I risultati solidi di Sotheby’s danno il via alle aste di maggio a New York
Sono partite il 13 maggio le New York Sales con le prime due aste “The Now” e “Contemporary Evening Auction” della casa inglese. Risultati in percentuale migliori rispetto allo scorso anno, ma permane la prudenza
Il 13 maggio 2024 Sotheby’s, nell’elegante sede dell’Upper East Side di New York, ha dato inizio alle Sales primaverili americane con le due aste The Now e Contemporary Evening Auction. Una settimana molto significativa per il mercato dell’arte globale, visto che i volumi delle vendite sul territorio a stelle e strisce rappresentano le più corpose in termini numerici, e risulta di conseguenza rilevante analizzare gli scambi sia in asta che in fiera (con TEFAF in corso fino al 14 maggio) per capire se sia cambiato o meno lo scenario emerso nell’ultimo rapporto Art Basel/UBS Art Market in cui è stata evidenziata una contrazione del 7% nel mercato delle aste.
Le aste di Sotheby’s a New York
Complessivamente le due sessioni di Sotheby’s del 13 maggio hanno fruttato 267,3 milioni di dollari, per un totale che rientra nella stima pre-vendita compresa tra 241,8 e 350,4 milioni di dollari, con un buon 30% in più rispetto alle sessioni dello stesso periodo del 2023, stando ai dati della casa inglese.
Nonostante il miglioramento rispetto allo scorso anno, si avverte comunque prudenza negli scambi. Le vendite hanno raggiunto gli obiettivi pre-asta anche grazie al copioso numero di lotti garantiti, ma per diversi altri si sono riscontrati freni nelle offerte, specialmente per le opere con stime di partenza molto elevate.
La vendita “The Now” degli artisti più giovani da Sotheby’s a New York
I cataloghi di Sotheby’s erano composti da lotti di grande pregio e qualità, con molta America nei capolavori dei maestri contemporanei del calibro di Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Johan Mitchell e Frank Stella, tra gli altri. Ad aprire la sessione è stata la The Now Evening Auction con 18 lotti di artisti ultra-contemporanei, molto gradita dal pubblico, viste le offerte ricevute con 16 lotti venduti, un invenduto e il ritiro del lotto di Cecily Brown prima dell’inizio dell’asta, per un totale di $32.7 milioni.
Il top lot di questa prima sessione è stato Vignette #6 (2005) di Kerry James Marshall che, pur lontano dai 10 milioni di dollari di stima alta, ha raggiunto quota $7.482.800.
Successo poi per le artiste in catalogo con opere di Jaquelin Humphries, Cecily Brown, Avery Singer e Lucy Bull vendute sopra la stima alta, e in particolare per 16:10 (2020) dell’artista 34enne Lucy Bull che ha fatto aggiornare il suo record d’asta con il risultato di $1.814.500 (poco sopra il precedente di $1.76 milioni), da una stima bassa di $500.000. L’unico invenduto è stato Always After Now (2014) di Jeffrey Gibson, l’artista che rappresenta gli Stati Uniti alla Biennale di Venezia Stranieri Ovunque.
Da Bacon a Fontana: i Maestri in asta da Sotheby’s
Dopo l’ultra-contemporaneo si è passati ai Maestri dell’arte del secondo novecento, con un catalogo ricco di lotti di qualità museale che hanno fruttato alla casa inglese un aggregato da $234.6 milioni. Top lot della sessione un monumentale dipinto di Francis Bacon del 1966, parte della serie di lavori dedicati dal pittore irlandese al suo amante George Dyer. Portrait of George Dyer Crouching, nonostante il rilevante curriculum espositivo in cui figura tra le altre la mostra Man and Beast alla Royal Academy di Londra del 2022, non è riuscito però a decollare sul serio e nemmeno a toccare la stima minima di 30 milioni di dollari, fermandosi a $27.735.000.
Subito dopo il capolavoro di Lucio Fontana Concetto Spaziale, La fine di Dio (1964), proveniente dalla prestigiosa Rachofsky Collection, che ha di poco superato la stima minima di 20 milioni di dollari, passando di mano per quasi 23 milioni di dollari, un risultato che costituisce una delle vendite più significative a livello internazionale per l’artista italiano.
Molto apprezzata poi la collaborazione tra Warhol e Basquiat confluita nel dipinto a quattro mani Untitled del 1984, esposto anche nel corso della mostra Basquiat x Warhol Painting Four Hands della Fondation Louis Vuitton del 2023, che ha trovato un nuovo proprietario per $19.367.500, vicino alla stima alta fissata a quota venti milioni di dollari, e nuovo miglior risultato per il tandem di superartisti.
I risultati dell’asta di maggio di Sotheby’s a New York
Non ha brillato invece Ifafa I (1964) del compianto Frank Stella, scomparso il 4 maggio scorso, che però ha comunque raggiunto $15.280.250, poco sopra la stima bassa.
Quattro poi i dipinti di Joan Mitchell offerti all’incanto, tre dei quali venduti a un prezzo superiore alle loro stime. Il più costoso Noon (1969), ha trovato una nuova casa per $22.615.400. Tre artiste meritano, infine, una nota di merito per i risultati raggiunti. Prima tra tutte Faith Ringgold, straordinaria narratrice della storia contemporanea americana con i suoi iconici lavori, scomparsa lo scorso 12 aprile, che era presente in catalogo con Dinner at Gertrude Stein’s: The French Collection Part II, #10 (1991),che ha lasciato indietro la stima bassa di $700.000 per trovare un nuovo proprietario a $1.572.500. E se Alice Neel ha raggiunto quota $2.238.000, sopra la stima alta, con il ritratto del poeta e fotografo Gerard Malanga (1969), Yayoi Kusama con Pacifc Ocean (1958), proveniente dalla collezione della curatrice Alice Denney, ha polverizzato la stima bassa di un milione di dollari e, dopo una lunga battaglia tra offerenti, è riuscita a segnare il bid ben più in alto, con un risultato finale da $4.658.000. La presenza delle artiste contava per il 42% per numero di lotti nel catalogo di Sotheby’s, un valore che saliva addirittura al 70% nella vendita The Now: un incremento di attenzione e peso nella direzione giusta.
Antonio Mirabelli
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