I risultati di Christie’s per il 2024: nuovi record, aste che perdono e vendite private che crescono

In conclusione dell’anno andiamo a vedere come sono andati i volumi di affari e il fatturato delle maggiori case d’asta internazionali. Qui Christie’s 


È stato venduto da Christie’s il lotto più costoso tra le aggiudicazioni in asta del 2024, il più che celebre L’empire des lumières di René Magritte del 1954 che è arrivato sul rostro di New York lo scorso novembre dalla collezione di Mica Ertegun per passar di mano per $121,2 milioni, dopo una lunga battaglia tra bidder, fino al valore che segnava anche il nuovo record d’asta per l’artista. 
In un anno di complessità e rallentamenti, che al primo semestre dava i fatturati delle case d’asta internazionali in particolare sofferenza, con perdite intorno al 20% rispetto allo stesso momento del 2023, iniziano ad arrivare i consuntivi per questo 2024 che si avvia alla chiusura, a iniziare proprio da Christie’s. Che registra una flessione sì, rispetto all’anno passato, ma anche diversi spunti di crescita, oltre che una certa capacità di resistere alle sfide del mercato dell’arte. 

I risultati di Christie’s nel 2024 

Hanno raggiunto infatti quota $5,7 miliardi le vendite globali di Christie’s nel 2024, con una flessione del 6% rispetto ai 6,1 miliardi totalizzati nel 2023 che pure mostravano segno negativo rispetto al 2022 da record. Segno che il secondo semestre è riuscito a recuperare un po’ di terreno rispetto al primo, almeno, che marcava perdite a due cifre per il comparto degli incanti. 
Su questo risultato aggregato hanno inciso per $4,2 miliardi le aste, che hanno perso il 16% anno su anno, mentre sono cresciute ancora le vendite private. Oltre 1,5 miliardi è stato infatti il volume generato dalle trattative private condotte dalla casa, con un sonoro +41% rispetto al 2023, e una percentuale quindi del 27% sul risultato delle vendite globali.

Come è andato il 2024 di Christie’s 

Tra gli altri numeri e indicatori che ci aiutano a farci un’idea sugli andamenti del mercato dell’arte, attraverso il filtro dei riscontri di Christie’s, resta solido il tasso di venduto, e quindi di lotti che hanno trovato un nuovo proprietario, che per la casa inglese si attesta all’84%, e un incremento della componente online, all’82% rispetto al 78% del 2023. Crescono anche le nuove generazioni di clienti pronti a combattere in sala o a distanza, che per il 2024 hanno contato per il 30% tra Millennial e Generazione Z, con un +2% rispetto all’anno scorso, e una provenienza particolarmente rilevante dalla regione asiatica e dall’America. 

Il report consuntivo sull’anno 2024 di Christie’s

Restano saldamente in vetta anche per il fatturato prodotto da Christie’s gli Stati Uniti d’America, appunto, che da soli hanno cubato nel 2024 per oltre $2 miliardi, il 42% del totale. E intanto la casa inglese continua a espandere il suo business mettendo a valore asset di arte e lusso attraverso Christie’s Art Finance e Christie’s e del 2024 ricorderà l’apertura del quartier generale di Hong Kong all’Henderson, la licenza a operare in Arabia Saudita e l’acquisizione di Gooding & Company, casa d’aste leader per le automobili da collezione. E poi c’è il comparto Luxury in costante crescita, dall’hub di Ginevra in particolare, che di certo sarà uno dei punti su cui maggiormente si investirà anche nel 2025.

Cristina Masturzo e Antonio Mirabelli

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Cristina Masturzo

Cristina Masturzo

Cristina Masturzo è storica e critica d’arte, esperta di mercato dell’arte contemporanea, art writer e docente. Dal 2017 insegna Economia e Mercato dell'Arte e Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni al Master in Contemporary Art Markets di NABA, Nuova Accademia di…

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