Risultati al ribasso dalle aste di Sotheby’s a Hong Kong
Sotheby’s ha celebrato il cinquantesimo anniversario di attività in Asia con un calendario di aste a Hong Kong e un'offerta praticamente infinita di gioielli e capolavori dell'arte. I risultati però sono stati inferiori alle aspettative
Per festeggiare il cinquantesimo anniversario di attività in Asia, Sotheby’s ha strutturato un fitto calendario di aste ad Hong Kong con sessioni ricche di oggetti preziosi di ogni genere: porcellane, gioielli, opere d’arte, sculture e finanche reperti preistorici. Non tutti i risultati sono stati soddisfacenti rispetto alle aspettative, ma non sono mancati record e buone aggiudicazioni per il mercato asiatico.
I risultati delle aste di Sotheby’s a Hong Kong
Il luculliano piatto di lotti offerti da Sotheby’s all’incanto il 5 ottobre 2023 è stato apprezzato dai collezionisti, sebbene i risultati non siano stati eclatanti. Questo conferma quanto già delineato nel primo semestre dell’anno: ovvero il mercato ha decelerato. La corsa post pandemica del biennio 2021-2022 è finita e per diverse ragioni, prima tra tutte l’incertezza sui mercati dovuta a inflazione, tassi di interesse alle stelle e crisi dell’immobiliare. Un momento di stallo particolarmente avvertito in Cina, tra l’altro. Senza contare, poi, gli scenari geopolitici frenetici e bellicosi. Tra pochi giorni ci saranno le aste londinesi, concomitanti con la fiera Frieze, e anche quelle di Parigi, un banco di prova importante per capire se quanto emerso sul mercato asiatico avrà conferma anche nel Vecchio Continente. E poi c’è l’autunno caldo delle aste newyorkesi di novembre, di cui alcuni capolavori sono stati già svelati.
Diamanti e grandi collezioni in asta a Hong Kong
Un magnifico anello in oro bianco con un enorme diamante blu di ben 11,28 carati e impreziosito da diamanti rosa è stato il lotto al centro di una single lot sale. Le offerte non hanno raggiunto la stima bassa di 208 milioni HKD (circa 25 milioni di euro), ma il diamante ha comunque trovato un nuovo proprietario, presente in sala, per HKD 198.220.000 (circa 24 milioni di euro). Gli occhi sulla piazza di Hong Kong erano tutti puntati su A Long Journey: A Selection from the Liu Yiqian and Wang Wei Collection, ovvero il catalogo dedicato a una parte della prestigiosa collezione di Liu Yiqian e Wang Wei, la coppia di collezionisti che ha fondato il Long Museum. L’istituzione ha ospitato fino a oggi più di 200 mostre e in soli dieci anni dall’apertura a Shanghai è diventata, con le sue tre sedi, uno dei musei privati più rilevanti in Cina. All’asta di Sotheby’s a Hong Kong il risultato maggiore, tra le opere della collezione, è stato raggiunto dal ritratto di Paulette Jourdain (1919) di Amedeo Modigliani, che è diventata l’opera d’arte moderna occidentale e di Modigliani più cara mai venduta all’asta in Asia. Questo al netto del fatto che non ha soddisfatto le aspettative preasta, andando aggiudicata, dopo un animato confronto telefonico tra due offerenti, a una persona presente in sala per HKD 272.905.000, circa 35 milioni di dollari. Lontanuccia dall’aggiudicazione del 2015 da Sotheby’s per quasi 43 milioni di dollari e dal risultato atteso per questa sessione intorno ai 45 milioni. Trattandosi di un lotto sotto garanzia della casa d’aste, Sotheby’s dovrà colmare di tasca propria, come sottolinea Artnet, il divario tra risultato atteso e aggiudicazione raggiunta.
Le opere del Long Museum in asta da Sotheby’s
Altro pezzo forte della collezione era l’accattivante Le miroir universel (1938-39) di René Magritte. Quotato tra HKD 70-95 milioni, ha raggiunto con pochi rilanci la stima bassa, passando di mano per HKD 77.575.000 (circa 9 milioni di euro), nuovo record per l’artista in Asia. Mentre è rimasto invenduto un altro degli highlight della sessione, il dipinto dalla forma insolita A Picture of a Lion (2017) di David Hockney. Sopra i venti milioni di dollari di valuta locale (intorno a 2,4 milioni di euro) sono state vendute opere di Kazuo Shiraga, Nicolas Party e Mark Bradford. Il totale per la collezione è stato di circa 66 milioni di euro o 69 milioni di dollari. Quasi la metà di quanto atteso, che era intorno ai 150 milioni di dollari e lontano anche dalla stima minima preasta intorno ai 95 milioni. Se una buona metà del risultato si deve al lotto di Modì, le offerte si sono concentrate prevalentemente sulle opere con stime più accessibili che hanno dato avvio al gioco di rilanci, ma in generale su un nucleo di opere così prestigioso, pesa il numero di invenduti, in questo caso 10 su un catalogo di 39. La collezione comunque ha segnato il più alto risultato per una single owner sale in Asia.
Gli altri risultati per l’arte moderna e contemporanea da Sotheby’s Hong Kong
La serata è andata avanti con una lunga sfilza di opere al seguito. Top Lot del segmento Contemporary è stato un monumentale Abstraktes Bild (1994) di Gerhard Richter dai toni verde e blu, passato di mano per HKD 84.469.000 (circa 10 milioni di euro). Altro risultato di rilievo lo ha raggiunto l’artista afroamericana Julie Mehretu, che negli ultimi anni ha consolidato un trend significativo. Il suo Untitled del 2001, esposto per la prima volta all’ottava Triennale baltica d’arte internazionale nel 2002, ha raggiunto un nuovo record pari a HKD 72.979.000 (circa 8 milioni di euro). Altri record sono stati raggiunti da Diane Dal-Pra e Lucy Bull. Finito probabilmente al garante di parte terza Souvenir of Toulouse (1958) di Willem de Kooning, venduto molto sotto la stima bassa fissata a HKD 50.000.000. Dal fronte Modern risultati anche in questo caso in chiaroscuro. La selezione era quasi tutta incentrata sui maestri dell’arte asiatica, con qualche incursione occidentale, tra cui due sculture di Picasso e Moore rimaste invendute, e un dipinto Scène de cirque (1970) di Marc Chagall, che ha sfiorato i HKD 15.000.000 (circa € 1.800.000). Tutti i lotti di Zao Wou-Ki hanno trovato un nuovo proprietario, tra cui l’opera Sous un grand arbre d’été 05.07.54 (1954) che ha raggiunto i 44 milioni di dollari di valuta locale (5 milioni di euro circa), da una stima su richiesta.
Antonio Mirabelli
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