In vendita a 16 milioni la tenuta toscana dei Piaggio progettata da Ammanati
A metà strada tra Firenze e il mare, la prestigiosa villa del XV Secolo con tanto di laghetto privato, campo da tennis e sala da boowling è in esclusiva nel portfolio dell'azienda Lionard Luxury Real Estate ed è in attesa del miglior offerente
Quanto costa entrare nella storia? Se si desidera un maestoso ingresso alberato, un’imponente villa e una proprietà di oltre 14mila mq, il prezzo si aggira intorno ai 16 milioni di euro. Questo l’asking price assegnato dall’azienda Lionard Luxury Real Estate per la storica tenuta Agnelli – Piaggio in Toscana che, dal XV Secolo ad oggi, ha accolto i personaggi più brillanti e temibili di ogni epoca.
La tenuta della famiglia Agnelli – Piaggio in Toscana
La villa padronale del XV secolo comprende una cappella privata, una limonaia, alloggi per il personale e numerosi altri annessi, per un totale di 13 appartamenti e diversi casali. A questi si aggiungono una SPA, tre piscine, un laghetto privato, un campo da tennis, una sala da bowling (costruita negli Anni ’50 interamente in legno) e un favoloso giardino all’italiana animato da un labirinto immerso nel verde. La tenuta apparteneva alla famiglia Agnelli-Piaggio e, prima ancora, ai Capponi, una delle più illustri famiglie fiorentine, che ne mantenne la proprietà per secoli con il famoso storico, intellettuale e senatore Gino Capponi che, nell’Ottocento, ne fece la sua residenza favorita ospitando personalità di rilievo come Alessandro Manzoni.
La storia della tenuta Agnelli – Piaggio: dal 1406 agli Anni Cinquanta
La storica tenuta, terminata nel 1589, fu progettata di Bartolomeo Ammannati, celebre scultore e architetto della corte medicea, che lavorò alla trasformazione di Palazzo Pitti e alla realizzazione della Fontana del Nettuno in Piazza della Signoria a Firenze. Sorge in una posizione strategica, tra Firenze e il mare, nel cuore dei terreni donati dalla Repubblica di Firenze a Gino di Neri Capponi, come ricompensa per la sua vittoria contro Pisa, nel 1406, che ne divenne così sovrintendente. Dopo essere stata acquistata negli Anni Cinquanta da Enrico Piaggio, secondogenito del fondatore della Piaggio, divenne un luogo di svago e relax, in cui soggiornarono i protagonisti delle cronache mondane dell’epoca, come il marchese e stilista Emilio Pucci di Barsento, l’attore Marcello Mastroianni, il conte Clemente Zileri dal Verme degli Obbizi e la contessa Franca Spalletti Trivelli.
La tenuta Agnelli – Piaggio e l’unione di due dinastie
Alla fine degli Anni Cinquanta, la villa suggellò l’unione tra due importanti famiglie, con le nozze, nel 1959, tra Antonella Bechi Piaggio, duchessa Visconti di Modrone e Umberto Agnelli, fratello dell’Avvocato Gianni Agnelli e nipote del fondatore della FIAT. Negli Anni Novanta la villa divenne la residenza di Giovanni Alberto Agnelli che si dedicò con passione ai vigneti. Dieci preziosi ettari, riconvertiti in Syrah, da cui si ricavano, in due spaziose cantine, di cui una utilizzata solo per l’invecchiamento, i pregiati vini di Varramista, con una produzione in parte a conduzione biodinamica nonché biologica certificata dal 2021.
Ludovica Palmieri
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