Vi ricordate la banana di Maurizio Cattelan? Ora andrà in asta da Sotheby’s
La stima per conquistare “Comedian”, la viralissima opera concettuale di Cattelan, dovrebbe essere intorno a 1 milione di dollari. Ad Art Basel Miami Beach nel 2019 le prime edizioni erano state vendute per 120.000 dollari e una versione è già in collezione al Guggenheim
Poche opere d’arte sono riuscite ad attirare l’attenzione del pubblico di massa e innescare clamore virale come Comedian, la celebre scultura-banana concettuale di Maurizio Cattelan, che è comparsa per la prima volta, attaccata con del nastro adesivo nello stand del gallerista Perrotin, ad Art Basel Miami Beach nel 2019. La novità è che alle prossime sessioni d’asta di novembre a New York l’opera sarà offerta da Sotheby’s con una stima di almeno 1 milione di dollari.
In asta da Sotheby’s a New York Comedian di Maurizio Cattelan
È diventata una delle opere più celebri dell’artista italiano Maurizio Cattelan Comedian (2019), che consiste in una banana attaccata a una parete con del nastro adesivo. Dopo aver attirato gli sguardi, le fotografie e i meme di tutto il mondo, e aver diviso pubblico e addetti ai lavori su cosa si stesse effettivamente guardando, l’opera arriva ora in asta da Sotheby’s a New York il prossimo 20 novembre 2024, alla vendita The Now and Contemporary Evening Auction, passando dal reame del primo mercato, tra gallerie e fiere, alla validazione degli incanti sul secondo mercato, con stime preasta di $1-1,5 milioni.
Realizzata da Cattelan per la fiera Art Basel Miami Beach del 2019 e presentata dal suo gallerista parigino Emmanuel Perrotin, la banana fece allora il giro del mondo, attraverso un clamore virale che di social in social innescò un dibattito accesissimo, come spesso accade per le opere di Cattelan, sulla natura stessa dell’opera d’arte, ancora prima che sul suo prezzo.
Quando Cattelan e Perrotin misero in vendita una banana
L’opera infatti, ideata come un’edizione di 3, al di là delle cronache mondane, fu effettivamente venduta da Perrotin, a quanto pare per la cifra di $120.000 per le prime due edizioni e di $150.000 per la terza, forse quella donata al Guggenheim Museum di New York. Altre due edizioni, due prove d’artista, dovrebbero essere rimaste invece nella disponibilità di Perrotin.
Una bolla virale aveva avvolto da subito l’apparizione di Comedian, tanto da costringere la fiera a regolare la folla che si accalcava di continuo, per osservare e fotografare quel frutto esotico trasformato magicamente dall’idea del suo creatore in opera d’arte. Non si contano i meme che da allora sono stati diffusi in rete, ulteriormente alimentati dall’epilogo della storia, che aveva visto l’artista newyorchese David Datuna avvicinarsi a Comedian e mangiarla, come fosse, appunto, una banana qualsiasi.
La storia di Comedian nel mercato dell’arte
La banana di Cattelan, comprata originariamente in un supermercato della Florida per finire nello stand di Perrotin a Miami Beach, è così passata nel tempo di mano diverse volte, e arriva oggi sul mercato secondario delle aste con un incremento di prezzo notevole, nel caso andasse venduta, vista la stima minima indicata di 1 milione di dollari.
Ad aver comprato una delle prime due edizioni, si è saputo successivamente, era stata Sarah Andelman, fondatrice della boutique francese Colette. “Ad attirarmi era stata la sua assurdità e l’effetto sul pubblico”, aveva commentato Andelman, “ho visto tutti i visitatori di Art Basel e i loro selfie con l’opera e ho pensato che era veramente una riflessione sul nostro tempo. Quello che ho comprato è un’idea, un ‘concept’, più che una banana con del nastro adesivo”.
