli di scena e della vita quotidiana ai famosi occhiali, tutti i premi vinti e tutti i vari dischi di platino e d’oro, fotografie, schizzi del logo per i Queen, lampade da tavolo, soprammobili, bloc-notes, sculture, sedie, poltrone, divani, insomma tutto quello che si può trovare nella casa di una qualunque persona e nella casa di un’icona come Freddie Mercury.
Freddie Mercury in asta a Londra. E i fan non ci stanno
Si tratta di una mostra unica, irripetibile, un evento storico, che appassiona sia i fan dei Queen e di Mercury sia ogni persona che abbia ascoltato la sua voce. Sin dalla prima sala della mostra ci si rende conto di vedere qualcosa di unico, ma assale anche un senso di malinconia pensando che tutto quanto esposto verrà disperso in giro per il mondo e che la casa di Mercury, nel quartiere di Kensington, vero e proprio luogo di pellegrinaggio dei fan, è già stata svuotata quasi a portarsi via l’ultima anima di Mercury. Milioni di persone si sono chiesti, e hanno fantasticato, su come fossero gli ambienti dove Mercury ha vissuto, una casa che dalla strada lascia intravedere solo parte del tetto. Per fortuna Sotheby’s ha realizzato un bellissimo video (disponibile online) sugli ambienti prima di mettere i beni all’incanto. A decidere di vendere tutto è stata l’assistente e migliore amica di Freddie Mercury, da lui nominata erede, Mary Austin, la cui scelta è stata aspramente criticata dai fan dei Queen che l’hanno accusata solo di voler monetizzare alle spalle dell’artista che le aveva assegnato il ruolo di conservatrice delle sue memorie. Nei vari forum di fan è infatti maggioritaria l’opinione che anche la memoria fisica di Mercury doveva confluire in un museo evitandone la dispersione. Naturalmente seguiremo le aste, soprattutto la Evening Sale del 6 Settembre, e vi racconteremo quali saranno i lotti maggiormente desiderati da collezionisti e fan.
Mario Bucolo
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