I gatti futuristi di Balla e Salvo protagonisti all’asta de Il Ponte a Milano
Il Ponte Casa d’Aste propone in vendita a fine maggio oltre 130 lotti, in un catalogo che tra pittura e scultura esplora le avanguardie e il Dopoguerra italiani e le ricerche internazionali
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Manca poco all’appuntamento con la sessione di Arte Moderna e Contemporanea de Il Ponte, la casa d’asta milanese che il 28 e 29 maggio 2024 proporrà agli offerenti un catalogo nutrito di oltre 130 lotti, a restituire, attraverso diverse tecniche e generi, una fotografia raffinata di tutto il Novecento italiano e straniero.
L’asta de Il Ponte a Milano a maggio
Dopo un primo nucleo di opere futuriste da Fortunato Depero a Luigi Russolo, passando per Fillia ed Enrico Prampolini, con stime entro € 15.000, si apre all’insegna del divisionismo di Angelo Morbelli e del suo dipinto Una partita a carte del 1904 (€40.000-60.000) il nuovo catalogo primaverile de Il Ponte a Milano. Per poi arrivare, dopo il lotto di Gerardo Dottori del ’23 Forze Ascensionali (€35.000- 50.000) e ancora sul sentiero del futurismo, a un irresistibile fiore all’occhiello: Gatti Futuristi; Canaringatti; Futurtregatesco di Giacomo Balla, un dipinto di grandi dimensioni (66×194 cm) e respiro museale eseguito tra il 1922 e il 1924, in asta con una stima tra i 250 e i 300.000 euro.
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Il Dopoguerra italiano e la metafisica in catalogo da Il Ponte
Imbevuta di avanguardia futurista è stata anche la pittura di Tancredi, sebbene sia poi maturata in uno stile altro e riconoscibile. L’artista veneto marca la sua presenza in catalogo con due lavori Senza Titolo eseguiti tra il ’52 e il ’59, e una certa attenzione puntata sulle offerte, visto il record raggiunto lo scorso ottobre a Parigi nel corso della Thinking Italian di Christie’s, dove il suo Omaggio a Debussy è volato sopra i € 700.000.
Non passa inosservata poi la metafisica di Giorgio de Chirico, tutta concentrata in Combattimento di Puritani del 1959/60 (stima € 150.000-200.000) e nella silente Piazza d’Italia di fine Anni Sessanta, con stima bassa fissata a €130.000 e massima a €150.000.
Per le avanguardie del secondo Novecento figurano i nomi di Agostino Bonalumi, Paolo Scheggi, Enrico Baj, con Irma Blank e un sicofoil di Carla Accardi, Marrone del 1972 (stima €45.000-60.000).
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Il catalogo de Il Ponte, tra neoavanguardie e scultura e ricerche internazionali
Notevole anche l’opera minimalista di Tano Festa datata 1961 e intitolata Lisca Nera, così come si fanno notare anche diverse tele emulsionate di Mario Schifano o il trittico degli Aerei, parte della serie biro del 1983, di Alighiero Boetti, con offerte da € 80.000 a salire.
Non poteva mancare Salvo, presente a Il Ponte addirittura con sette lavori, tra cui il coloratissimo Primavera (2007), stimato 100-150.000 euro.
Dal fronte scultura, invece, di pregio le terrecotte di Lucio Fontana, cosi come la kore (1954) di oltre un metro di altezza a firma Fausto Melotti e poi, ancora, il Cristoforo Colombo (1998) di Luigi Ontani. O Lynn Chadwick, il cui estate è rappresentato ora dalla mega-galleria parigina Perrotin che avrà opere dell’artista britannico al debutto ad Art Basel il prossimo giugno, e Gio’ Pomodoro, su cui pure sono al lavoro nuove forze di valorizzazione, sul primo e secondo mercato, con l’impegno dell’archivio e della galleria di Eduardo Secci tra Firenze e Milano.
Mentre per il fronte fuori Italia arrivano in catalogo, tra gli altri, i lavori di Karel Appel, William Scott, Asger Jorn e Hsiao Chin. Oltre a un interessante nucleo di opere su carta di Sonia Delaunay, con stime varie intorno ai 12-15.000 euro.
Insomma un piatto ricco, variegato e selezionato con gusto, per cui si attendono ora solo le offerte agli appuntamenti in agenda il prossimo 28 maggio e il raddoppio al giorno dopo, il 29 maggio 2024.
Antonio Mirabelli
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