Non troppi spunti dall’asta di Phillips a New York. Eccezion fatta per Basquiat
Venduto per oltre 45 milioni di dollari alla Modern and Contemporary Art Evening Auction di Phillips a New York il top lot dell’asta firmato dal pittore statunitense, in una serata dai toni piuttosto tiepidi
Nel fitto calendario delle vendite newyorkesi il 14 maggio 2024 è toccato a Phillips presentare il suo catalogo nella sede di Park Avenue, mentre a pochi metri si tenevano anche le vendite di Christie’s, nonostante i problemi legati al cyberattacco che ha colpito il sito della casa d’aste. Una serata con qualche buon risultato, ma in una cornice ancora piuttosto tiepida per il mercato dell’arte globale.
Il top lot di Basquiat all’asta di Phillips a New York
Il catalogo della Modern and Contemporary Art Evening Sale di Phillips era composto da trenta lotti, di cui due ritirati prima dell’inizio della sessione, compreso un dipinto di Pablo Picasso.
Il risultato finale della vendita è stato di $86.297.799, con 46,5 milioni fruttati solo dal top lot Untitled (ELMAR) di Jean-Michel Basquiat, datato 1982. Un’opera importante appartenuta alla collezione di Francesco Pellizzi, co-fondatore e direttore della rivista Res, Anthropology and Aesthetics, stimato tra i 40 e i 60 milioni di dollari. Il risultato finale è rimasto ancorato alla stima bassa, ma è in ogni caso un risultato di rilievo nell’economia della sessione, come sottolineato da Jean-Paul Engelen, Presidente per le Americhe e co-responsabile mondiale dell’Arte Moderna e Contemporanea della casa d’aste: “siamo orgogliosi di aver venduto il lotto con la stima più alta della settimana”. Gli hanno fatto eco le parole di Robert Manley, Vicepresidente di Phillips, che ha commentato: “è stato un onore offrire due capolavori di Basquiat della stimata collezione di Francesco Pellizzi, attendiamo la terza opera del gruppo vedendo un grande entusiasmo nella nostra vendita a Hong Kong alla fine di questo mese”.
L’alta opera in catalogo a New York Untitled (Portrait of Famous Ballplayer) (1981) che si è assestata a $7.892.500.
I migliori risultati da Phillips: brillano Frankenthaler e Davis
Due anche i lavori di Donald Judd in catalogo, che però non hanno raggiunto grandi vette, finendo ad un nuovo proprietario per cifre molto vicine alla base d’asta, tra i 2 milioni e mezzo e i 6 milioni di dollari. Ottimo risultato, invece, è stato raggiunto dalla monumentale Acres (1959) della pittrice statunitense Helen Frankenthaler, il cui mercato è nel pieno di un certo entusiasmo e che sarà, tra l’altro, protagonista di una grande retrospettiva il prossimo autunno a Palazzo Strozzi a Firenze. L’opera partiva da una stima bassa di $1.800.000 ed è rapidamente lievitata a $3.690.000.
Una battaglia a colpi di bid si è avuta per Untiled (Boy with Glasses) (2010) del pittore Noah Davis, l’artista cult scomparso prematuramente all’età di 32 anni e che, tra settembre 2024 e gennaio 2025, sarà al centro di una mostra itinerante tra DAS MINSK Kunsthaus di Potsdam, Barbican Centre di Londra e Hammer Museum, Los Angeles. Il dipinto è salito oltre la stima alta, passando di mano per $279.400, mentre sempre in area figurativa statunitense, laVendetta (1977) di Barkley L. Hendricks ha superato di poco i 3 milioni di dollari.
Un dipinto da 5 milioni di dollari di Frank Stella, scomparso all’inizio di questo maggio, non è stato invece venduto, e lo stesso per le opere di Pierre Bonnard e Robert Mangold.
Record d’asta da aggiornare, invece, con The Storm (2020) per Kent Monkman, passato di mano per $381.000, e solidi risultati per Derek Fordjour e Jadé Fadojutimi, che con The Poor (2022) ha polverizzato la base d’asta di $ 400.000, finendo in nuove mani per $1.079.500, mantenendo così il suo trend positivo.
Da ultimo, risultato di rilievo anche per l’unico artista italiano presente in catalogo: Salvo che con il suo Maggio (2009) è finito in nuove mani per $482.600.
Antonio Mirabelli
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