Potrebbero essere stata invece la terza edizione dell’opera, quella da $150.000, ad essere stata acquistata da Billy e Beatrice Cox di Miami, della famiglia Bancroft ed ex proprietari della Dow Jones & Company. Secondo Cox, sulla stessa linea di Sarah Andelman, il valore di quell’oggetto, e il suo significato, risiedeva nella capacità di farsi commento su una società in cui una banana può essere un’opera d’arte, con tutta la quantità di surrealtà a questo collegata. È altrettanto probabile poi che siano stati proprio i Cox nel 2020 i donatori, che hanno voluto rimanere anonimi, della scultura di Cattelan al The Solomon R. Guggenheim Museum di New York, che con l’artista ha di certo costruito negli anni un rapporto privilegiato.
La banana di Cattelan nella collezione del Guggenheim di New York
È nella rotonda del Guggenheim che si tenne infatti nel 2012 la celebre retrospettiva di Maurizio Cattelan, All, con le più celebri opere sospese al centro e al cuore del museo di Manhattan. Così come è nello stesso luogo che l’artista italiano ha esposto per la prima volta America, la famosissima toilette d’oro del valore di 5 milioni di dollari, installata in uno dei bagni del Guggenheim e rubata poi, per non riapparire mai più, in occasione di una mostra al Blenheim Palace di Woodstock, nel Regno Unito.
Non correrà almeno rischi del genere Comedian, il cui valore e la cui identità, come opera d’arte, non risiede nella sua apparenza fisica, né nella banana né nel nastro adesivo che la tiene alla parete.
Come tante altre opere concettuali del passato, lo statuto di opera d’arte e il suo valore di scambio si rintracciano infatti piuttosto nel suo certificato di autenticità e nelle 14 pagine di istruzioni fornite dall’artista su come deve essere allestita. “Siamo grati del dono che riceviamo di Comedian”, aveva commentato all’epoca il direttore del Guggenheim Richard Armstrong, “una dimostrazione ulteriore dell’intelligente connessione dell’artista alla storia dell’arte moderna. E oltre a questo, un’opera che darà ben poche preoccupazioni al nostro deposito”.
Comedian. Fenomenologia di una banana
Ed è esattamente questo che anche Sotheby’s essenzialmente metterà in asta a novembre, un certificato di autenticità e le istruzioni precise di Maurizio Cattelan su come montare l’opera, con tanto di disegni operativi e dettagli precisi. Sarà poi il suo acquirente a doversi procurare nastro adesivo e banana, che in caso di esposizione va sostituita ogni 7-10 giorni, e deve essere sospesa, con un angolo di 37° a 175 cm da terra. E sarà sempre compito del proprietario attenersi a queste regole e indicazioni, garantendo così che l’opera rispecchi le intenzioni e la volontà dell’artista, proprio come accade per le opere concettuali più storicizzate e per tutte quelle che lavorano su fisicità effimere dell’oggetto artistico.
Al di là poi degli aspetti più pratici resta evidente che il dibattito acceso da questa scultura-banana continua a risuonare perché riesce effettivamente a catalizzare più riflessioni e reazioni della maggioranza dell’arte contemporanea in circolazione, e a farlo su diversi fronti: sullo statuto dell’opera d’arte in sé, e su cosa intendiamo per opera d’arte; e sul mondo dell’arte più in generale, sui regimi di valore culturale e simbolico che lo governano, e i meccanismi di attribuzione di valore economico che lo distinguono. “Per me Comedian non era uno scherzo; era un commento sincero e una riflessione su come attribuiamo valore”, aveva dichiarato qualche anno fa Maurizio Cattelan a riguardo: “alle fiere, regnano velocità e affari, e io l’ho vista così: se devo essere a una fiera, allora potrei vendere una banana come gli altri vendono i loro dipinti. Potrei giocare con il sistema, ma secondo le mie regole”. E proprio così è stato e continua ad essere.
Cristina Masturzo
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