Sotheby’s inaugura la sua nuova Maison a Hong Kong. Il progetto è dei grandi architetti MVRDV
Ispirata ai simbolismi del Taoismo e di grande impatto scenografico, la sede della casa d’aste inglese alla Chater House sarà spazio di vendita ed espositivo, con l’idea di accogliere un pubblico eterogeneo e conquistare nuovi potenziali clienti
Sono passate solo poche settimane dall’annuncio dell’accordo tra Sotheby’s e il fondo di investimenti ADQdi Abu Dhabi, che si impegna ad acquistare una partecipazione di minoranza nella casa d’aste di proprietà dal 2019 del miliardario e collezionista d’arte franco-israeliano Patrick Drahi.
Un passaggio essenziale per far fronte all’indebitamento – pari a 60 miliardi di dollari – che Drahi sta affrontando con l’azienda di telecomunicazioni di cui è fondatore (Altice), con il rischio di compromettere le opportunità di crescita di Sotheby’s, che invece punta al rilancio.
Il debutto di Sotheby’s Maison a Hong Kong
Lo confermano le ultime operazioni immobiliari della casa d’aste inglese, che a New York presto potrà disporre di un nuovo quartier generale al Breuer Building, come pure succederà a Parigi dal prossimo ottobre, e che nel frattempo inaugura a Hong Kong un’ambiziosa maison firmata dallo studio internazionale di architettura di Rotterdam MVRDV.
Nel distretto finanziario della città, presso la Chater House, la nuova sede di Sotheby’s è stata progettata dallo studio olandese con l’idea di aprire a un pubblico ampio le porte dell’esclusività rappresentata dal marchio. In nome di uno spazio che non abbia solo funzione commerciale, ma che possa diventare un luogo di incontro culturale (proprio come avverrà a Parigi all’83 di Rue de Faubourg e al Breuer Building nell’Upper East Side).
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Il progetto di MVRDV per Sotheby’s Maison a Hong Kong
Articolata su due piani, messi in comunicazione da una scenografica scala rivestita in legno di noce (ispirata alla leggendaria Gongshi, la “roccia dell’allievo”), la Sotheby’s Maison si sviluppa su una superficie di 2.200 metri quadri, con l’esposizione di oltre 200 pezzi a rotazione selezionati per attrarre collezionisti di profili diversi ad accogliere i visitatori al primo piano, tra fossili e disegni di “old masters”, arte africana, gioielli, mobili di design contemporaneo, armature, sneaker. Oggetti che si possono tutti acquistare sul posto.
Il pian terreno, invece, è riservato alle mostre – con allestimenti di qualità museale in ambienti di forte drammaticità ribattezzati Sanctum e Pantheon – agli eventi e alle anteprime delle aste. Il primo progetto presentato è dedicato alla scultura buddista nel corso dei secoli (Bodhi: Capolavori dell’Arte Buddhista Monumentale), e testimonia la volontà di enfatizzare il legame con il contesto, chiara anche nelle scelte architettoniche, che hanno puntato a evocare la simbologia taoista cinese.
Uno spazio di vendita che diventa luogo di incontro
Per questo, mentre il pian terreno si presenta scuro e intimo come una caverna (grazie a un’illuminazione studiata ad hoc), al livello superiore i rivestimenti in marmo e l’utilizzo di acciaio color champagne caratterizzano ambienti luminosi e aperti, a raccontare un principio chiave del Taoismo, secondo cui l’armonia con la Natura si concretizza nella capacità di adattarsi a contesti diversi. E l’invito alla contemplazione del primo spazio è bilanciato dal set decisamente conviviale che accoglie chi sale al primo piano, dove presto sarà operativo anche un corner per la vendita di cibo e bevande. L’obiettivo, del resto, è quello di fidelizzare i clienti storici conquistando al contempo un nuovo pubblico di potenziali acquirenti.
Sarà proprio Sotheby’s Maison ad accogliere le prime vendite per l’Asia della casa d’aste i prossimi 25 e 26 settembre.
Ma in città settembre sarà anche il mese di un’altra inaugurazione eccellente: il debutto del nuovo quartier generale di Christie’s Hong Kong.
Livia Montagnoli
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