La casa d’aste Art-Rite ora scommette sulla moda di lusso
Consolida i risultati degli ultimi anni nel mercato degli incanti la casa italiana con base a Milano che dal 2022 è proprietà del Gruppo Banca Sistema e si prepara quest'anno a inaugurare un nuovo dipartimento per la moda più esclusiva e i collezionabili di lusso
Mentre manca poco ormai alla ripresa a pieno ritmo delle attività del mercato dell’arte, la casa d’aste italiana Art-Rite – la prima a diventare proprietà di un gruppo bancario, quello di Banca Sistema, attraverso l’acquisizione dal novembre 2022 da parte di Kruso Kapital – consolida i risultati e bilanci soddisfacenti degli ultimi anni e da Milano annuncia un dipartimento nuovo di zecca dedicato alla moda di lusso, pronto a partire con la prima asta il prossimo dicembre 2024.
I risultati del primo semestre 2023 della casa d’aste Art-Rite
In attesa della nuova stagione di aste, diamo allora intanto un’occhiata al consuntivo sugli andamenti di questo primo semestre 2024, che si è concluso da poco, prima della pausa di agosto, con una cifra totale di poco più di 1,2 milioni di euro. Leggermente inferiore a quanto conteggiato nell’omologo periodo dell’anno scorso, che si attestava tra 1,3 e 1,4 milioni, e che qui comprende sia le aggiudicazioni alle aste pubbliche (per un totale di 9 vendite, di cui 6 ibride e 3 online), che le transazioni concluse in trattativa privata. Al risultato va poi aggiunto anche il fatturato dell’ultima asta della stagione, dedicata ai libri d’artista, che solo nella prima giornata aveva totalizzato almeno 20.000 euro. Le sessioni che hanno cubato di più nel fatturato aggregato dei primi sei mesi del 2024 sono state quella di filatelia a febbraio, con €534.667, seguita dal catalogo di maggio per l’arte moderna e contemporanea, a quota €273.475, e infine la vendita dedicata a marzo alla numismatica, per un totale di circa €120.000.
I top lot del primo semestre di Art-Rite
Dalle prime due aste arrivano anche i top lot assoluti del periodo in questione: due lettere affrancate degli Anni ’60, aggiudicate una a 100.000 euro e l’altra a 80.000 euro, e due dipinti, un piccolo olio su tela Senza titolo del 1994 di Salvo, passato di mano per €36.250, e Figure di Massimo Campigli, del 1961, venduto per €26.250. E se la sessione di filatelia inaugurava, a febbraio, il debutto e il presidio di Art-Rite in un nuovo settore, per la conclusione di questo 2024 la casa italiana si prepara a un’ulteriore espansione, stavolta nel segmento della moda e dei collezionabili di lusso: “a testimonianza della nostra volontà”, sottolinea il Responsabile Dipartimenti Federico Bianchi, “di crescita continua e di miglioramento nel saper intercettare le variegate esigenze del mercato”.
Il nuovo dipartimento Luxury Fashion di Art-Rite
Arriverà infatti in chiusura d’anno, lo anticipavamo in apertura, il calcio di inizio del dipartimento Luxury Fashion in casa Art-Rite, con l’obiettivo di rispondere all’interesse per oggetti di eccellenza e collezionabili prodotti dalle più grandi case di moda. In attesa di un catalogo dettagliato che sarà messo a punto prossimamente, la linea di orientamento indicata da Sofia Zagari, alla guida della divisione, pone grande attenzione alla certificazione della provenienza e all’autenticità degli oggetti proposti, oltre a una ricerca rigorosa su originalità, qualità e longevità dei lotti che saranno offerti. E che si preparano a diventare i più ricercati oggetti del desiderio e protagonisti di acquisti esperienziali, oltre che concretissimi. D’altronde, quanto è piacevole “tenere in mano una borsa Kelly degli Anni ’50 che preserva ancora tutte la sua bellezza e qualità?”, chiosa appunto Zagari.
Cristina Masturzo
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