La casa d’aste Phillips apre uno spazio a Milano
Un'altra grande casa d'aste di livello globale scommette sull'Italia: Phillips inaugurerà la sua prima sede italiana a Milano. In uno straordinario palazzo storico
Aprirà il prossimo 14 settembre a Milano la prima sede italiana della casa d’aste inglese Phillips. La maison, che rivaleggia in cataloghi, fatturati e appeal con Christie’s e Sotheby’s, si posizionerà nel cuore della città e apre la seconda parte del 2023 con la scommessa di un nuovo avamposto europeo.
La sede italiana di Phillips nel centro di Milano
A ospitare la nuova sede di Phillips a Milano sarà il cinquecentesco Palazzo Visconti in via Lanzone 2. Il presidio italiano della casa inglese si troverà così a pochi passi sia dal distretto delle Cinque Vie, in pieno centro storico, che dalle sedi di Christie’s a Palazzo Clerici e di Bonhams.
Il nuovo spazio sarà diretto da Carolina Lanfranchi, Phillips Regional Director for Italy, e Margherita Solaini, Specialist, Associate Director, Contemporary Art, e per celebrare l’apertura dal 14 settembre saranno in esposizione alcuni dei principali highlight delle aste di ottobre e novembre di Londra e New York, compresi due Concetto Spaziale, Attese, uno bianco e uno rosso, di Lucio Fontana.
“Con il suo patrimonio artistico e la sua energia creativa, Milano offre lo sfondo perfetto per portare avanti la nostra mission di mettere in collegamento straordinarie opere d’arte moderna e contemporanea e la nostra appassionata community di collezionisti”, ha commentato Carolina Lanfranchi a pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale.
Il nuovo spazio di Phillips a Milano
“Il nostro nuovo spazio è strategicamente situato nel centro storico, inserendo Phillips nel cuore delle attività artistiche e culturali di Milano”, segnala sempre la direttrice. “Un ufficio contemporaneo e una galleria all’interno di un edificio storico, questa nuova sede dà corpo alla prospettiva distintiva di Phillips”. La sede è infatti in quel Palazzo Visconti realizzato tra il 1589 e il 1591 da Giuseppe Meda. Della fabbrica originale, dopo i durissimi bombardamenti della seconda guerra mondiale, resta oggi la facciata, mentre il corpo è stato restaurato negli anni Cinquanta con l’intervento negli interni di Luigi Caccia Dominioni. Proprio qui, dalla metà di settembre, si apriranno le finestre della maison, che in città va ad aggiungersi, come presenza internazionale, a Christie’s, Sotheby’s, Artcurial, Bonhams. Con uffici, sale per riunioni e valutazioni e uno spazio espositivo. Se, infatti, la nuova sede non ospiterà sessioni di asta, rientrerà nel circuito delle più importanti mostre itineranti che le precedono.
La casa d’aste inglese Phillips arriva in Italia
La casa è attualmente uno dei tre operatori più rilevanti nello scenario globale degli incanti e nella competizione con Christie’s e Sotheby’s ha trovato un proprio distintivo posizionamento non solo proponendo in asta gli artisti blue-chip internazionali più richiesti del Ventesimo e Ventunesimo secolo, ma anche scommettendo su quello che poi è diventato l’ultimo trend di mercato: gli artisti e le artiste ultra-contemporanei. In grado di avvicinare anche un pubblico di collezionisti più giovani, tra Millennial e Generazione Z.
Con i dipartimenti dedicati ad arte contemporanea, design, gioielli, orologi, fotografie ed edizioni, le sale room di New York, London, Hong Kong, Ginevra e uffici in tutto il mondo da Occidente a Oriente, compresa ora Milano, la casa inglese fondata a Londra nel 1796 è attiva anche sul fronte delle vendite private e ha lanciato lo scorso 20 agosto la nuova piattaforma Dropshop per il primo mercato, con una sessione di debutto che ha fatto registrare un sonoro sold out. “L’espansione costante del mercato attraverso le diverse categorie di beni offerti è stata una priorità per noi”, ha dichiarato di recente il CEO di Phillips Stephen Brooks, commentando il fatturato di 453 milioni di dollari della casa nel primo semestre 2023, in calo rispetto al 2022, che però era stato l’anno dell’eccezionale rimbalzo post-covid. E la notizia dell’apertura a Milano il prossimo settembre, nonostante la cauta risposta del mercato agli ultimi incanti di maggio, conferma un fiducioso rilancio.
Cristina Masturzo
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