Apre AMART 2024. La fiera dell’antiquariato di Milano

Oltre 60 antiquari e gallerie dall'Italia e dall'estero espongono il meglio delle loro collezioni al Museo della Permanente di Milano, per la sesta edizione della mostra-fiera dell'arte antica in dialogo con la ricerca contemporanea

Torna al Museo della Permanente AMART, la mostra dell’antiquariato di Milano, aperta dal 6 al 10 novembre 2024. Ad accogliere i visitatori e gli oltre 60 espositori in arrivo da tutto il mondo per AMART è il portale ideato da Pelizzari Studio per la sesta edizione della mostra-fiera dell’antiquariato e dell’arte antica, in un dialogo interdisciplinare con le ricerche moderne e contemporanee. La nuova installazione, parte di un nuovo e più ampio layout espositivo, è ispirata all’estetica di un palazzo rinascimentale e guida il pubblico, attraverso una successione di volte, al meglio delle opere di arte antica, ma anche delle proposte più moderne.

La nuova edizione di AMART a Milano

Giunta alla sua sesta edizione e organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi e Promo.Ter Unione, AMART orienta la sua settimana quest’anno intorno al claim “L’antiquariato, un piacere contemporaneo”, evidenziando l’identità plurale della mostra e gli interessi sempre più solidi di un pubblico colto per una visione più ricca dell’arte e della sua storia. Dove gli oggetti d’epoca stabiliscono dialoghi e continuità con le proposte più moderne e contemporanee, grazie alla migliore selezione di espositori eccellenti, di mercanti colti ed esperti e specializzati nelle diverse aree artistiche.

Fortunato Depero, pappagallo, civetta e uccello meccanico, 1917. Courtesy Galleria Reve Art
Fortunato Depero, pappagallo, civetta e uccello meccanico, 1917. Courtesy Galleria Reve Art

La “provocazione” dell’antico al Museo della Permanente di Milano

Una ragionevole provocazione”, sottolineano gli organizzatori di AMART, che risponde anche all’idea di un collezionismo contemporaneo abituato e interessato a mescolare cronologie e provenienze, tipologie di oggetti e gusti differenti e variegati. A rispondere a quest’esigenza sempre più diffusa, e a rileggere con un approccio più complesso e ricco la linearità dell’evoluzione dell’arte arrivano al Museo della Permanente di Milano per AMART 63 gallerie provenienti da tutta Italia ed estero, in un nuovo percorso espositivo pensato per rendere la visita appunto “più dinamica e aperta alla contaminazione tra differenti ambiti collezionistici”. E intercettare anche nuovi target e nuove generazioni del collezionismo, una platea sempre “più giovane, colta e curiosa, attratta dalla bellezza, dalla storia e dalla seduzione dell’antico di qualità”.

Carla Accardi, Senza titolo, 1997. Courtesy Galleria Ducci
Carla Accardi, Senza titolo, 1997. Courtesy Galleria Ducci

Anticipazioni e highlight da AMART 2024

E allora scopriamo alcuni degli incroci possibili ad AMART, tra antico e presente dell’arte, come accade alla Galleria Ducci, dove, accanto a una Madonna col Bambino dormiente di Giovanni Battista Salvi, detto Sassoferrato (Sassoferrato 1609 – Roma 1685) si fa spazio un Senza titolo del 1997 di Carla Accardi. Protagonista da DYS 44 Lampronti Gallerydi Londra, Eroismo di Muzio Scevola davanti al re etrusco Lars Porsenna, in cui un momento cruciale della storia romana è immortalato da Guercino, che celebra l’eroismo e la virtù civica. Matta Antichità presenta invece un’opera inedita e preziosa di Barbara Longhi, una delle più celebri pittrici del Rinascimento, Madonna con Bambino e San Giovannino, databile tra il 1595 e il 1605. Mentre da Piva &C. spicca una scultura di Vincenzo Gemito del 1881, una Testa di acquaiolo commissionata da Francesco II di Borbone e diventata un’icona dell’arte napoletana. Sul versante del Novecento arrivano, dalla Galleria Reve Art, un olio su tela di Fortunato Depero (Fondo, Val di Non, 1892 – Rovereto, 1960), pappagallo, civetta e uccello meccanico, del 1917, accanto a Tigre nella foresta di Antonio Ligabue (1899-1965), da Phidias Antiques, appartenente al secondo periodo pittorico dell’artista, particolarmente ricercato dai collezionisti per un numero ridotto di opere disponibili. Ma molto, molto altro resta da essere scoperto, nei corridoi del Museo della Permanente di Milano, per la nuova edizione 2024 di AMART, e c’è tempo fino al 10 novembre.

Cristina Masturzo

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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