È record per Magritte in asta da Christie’s a New York dalla Collezione Mica Ertegun

Un Magritte da record per oltre 120 milioni di dollari ha segnato la vendita da Christie’s della collezione di Mica Ertegun, che ha portato a casa una sessione di successo, a differenza dei risultati più altalenanti della 20th Century Evening Sale

Dopo il successo della collezione Sydell Miller, dispersa da Sotheby’s il 18 novembre, da Christie’s è continuata la vendita di opere dalla importante provenienza nel corso delle New York Sales. Prima di passare al catalogo della 20th Century Evening Sale, la maison ha dedicato l’apertura dell’attesa serata del 19 novembre ai 19 lotti del catalogo Mica: The Collection of Mica Ertegun Part I, ottenendo un risultato decisamente positivo con un totale di $184 milioni e vendite del 100% per lotto e 100% per valore.

Tutte le opere risultavano coperte da garanzie di parte terza o da un prezzo minimo garantito dalla casa d’aste, sebbene nella stragrande maggioranza dei casi non siano servite, visto l’interesse mostrato per la qualità delle opere offerte. La serata, con la Collezione Ertegun e l’arte del XX Secolo, ha generato un risultato aggregato per Christie’s di $486 milioni, con diversi nuovi record da aggiornare, da Magritte a Ruscha.

Il nuovo record d’asta di Magritte da Christie’s a New York

A farla da padrone alla vendita della Mica Ertegun Collection è stato come previsto L’empire des lumières di René Magritte del 1954, passato di mano per $121.160.000 dopo una battaglia di 10 minuti, in cui rilanci di cospicue offerte rimbalzavano in sala. Il risultato stabilisce così il nuovo record d’asta per l’artista (superando il precedente di $79,8 milioni registrato da Sotheby’s nel 2022 per una versione di L’empire des Lumières del 1961) e per un’opera surrealista, a conferma del trend, in corso da diversi anni, più che positivo per le opere del maestro surrealista belga e del movimento tutto.

Molto apprezzate poi sono state anche le due opere di David Hockney presenti in catalogo: Still Life on a Glass Table (1971) si è assestata poco sotto la stima alta a $19.040.000, mentre Three Chairs with a Section of a Picasso Mural (1970) ha doppiato la stima bassa ed ha trovato una nuova casa per $9.035.000. Risultati robusti per gli altri lavori di Magritte presenti in catalogo e per la scultura Reclining Figure (1931) di Henry Moore volata a $1.623.000, al triplo della stima bassa.

La potenza delle collezioni private in asta a New York

La vendita della Collezione Mica Ertegun a New York arriva a confermare la grande appetibilità suscitata dalle collezioni di personaggi di spicco del ‘900, un trend chiaro se si guardano i risultati raggiunti negli ultimi anni dalle collezioni Macklowe e Allen oppure, più di recente, dalla collezione Rosa de la Cruz, giusto per citarne alcune. La provenienza prestigiosa dei lotti determina la crescita di un interesse solido da parte dei portafogli più gonfi e pronti a superare la scalata delle elevate stime basse per accaparrarsi l’opera “appartenuta a”.

In questo caso appartenuta a Mica Ertegun, interior designer di enorme talento, fondatrice insieme a Chessy Rayner dello studio di design MAC II. Insieme al marito, il cofondatore della Atlantic Records Ahmet Ertegun, era al centro della vita culturale e mondana di New York e finanziava generosamente progetti filantropici e culturalmente significativi. Da amante del buon gusto, ha creato, nel corso della sua vita, una notevolissima collezione d’arte, oggi arrivata sul rostro di Christie’s per la vendita, con una parte del ricavato che sarà utilizzata per cause di beneficenza.

L’asta di arte del XX secolo di Christie’s a New York

A seguire è toccato alla 20th Century Evening Sale, le cui performance non sono state solide come nella prima ora della sessione. Per un catalogo di 56 lotti pur di un certo livello e dopo tre ritiri prima dell’inizio dell’asta, le offerte hanno faticato a decollare e ben 12 opere sono rimaste invendute, con un venduto finale del 77% per lotti e dell’88% per valore. Il totale si è assestato a $302 milioni. Il top lot è stato Standard Station, Ten-Cent Western Being Torn in Half (1964) di Ed Ruscha, dalla collezione di Sid Bass, che ha raggiunto i $68.260.000 stabilendo, così, un nuovo record per l’artista statunitense.

Sul fronte scultura Femme qui marche (II) (1932-1936) di Alberto Giacometti si è posta al centro della stima di 20-30 milioni di dollari per passare di mano a $26,6 milioni, seguita, poi, da altre opere scultoree, come quelle di François-Xavier Lalanne, che sta vivendo un periodo enorme apprezzamento sul mercato, e di Alexander Calder, tutte vendute in range tra i 3 e i 9 milioni di dollari.

Gli altri risultati della 20th Century Evening Sale di Christie’s

Tra gli altri risultati di rilievo ancora Magritte e ancora record con L’empire des lumières (1956), questa volta nella versione gouache su carta. L’opera, che si è assestata a $18.810.000, ha segnato il risultato più alto mai raggiunto da un lavoro su carta del surrealista belga ed ha stracciato la stima bassa di 6 milioni di dollari.

Due dipinti di Joan Mitchell provenienti dalla collezione della Rockefeller University, City Landscape e Untitled, entrambi realizzati nel 1955, sono stati venduti per scopi di beneficenza, con valori di $17.085.000 e $ 9.380.000 che andranno a sostegno della ricerca biomedica. Diversi sono stati, invece, gli invenduti di peso della sessione, tra cui capolavori a firma Pablo Picasso, Georgia O’Keeffe e Gustave Caillebotte.

Un copione, quello della 20th Century Evening Sale di Christie’s, per tratti simile a quello che si è svolto nella giornata del 18 novembre da Sotheby’s, dove la Collezione Miller è stata venduta con ritmi sostenuti, al contrario della prudenza mostrata sul catalogo di arte moderna. Ora gli occhi sono puntati sulle sessioni rivolte alle arti del XXI Secolo, ma per il momento l’andamento del mercato sembra altalenante e oscillante, tra picchi di euforia e freno a mano tirato. E l’aggiudicazione da record di Magritte resterà quasi certamente il picco della settimana della Grande Mela.

Antonio Mirabelli

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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