L’importante collezione del gallerista John Cheim va in asta da Sotheby’s
Continua la proposta di grandi collezioni private alle aste internazionali del prossimo autunno. Dopo la Landau Collection, Sotheby’s conquista anche quella del gallerista John Cheim, con opere di altissimo profilo in odor di record
Il mercato dell’arte si prepara a un autunno a dir poco interessante, viste le opere milionarie che in questi giorni stanno dando forma ai cataloghi delle case d’asta globali. E dopo la notizia che sarà Sotheby’s a offrire la prestigiosa collezione Landau, la casa d’aste britannica torna alla ribalta anche per essersi aggiudicata un’altra straordinaria raccolta, quella del gallerista e collezionista John Cheim, che andrà in asta a New York il prossimo novembre in due sessioni. Continua così la scia di un fenomeno ricorrente: la vendita di enormi e importanti collezioni private, composte da opere che riescono spesso a fruttare enormi fatturati.
La collezione di John Cheim in asta da Sotheby’s
John Cheim è uno dei co-fondatori di Cheim & Read, galleria che dal 1997 si è imposta nel panorama dell’arte della Grande Mela, grazie a un intenso lavoro a stretto contatto con alcuni degli artisti più importanti del mondo, da Jean-Michel Basquiat a Lynda Benglis, da Louise Bourgeois ad Alice Neel, per citarne solo alcuni. Del resto, a John Cheim il fiuto per i talenti non è mai mancato e molte delle sue scoperte sono oggi protagonisti di carriere e posizioni di mercato più che consolidate. Insieme e oltre al lavoro di gallerista, Cheim ha messo insieme in circa 45 anni, come spesso accade ai dealer, una collezione imponente, frutto di ricerca e metodo e sensibilità estetica.
Joan Mitchell, Alice Neel e i top lot della collezione Cheim
Tra i top lot del catalogo della collezione Cheim spicca di certo il monumentale dipinto Sunflowers (1990-1991) di Joan Mitchell, donato al gallerista dall’artista e che sembra essere in aria di nuovo record. L’opera arriva ora in asta da Sotheby’s con una stima intorno ai 20 milioni di dollari e potrebbe dunque superare il miglior risultato attuale di Blueberry (1969), aggiudicato da Christie’s nel 2018 a 16, 6 milioni di dollari. Sunflowers, oltre alle enormi dimensioni, vanta la presenza a esposizioni di peso, tra cui la recente mostra itinerante tra San Francisco Museum of Modern Art, Baltimore Museum of Art e Fondation Louis Vuitton di Parigi, dove era in corso anche il focus Monet-Mitchell fino allo scorso febbraio.
Le opere più importanti della collezione di John Cheim
A fare buona compagnia a Joan Mitchell arrivano poi anche le opere di Lynda Benglis, di Louise Bourgeois e un potente ritratto di Alice Neel all’attrice e artista transgender Jackie Curtis, Jackie Curtis as a Boy del 1972. Con una stima preasta conservativa, intorno a $1,5 milioni, anche questo dipinto potrebbe entrare nei migliori risultati d’asta per l’artista, il cui record è oggi di 3 milioni di dollari. E insomma gli ingredienti per un successo a doppie cifre per l’eredità di Cheim ci sono tutti. Ora bisogna attendere l’autunno e capire, attraverso l’andamento di queste sessioni, come va orientandosi il mercato dell’arte.
Antonio Mirabelli
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