La guida delle aste di autunno 2024. Tutti (o quasi) i top lot da Hong Kong a New York
Da Hong Kong a Londra, da Parigi a New York, riprende a pieno ritmo in tutto il mondo la stagione delle aste e alle sessioni più attese le giganti degli incanti si sfidano con capolavori di Monet, Lalanne, Magritte e Rothko
Una lunga infilata di aste si prepara a inaugurare come sempre in autunno, partendo da Hong Kong, passando da Londra e Parigi, per arrivare poi a New York. Dalla fine di settembre a novembre, le case globali affronteranno la grande nuova prova di stagione con i cataloghi messi a punto per l’occasione e già si rincorrono i nomi più prestigiosi e celebri dell’arte moderna e contemporanea mondiale. Monet, Lalanne, Magritte, Rothko, tra gli altri, sono solo alcuni dei top lot più attesi in questa prima infornata, che proviamo a mettere in ordine con le informazioni che abbiamo fin qui e che poi monitoreremo di volta in volta e quando necessario. Con l’obiettivo, come sempre, di usare le vendite pubbliche e gli incanti come termometri, come strumenti di misurazione, verifica, banco di prova degli andamenti del mercato dell’arte.
Nel nome di Monet le prime aste di Christie’s a Hong Kong e gli anticipi da New York
Sarà un Monet milionario a inaugurare le prime aste nel nuovo quartier generale di Christie’s a Hong Kong firmato Zaha Hadid. Si attesta tra i $25 e i 35 milioni di dollari, infatti, la stima per Nymphéas (1897-99) di Claude Monet, in catalogo dalla casa inglese alla prima 20th/21st Century Evening Sale della nuova sede asiatica all’Henderson, in calendario il prossimo 26 settembre, seguita dalla vendita diurna il giorno successivo. Se aggiudicata davvero in questo range – e di questi tempi è ancora più difficile fare previsioni attendibili – l’opera diventerebbe una delle più costose mai vendute in Asia. Accanto a una delle prime ninfee dipinte da Monet c’è anche 05.06.80–Triptyque (1980) di Zao Wou-ki, con stime di $10-15 milioni.
Il debutto di Rothko a Hong Kong da Sotheby’s e le prime aste di New York
È stato invece rimandato a novembre il calcio di inizio della stagione della nuova Sotheby’s Maison di Hong Kong, fresca di realizzazione su progetto dello studio di Rotterdam MVRDV. Inizialmente annunciate per la fine di settembre, in coincidenza e concorrenza perfetta con le vendite di Christie’s, le aste di Sotheby’s slittano infatti all’8 di novembre e pare che per allora arriverà un Mark Rothko da $30-45 milioni nei toni del giallo e del blu, appartenuto già, tra gli altri, a Francois Pinault e offerto per la prima volta ora su una piazza asiatica.
Nel frattempo la casa inglese si porta avanti nel mercato occidentale e a fine settembre a New York presenta i capolavori pop della collezione del magnate dell’editoria Harry N. Abrams e del figlio Robert E. Abrams, con Art Without Boundaries: The Abrams Family Collection. Tra gli highlight della vendita del prossimo 27 settembre, che potrebbe valere più di $16 milioni e raccoglie opere che appaiono sul mercato per la prima volta, spiccano la scultura di Isamu Noguchi, Study for Energy Void (1971), con stime preasta intorno ai 5 milioni di dollari, e opere di Alex Katz e Fernando Botero, Tom Wesselmann e Robert Indiana.
Arriverà poi anche Phillips, sia sul versante di New York che su quello di Hong Kong, con i suoi due cataloghi New Now: Modern & Contemporary, rispettivamente il 25 settembre e il 4 ottobre.
Le prostitute di Toulouse-Lautrec in asta a Londra
Tutti gli occhi si sposteranno nelle sale room di Londra per una delle sessioni più attese dell’anno, per monitorare gli andamenti di un mercato dell’arte incerto come mai.
In casa Christie’s si inizierà il 9 ottobre con la 20th / 21st Century: London Evening Sale, seguita il 10 ottobre dalla Day Sale. Tra i primi lotti anticipati compare per ora La Femme Tatouée (1894), una scena di bordello e – diremmo oggi – di sex workers ritratte da Henri de Toulouse-Lautrec, custodito nella stessa collezione dal 1922 e ora sul mercato con una stima di $3,3-4,6 milioni. Mentre parrebbe essere Damien Hirst, ma non è confermato, il consignor di Balloon Monkey (Blue) di Jeff Koons, l’opera in catalogo sempre da Christie’s con una stima di 6,5-10 milioni di sterline.
