A Milano un’asta d’arte di beneficenza contro le malattie neurologiche
Il 28 novembre artisti e gallerie di tutta Italia si riuniscono con un obiettivo comune: sostenere TOG, il centro per la riabilitazione e la cura per delle patologie neurologiche complesse in fase evolutiva, con un’asta
TOG presenta la terza edizione di Good StArt, l’asta benefica di arte contemporanea, di design e fotografia a favore di Fondazione TOG. L’asta si terrà giovedì 28 novembre 2024 presso il Centro della Fondazione, in Via Livigno 1, a Milano e sarà battuta da Cristiano De Lorenzo, direttore generale di Christie’s Italia. L’asta sarà preceduta da un’esposizione dei lotti nella Fondazione, che inaugurerà il giorno 14 novembre e sarà visibile fino al 27 novembre, un giorno prima dell’evento.
La mostra dei lotti di Good StArt a Milano
La scelta di esporre i lotti proprio all’interno del centro riabilitativo si deve al desiderio di TOG di far conoscere la propria mission a partire proprio dagli spazi in cui tutto avviene. Infatti, l’esposizione darà la possibilità ai visitatori di percorrere i corridoi della struttura e di immergersi nella realtà del Centro: dinamico e all’avanguardia, conta oltre 3mila metri quadrati dedicati alla riabilitazione e alle cure specialistiche di bambini e ragazzi con gravi patologie neurologiche.
La bellezza che cura: il manifesto di TOG Cultura
Quest’anno, l’asta si inserisce nel progetto TOG Cultura, un’iniziativa che celebra la contaminazione tra arte e terapia. “Crediamo fortemente che la bellezza sia parte integrante del percorso riabilitativo“, ha dichiarato Madella Noja, evidenziando come il nuovo Centro TOG, inaugurato lo scorso anno grazie ai fondi raccolti nelle edizioni passate, sia un luogo in cui la bellezza si fonde con la cura. Il manifesto dell’evento riassume perfettamente la filosofia di TOG: “La bellezza che cura“. Le parole evocano un concetto profondo di bellezza, come elemento di inclusione, capace di offrire conforto e speranza. “Abbiamo bisogno di bellezza. La bellezza che attutisce le durezze della vita, che rende sopportabile il dolore e apre spiragli di speranza per un futuro diverso. La bellezza che include, che abbraccia e che avvolge: capace di parlare a tutti e di essere per ciascuno una lente per leggere e interpretare la realtà“, afferma il manifesto, sottolineando il potere analgesico dell’arte.
L’asta Good StArt è molto più di un semplice evento di raccolta fondi; è una celebrazione della bellezza, dell’arte e della cura, che invita tutti a unirsi in un gesto di solidarietà.
Christie’s, Open Care, Fondazione BPM, Johan & Levi e lo chef Carlo Cracco: le istituzioni a sostegno di Good StArt
L’asta di beneficenza è un’unione di forze. Nasce infatti, non solo dalla collaborazione tra la Fondazione TOG e la casa d’aste Christie’s, ma anche dal sostegno della Fondazione Banca Popolare di Milano, dal contributo tecnico di Open Care, dal sostegno dello Chef Carlo Cracco al TOG Bistrot e della casa editrice Johan & Levi. Anche il Comitato tecnico dell’asta, composto da professionisti e amici di TOG, ha svolto un ruolo fondamentale nel coinvolgere artisti e gallerie, creando una rete di solidarietà e partecipazione. Mentre il catalogo si compone di moltissime opere, evidenziando il contributo ricco e propositivo di numerosi artisti e gallerie a sostegno della causa. La Galleria Raffella Cortese, Galleria Gaburro, Galleria Brun Fine Art, Studio Trisorio e Galleria Il Milione; poi ancora diversi artisti: Emilio Isgrò, Keila Guilarte, Sonia Costantini, Guido Harari, Fabio Giampietro ed Enrico Rassu. Sono alcuni dei nomi che hanno reso possibile la raccolta di circa 40 opere, grazie alla donazione di uno o più lavori.
Il Centro in via Livigno 1 a Milano
La Fondazione Together To Go ETS è sostanzialmente un centro privato, con regime di totale gratuità, a sostegno del presente e futuro dei bambini con patologie neurologiche.
Il Centro TOG Carlo de Benedetti ospita al suo interno diversi servizi e attività, aperti al territorio. Tra questi, una piscina di idroterapia (realizzata con il contributo della Fondazione Fedez l’anno passato), un fablab per la fabbricazione digitale di ausili, un ambulatorio con medici specialisti per supervisionare la complessità degli aspetti della patologia, una stanza con tecnologie immersive e una con tecnologia Nirvana, sale conferenze e spazi adibiti al supporto delle fragilità scolastiche.
La struttura ospita inoltre un bistrot, fondato con l’aspirazione di essere un luogo aperto alla città, un punto di riferimento, oltre che di ristoro, che offre una possibilità concreta di inserimento e inclusione a favore della fondazione.
Emma De Gaspari
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