L’asta di Christie’s a Londra incorona vincitori Magritte e Bacon
Le più recenti vendite di Christie’s hanno mostrato un mercato in lieve ripresa rispetto allo scorso anno, con Magritte, Bacon e Hockney davanti a tutti
Si sono tenute il 7 marzo 2024 le due aste più attese di Christie’s a Londra, 20th / 21st Century: London Evening Sale e The Art of the Surreal Evening Sale, per l’arte moderna e contemporanea e il consueto focus sull’arte surrealista.
I risultati mostrano un incremento delle vendite del 17% rispetto alle aste gemelle dello scorso anno, seppure senza troppi entusiasmi, e un tasso di venduto dell’85% per un totale complessivo, per entrambe le sessioni, di £196.7 milioni (£137,7 milioni per la 20th / 21st Century, e circa £59 milioni per l’asta surrealista). Ciò che è risultato evidente in queste sessioni è stata una maggiore flessibilità sui prezzi di riserva, che, se più contenuti generano rilanci e portano a prezzi di martello lontani dalle stime basse, mentre sulle stime più elevate c’è più attrito, e più cautela.
L’asta di arte moderna e contemporanea di Christie’s a Londra
Sono stati tutti di artisti britannici i top lot della serata, con, a guidare il catalogo, Landscape near Malabata, Tangier di Francis Bacon datato 1963, l’anno successivo alla scomparsa del compagno Peter Lacy a cui l’opera è stata dedicata, che ha sfiorato la stima alta, raggiungendo quota £19.630.000. Sul secondo gradino del podio si è posizionato David Hockney con California (1965), che, dopo più di cinquant’anni nella stessa collezione, ha cambiato proprietario per £18.710.000.
Sempre rimanendo sulla pittura inglese, molto interesse c’è stato per School III: Butterfly Fish and Damsel Fish (1978) di Michael Andrews che ha stracciato la stima bassa, passando a nuovo proprietario per £ 3.125.500 e decretando, così, un nuovo record mondiale per l’artista. Come anche Jadé Fadojutimi, che ha fatto aggiornare il suo record con The Woven Warped Garden of Ponder a £1.552.500.
L’arte impressionista in asta da Christie’s a Londra
Dal fronte impressionismo sono stati raggiunti risultati più che ragguardevoli, spinti anche dalle celebrazioni per i 150 anni dalla prima mostra del movimento che avveniva nel 1874. Pierre Bonnard, Camille Pissarro, Pierre-Auguste Renoir, ma su tutti Claude Monet che con Matinée sur la Seine, temps net (1897) è andato sopra la stima bassa di 12 milioni di sterline, toccando quota £14.397.500.
Degne di nota le vendite relative all’espressionismo tedesco, a cui il mercato da tempo dedica attenzione. In particolare: Ernst Ludwig Kirchner, Hermann Max Pechstein e Alexej von Jawlensky i cui lotti sono stati venduti in un range di prezzo tra i 2 e i 5 milioni di sterline. Spostandoci in area danese salta all’occhio Landskab. Sommer. “Ryet” (1896) dell’artista Vilhelm Hammershøi venduta per £2.339.000, quattro volte sopra la stima bassa. Ultimamente il mercato sta manifestando un vivo entusiasmo per Hammershøi, basti pensare alla scorsa primavera quando da Sotheby’s New York il suo Interior. The Music Room, Strandgade 30 ha superato i 9 milioni di dollari.
Tra gli italiani in catalogo, Alighiero Boetti e Salvo continuano a mostrare un mercato solido, mentre è rimasto al palo, come già da Sotheby’s, Concetto spaziale, Attese (1966) a sei tagli su superficie bianca di Lucio Fontana.
L’asta surrealista di Christie’s a Londra
Dopo la lunga e ricca prima parte della sessione dedicata al 20° e 21° secolo è arrivato il turno dell’asta di Christie’s dedicata al Surrealismo, The Art of Surreal Evening Sale, che quest’anno si trovava anche a celebrare il centenario del manifesto surrealista di André Breton.
Protagonista indiscusso è stato René Magritte, con ben sette opere in catalogo su un totale di 25, tutte vendute. Tra i lotti più attesi di certo L’ami intime (1958), che è passato di mano per £33.660.000, non lontano dalla stima bassa di 30 milioni di sterline. Record d’asta da aggiornare poi per due donne artiste surrealiste: il collage di Hannah Höch del 1920 Das schöne Mädchen passato di mano per £453.600 e l’iconico e raro oggetto surrealista di Meret Oppenheim, Tisch mit Vogelfüssen, per £ 529.200.
Antonio Mirabelli
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