Il sold out stellare del Surrealismo in asta nella nuova sede Sotheby’s a Parigi
Il mercato dell’arte torna a brillare nella Ville Lumière e la nuova sede di Sotheby’s inaugura con una vendita surrealista “guanti bianchi” e un catalogo sold out che resterà nella storia
Tutto venduto alla vendita inaugurale del 18 ottobre 2024 di Sotheby’s a Parigi nella nuova, elegantissima sede all’83 di Rue du Faubourg Saint-Honoré. Il catalogo surrealista si è trasformato in una vendita white gloves, con tutti i lotti venduti, nuovi record francesi, risultati più che soddisfacenti per Salvador Dalí, Kay Sage, Jane Graverol e František Muzika, e un totale stellare, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo al mercato dell’arte e ricordato le sessioni più brillanti del nostro recente passato. Applausi in sala, in un momento rituale che provava a scrollarsi di dosso le difficoltà dell’ultimo biennio.
L’asta surrealista di Sotheby’s a Parigi
Due i cataloghi di rilievo di Sotheby’s per questa a dir poco attesa sessione parigina. Il primo, Surrealism and its Legacy, celebrava il centenario dalla pubblicazione del Manifesto del Surrealismo di André Breton; il secondo guardava più ampiamente alle Modernités del ventesimo secolo, con una solida presenza di arte francese e italiana.
Il totale complessivo delle due vendite ha fruttato alla casa €59.2 milioni, un risultato liberatorio, considerato gli andamenti più recenti del mercato dell’arte. E a conferma di come i nomi granitici della storia recente dell’arte risultino più confortevoli a chi voglia investire somme cospicue nell’acquisto di opere di un certo valore.
I migliori risultati di Sotheby’s a Parigi
Asta white gloves per Surrealism and its Legacy, dicevamo, con tutte le 28 opere in catalogo aggiudicate, nuovi record messi a segno e un entusiasmo nei rilanci di cui avevamo sentito la mancanza fin qui. Con grandi sorprese per Salvador Dalì e Kay Sage, tra gli altri.
Il risultato finale si è attestato a quota €23,1 milioni, a festeggiare degnamente il centesimo anniversario del movimento surrealista, già celebrato a Parigi anche a livello museale, con la straordinaria mostra Surrealism in corso fino al prossimo 13 gennaio 2025 al Centre Pompidou, prima della chiusura per restauri.
Attenzione massima per la Rose méditative (1958) di Salvador Dalì, venduta per €3.900.000 dopo una battaglia che ha stracciato e quadruplicato la stima minima di €700.000.
Già in apertura d’asta, intanto, si era combattuto a lungo, con un bel ping pong di bid per il primo lotto, Other answers (1945) di Kay Sage, che ha lasciato indietro i €300.000 di stima minima per volare a 1 milione di euro.
Magritte e le artiste surrealiste sold out da Sotheby’s a Parigi
Anche tutte le opere di René Magritte hanno trovato un nuovo proprietario, seppur non decollando del tutto e attestandosi più vicine alla stima minima: L’Incendie (1947) e La Leçon de choses (1947) hanno raggiunto rispettivamente € 3.180.000 e € 3.840.000, mentre Minotaure (Projet de couverture) (1937) proveniente dalla collezione Albert Skira si è fermato a €1.320.00, andando aggiudicato al telefono di Oliver Barker, Chairman di Sotheby’s Europe.
Successo poi per le opere delle artiste surrealiste, tra cui Leonor Fini – La Prima ballerina assoluta / La leçon de regard (Les leçons), venduto a €360.000 da stime di €150,000-200,000 –, Juanita Guccione e Dorothea Tanning. Di quest’ultima My beautiful haunted house (1961) ha riscosso un successo tale da far salire la stima minima di €40.000 ad oltre il triplo, con bid finale a €132.000, incluse commissioni.
Di Jane Graverol, La Frôleuse è passata di mano per €576.000 da stime di €200.000-300,000. Record francese poi per František Muzika, che con Larva VIII, venduto a quattro volte la stima massima, ha raggiunto quota €240.000.
Dubuffet e Fontana tra i migliori risultati dell’asta di arte moderna di Sotheby’s a Parigi
Dopo qualche minuto di pausa, è arrivato il turno di procedere con i lotti di Modernités, sessione che ha raggiunto un totale di € 36,1 milioni. Qui il catalogo era più corposo e andava ad abbracciare i maestri delle avanguardie del Novecento, insieme ad altri più datati e di periodo impressionista.
Protagonista Jean Dubuffet, da record in Francia e da Sotheby’s, e il 18 ottobre presente con diversi lavori. Sul gradino più alto del podio il suo Visiteur au chapeau bleu (1955) che ha lasciato indietro la stima bassa di €3,5 milioni per salire a € 6.880.000, che segna il nuovo record per l’artista in Francia e la più alta aggiudicazione per Sotheby’s Parigi. A quota € 6.000.000 anche un altro lavoro dello stesso artista, Francis Ponge Jubilation (1947).
Ottimi riscontri poi anche per gli italiani, e soprattutto per una sorprendente competizione innescata per le due sculture Maschera di Lucio Fontana, entrambe datate 1948. I lotti hanno polverizzato la stima minima di €500.000 per trovare una nuova casa la prima a €2,2 milioni – secondo miglior prezzo per una ceramica dell’artista e il più alto per Parigi – e la seconda a €1.920.000, al telefono dello stesso specialista di Sotheby’s e quindi forse allo stesso cliente. Sempre a quota €1.920.000 è passata poi di mano anche Mappa di Alighiero Boetti del 1983-1984.
Antonio Mirabelli
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