Pronto per un’asta da Christie’s a New York un multimilionario lavoro riscoperto di Monet
Dopo essere stato custodito per cinquant'anni nella stessa collezione privata, arriva in asta a novembre un dipinto mai visto prima di Monet con le iconiche ninfee. Valore? Intorno ai 65 milioni di dollari
Sarà tra gli highlight dell’asta newyorchese 20th Century Evening Sale di Christie’s del prossimo 9 novembre un capolavoro mai visto e mai offerto in asta prima d’ora di Claude Monet (1840-1926), Le bassin aux nymphéas. E dopo il tris di Cézanne già anticipato dalla casa inglese, tocca di nuovo a un maestro francese fare la parte del leone ai grandi incanti internazionali.
Le ninfee di Monet in asta a New York
La stima del dipinto, datato 1917-1919, è su richiesta, ma il valore immaginato dovrebbe aggirarsi intorno ai 65 milioni di dollari. Entra così di diritto tra i top lot degli incanti newyorchesi il capolavoro di Monet, con le sue iconiche ninfee. E quel quoziente di effimero dell’elemento naturale e della luce, mobile e variabile, a cui la rappresentazione dà corpo. “Quando si tratta di Monet, sembra che tutto sia stato visto e detto”, ha sottolineato Max Carter, Vice Presidente 20th and 21st Century Art di Christie’s. “Le bassin aux nymphéas, che non è mai stato esposto o offerto in asta è ciò che di più raro possa esserci: un capolavoro riscoperto. Lavorato in modo denso, preservato impeccabilmente e custodito nella stessa collezione dal 1972, rimane stupefacente ora come lo era cento anni fa”.
Un Monet “fresh to the market” da Christie’s
Rimasto dunque per oltre cinquant’anni lontano dalle vicende del mercato dell’arte, arriva ora “fresco sul mercato” con una stima su richiesta, ma valori di realizzo attesi intorno ai 65 milioni di dollari. Larga più di due metri, una tela di queste dimensioni e qualità non si presenta in asta dal 2018, quando alla vendita The Collection of Peggy and David Rockefeller un’opera di simile profilo raggiunse quota $84.7 milioni. Realizzata nel 1917-1919, l’opera appartiene al periodo in cui Claude Monet sperimentava campiture più ampie per i suoi paesaggi d’acqua. Con una gestualità anche vigorosa, considerata l’età del maestro. Accolte tiepidamente dai contemporanei, queste opere colpirono invece l’immaginario di una generazione successiva e più giovane di collezionisti e di artisti, soprattutto quelli vicini alle ricerche dell’Espressionismo Astratto. E sono oggi nelle più prestigiose raccolte private e museali di tutto il mondo.
Cristina Masturzo
www.christies.com
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