Nella stessa giornata la palla è anche da Sotheby’s, con la sua Contemporary Evening Auction, e il 10 passa poi a Phillips con la Modern & Contemporary Art Evening Sale, di cui abbiamo visto qualche highlight in anteprima a Milano, a cui si aggiungono anche rari lotti di Marcel Broodthaers dalla collezione Herbig.
La settimana dell’arte e delle aste di Parigi
Dopo la Frieze Week e le aste di Londra il mondo dell’arte punterà poi dritto su Parigi, dove si aprirà la nuova edizione di Art Basel Paris – la prima con il suo nuovo nome e nella sede restaurata del Grand Palais – e, negli stessi giorni, le case d’asta sfoderano i loro cataloghi migliori per l’Europa. Con Sotheby’s che schiera la Schellmann Collection per una vendita monografica dedicata a Joseph Beuys il 17 ottobre e un catalogo tutto surrealista, Surrealism and its Legacy, per il 18 ottobre, seguito dall’asta Modernités.
Torna invece sotto i riflettori anche l’arte italiana in casa Christie’s, che dopo la Collection Danute et Alain Mallart del 17 ottobre – con un catalogo da sogno di arte contemporanea e design – passa decisa alla sessione più attesa con Avant-Garde(s) Including Thinking Italian, il 18 ottobre, e 20th / 21st Century il 19.
Jacquemus per Lalanne in asta a New York
Dopo le anticipazioni settembrine di Phillips con la vendita New Now: Modern & Contemporary e le prime partenze di Sotheby’s con la Abrams Family Collection, arriva da Christie’s nella Grande Mela prima una sessione l’1 ottobre per il supercontemporaneo, con l’asta Post-War to Present, e poi il focus esclusivo, il 10 ottobre, sui capolavori di François-Xavier Lalanne. Aperto da un progetto espositivo al Rockfeller Center ideato, per di più, dal fashion designer Simon Porte Jacquemus, il ricercatissimo serraglio del celebre artista e designer francese, con circa 70 lotti, arriva dalla collezione della figlia, Dorothée Lalanne. A novembre 2021, una vendita precedente dalla stessa proprietà ha fruttato a Sotheby’s Parigi €129 milioni di euro, il più alto totale per una collezione venduta in Francia negli ultimi dieci anni. Il mercato per le opere dei Lalanne, di François-Xavier e della moglie Claude, ha subito una crescita vertiginosa negli ultimi anni, in particolar modo dal 2019, quando la morte di Claude, dopo quella di François-Xavier nel 2008, ha chiuso in un numero finito la creatività della coppia.
Magritte e Monet guidano le collezioni più importanti alle aste di novembre a New York
Il mese, però, che si aspetta davvero a New York è quello di novembre, perché è per questa sessione che le case globali hanno riservato le poche ma buone single-owner sales, ovvero le aste dedicate a singole collezioni private che andranno agli incanti in questa stagione.
Christie’s si è infatti aggiudicata la collezione della interior designer di origini romene Mica Ertegun e la esiterà il 19 novembre. A guidarla un capolavoro di Rene Magritte, L’empire des lumières (1954), stimato $95 milioni. Il 20 novembre sarà poi anche il turno della 20th Century Evening Sale, seguita, il 21 novembre, dalla 21st Century Evening Sale.
Il 19 novembre tocca anche a Phillips, con il suo catalogo di Modern & Contemporary Art Evening Sale, mentre alla collezione Ertegun risponderà Sotheby’s con quella della magnate dell’industria della bellezza Sydell Miller di Palm Beach, scomparsa la scorso febbraio, in cui son custodite – tra arti visive, moda e collezionabili di design – opere di Picasso, Kandinsky, Yves Klein, tra gli altri, per un valore atteso di 200 milioni di dollari, comprese due console di Claude Lalanne e delle splendide ninfee del 1914-17 ancora, per tornare ad anello da dove eravamo partiti, di Claude Monet, con stima su richiesta, ma probabilmente nella regione di 60 milioni di dollari. Per tutto il resto non dimenticate che Artribune ha una newsletter dedicata al mercato dell’arte, si chiama Incanti e ci si può abbonare qui.
Cristina Masturzo
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