All’asta di Sotheby’s a Milano un de Chirico conteso a colpi di rilanci. Il report
Con una lunga battaglia “Mobili in una valle” di Giorgio de Chirico è diventato il lotto più costoso dell'asta italiana di arte moderna e contemporanea di Sotheby's a Milano. Tra gli altri migliori risultati Giorgio Morandi, anche lui oltre il milione, e Lucio Fontana
Cosa ricorderemo dell’ultima asta italiana di arte moderna e contemporanea di Sotheby’s a Milano? Di certo la battaglia che è apparsa infinita in sala, a Palazzo Serbelloni, per conquistare quello che è diventato il top lot della serata, Mobili in una valle di Giorgio de Chirico del 1927. Dopo 29 bid in successione e rimpallo continuo, il dipinto è stato infine aggiudicato a quota €1,9 milioni, diventando l’opera più costosa del maestro venduta in asta in Italia. A conquistarla, dal telefono di una persona di fiducia in sala, ci sembra essere stata la celebre galleria Nahmad di New York.
I top lot dell’asta di Sotheby’s a Milano
Il totale della vendita Modern & Contemporary Art di Sotheby’s il 27 novembre 2024 è arrivato a quota €9.451.200, in linea con le stime preasta di €7,5-10,7 milioni. Due sono state le aggiudicazioni sopra il milione: la prima, appunto, quella di de Chirico, e la seconda Natura morta (1956) di Giorgio Morandi, salita a €1,4 milioni, che torna a superare la soglia del milione da Sotheby’s Italia per la seconda volta in quest’anno.
Sale sul terzo gradino del podio poi Lucio Fontana con un Concetto spaziale, Attese (1967) turchese, che ha toccato quota €840.000, superando la stima massima di €800.000. Dello stesso anno e oltre la massima anche Concetto spaziale, in rosa, è passato di mano per €444.000 al telefono di Sara Miconi. Piccola battaglia interessante anche per Fontana e la sua Deposizione in ceramica del 1955, contesa tra 13 offerte, fino alla vincente a quota €408.000 a un cliente al telefono con la Chairman Claudia Dwek.
I risultati del catalogo di Sotheby’s in Italia
Due sono stati i ritiri prima dell’asta e alcuni i lotti invenduti (Alberto Burri, Piero Manzoni, Carla Accardi, Lucio Fontana anche), che pure hanno scandito una serata, come spesso accade in questa contingenza, un po’ in affanno sugli incrementi di prezzo o sulle fasce più elevate, salvo brillanti eccezioni. È rimasto per esempio alla stima bassa il bellissimo Fiori di Morandi, venduto al telefono di Stefano Moreni di Parigi, con un prezzo di martello di €200.000 e un risultato finale di €240.000. Stime raddoppiate invece da Aerei di Alighiero Boetti del 1980, passato di mano a €384.000 dopo ben 18 offerte proposte, quanto quelle per conquistare Piccolo nero rosso di Afro, salito a tre volte la stima fino a €108.000, al telefono di Roberta Dell’Acqua.
Schifano conteso in asta da Sotheby’s
Buone poi le performance di Mario Schifano, con un lavoro della serie Monocromi del ’60 con la parola ‘Alto’, aggiudicato al telefono di Dell’Acqua a €348.000. Attraverso Claudia Dwek ha trovato invece, a quota €300.000, un nuovo proprietario il suo Il segno d’energia, col riconoscibile logo Esso, dopo almeno 13 offerte in successione.
Il catalogo era elegante, nella sua sobria solidità, le stime preasta sono state centrate e, seppure non sia il momento questo il momento per cercare a tutti i costi di brillare, l’asta in sala a Palazzo Serbelloni da Sotheby’s – che è al momento l’unica grande casa internazionale a tenere sessioni in presenza e aperte al pubblico a Milano – è riuscita anche a riservare delle sorprese che ricorderemo.
Cristina Masturzo
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