Le opere più importanti in asta a New York a maggio per le Spring Sales di Christie’s, Sotheby’s e Phillips

Collezioni importanti, cataloghi da capogiro e opere museali saranno al centro delle vendite in asta di Christie’s, Sotheby’s e Phillips a maggio a New York

Si avvia una delle più importanti settimane per il mercato dell’arte a New York, prima con l’apertura delle fiere e poi, a partire dal prossimo 12 maggio, con le più attese aste globali di arte moderna e contemporanea. Da monitorare visto che, pur se in una fase di prudenza e riassestamento generale delle dinamiche commerciali, gli Stati Uniti mantengono ancora e come sempre, secondo l’Art Basel and UBS Global Art Market Report 2025, lo scettro di principale polo di scambio, con il loro 43% delle vendite globali in valore.

Sul versante degli incanti, per attribuire maggiore energia ai cataloghi e rassicurare compratori e investitori della solidità dell’offerta, le majorSotheby’s, Christie’s e Phillips propongono per le spring sale opere museali, di alto profilo, a voler comunicare, sostanzialmente, come lo spettacolo debba continuare, nonostante il momento storico. E sebbene nell’anno passato si sia riscontrata una maggiore vivacità sulle transazioni relative ad opere dalle stime più contenute, i magnifici cataloghi serali delle aste newyorkesi sembrano puntare agli UHNWI (Ultra High Net Worth Individual), una scelta strategica dettata dalla consolidata presenza negli States di portafogli più pronti a scalare stime a più zeri. A rafforzare questo intento, è previsto un numero considerevole di single-owner sale di peso, vendite specifiche di collezioni per nuclei di opere dalla provenienza prestigiosa, la cui appartenenza potrebbe risultare un plus per aumentare la posta delle offerte e un invito a portarsi a casa “l’opera della collezione di..”.

Collezioni e capolavori in asta da Christie’s a New York

Il 12 maggio 2025 Christie’s partirà con l’asta dedicata alla dispersione della collezione di Leonard & Louise Riggio, una selezione di 39 lotti che spazia da Picasso a Balthus, passando per Giacometti, Mondrian e Magritte. Quest’ultimo è presente con uno dei suoi capolavori L’empire des lumières datato 1949, che in un’altra versione ha ottenuto, lo scorso novembre da Christie’s, il risultato migliore del 2024 alla quota record di oltre 120 milioni di dollari. 
Subito dopo si passerà alla 20th Century Evening Sale dove tra i protagonisti figurano, tra gli altri, alcuni lavori provenienti da un’altra straordinaria collezione: quella di Anne e Sid Bass per una vendita che farà eco a quella del 2022 in cui fu piazzata una parte della collezione. Tra i capolavori emerge uno splendido No. 4 (Two Dominants) [Orange, Plum, Black] (1951) di Mark Rothko con stima su richiesta, così come la Big Electric Chair (1967-68) di Andy Warhol la cui stima, sempre su richiesta, dovrebbe rientrare nell’orbita dei 30 milioni di dollari. In questa fascia di prezzo, ma su epoche diverse, spicca Peupliers au bord de l’Epte, crépuscule (1891) di Claude Monet, un paesaggio fluviale, alto un metro, per cui si aspettano bid di rilievo. 

Il 14 maggio, invece, si avvierà la vendita del catalogo di 42 lotti della 21st Century Evening Sale a cavalcare le spinte più contemporanee. Tra i lavori di dimensioni notevoli spiccano quelli a firma Julie Mehretu, Cecily Brown e Lisa Brice, fresche di record milionari raggiunti negli scorsi mesi, ma il protagonista della sessione è Baby Boom di Jean-Michel Basquiat, lavoro datato 1982, anno magico nella vita dell’artista, con offerte a partire da 20 milioni di dollari. Non mancano poi le opere di altri maestri dell’arte americana come Ed Ruscha e Christopher Wool a completare una verticale sulle tendenze contemporanee più consolidate.

Alberto Giacometti, Grande tête mince (Grande tête de Diego), 1955 (dettaglio). Courtesy Sotheby's
Alberto Giacometti, Grande tête mince (Grande tête de Diego), 1955 (dettaglio). Courtesy Sotheby’s

Da Giacometti alla collezione di Barbara Gladstone: i cataloghi di Sotheby’s

Sotheby’s darà il via alla maratona di vendite il 13 maggio con la Modern Evening Auction. Anche qui il catalogo ha un respiro museale e si fa fatica a selezionare i top lot, data la qualità dell’offerta. Senza dubbio la titanica scultura Grande tête mince datata 1955 di Alberto Giacometti svetta in prima linea, con una stima su richiesta che pare si aggiri intorno ai 70 milioni di dollari.
Sul fronte pittura si alternano opere di Magritte, Picasso, Leger ed anche di Georgia O’Keeffe presente con Leaves of Plant del 1942, stimato 8-12 milioni di dollari.
Ad aggiungersi, nei cataloghi Sotheby’s, alcune delle più importanti collezioni apparse di recente sul mercato, per le quali la provenienza sarà driver di grande efficacia. Come ci aspetta dalle raccolte della gallerista Barbara Gladstone, scomparsa lo scorso giugno, e da quella di Daniella Luxembourg – che contiene anche i più importanti esponenti dell’arte italiana del Secondo Novecento, con capolavori epocali di Lucio Fontana, Alberto Burri, Michelangelo Pistoletto e Piero Manzoni –, che verranno svelate il 15 maggio, alle vendite dedicate Selections from The Collection of Barbara Gladstone e Im Spazio: The Collection of Daniella Luxembourg

Conclusa questa porzione di serata, si proseguirà poi con The Now and Contemporary Evening Auction, a dare respiro alle inclinazioni più attuali dell’arte. Nel catalogo di 43 lotti ben 9 sono a firma Roy Lichtenstein provenienti, tra l’altro, dalla Collection of Dorothy and Roy Lichtenstein. Tra gli altri top lot emergono un notevole lavoro di Frank Stella, Adelante (1964), stimato 10-15 milioni di dollari e, anche qui, due lavori di Jean-Michel Basquiat, di cui un Untitled del 1981 con offerte a partire da 10 milioni di dollari. Sul versante ultra-contemporaneo si fanno notare i lavori di Mohammed Sami, Danielle Mckinney e Yu Nishimura, con stime tra i 40.000 e 500.000 dollari.

Ed Ruscha, Alvarado to Doheny, 1998. Courtesy Phillips 
Ed Ruscha, Alvarado to Doheny, 1998. Courtesy Phillips 

Phillips schiera l’arte americana e Gerhard Richter all’asta di New York

Tra le due big bisognerà poi stare attenti anche il 13 maggio, quando sarà il turno di Phillips che presenta un catalogo contenuto, ma finemente costruito, di 40 lotti per la Modern & Contemporary Art Evening Sale. Anche in questo caso la qualità dei lavori è eccellente e spazia dalle trame esotiche di Olga De Amaral per passare ad un insolito Nature morte à la bouteille et au violon (1943) di Le Corbusier, con offerte a partire da $1.500.000, sfociando poi nei capisaldi contemporanei dell’arte americana come Donald Judd, Richard Prince, Jasper Johns e Ed Ruscha, che con il suo Alvarado to Doheny (1998) stimato 4-6 milioni di dollari, costituisce uno dei top lot della sessione insieme a Mann mit zwei Kindern del 1966 dell’artista tedesco Gerhard Richter con pari stime preasta.

Antonio Mirabelli

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Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli

Antonio Mirabelli si è laureato in giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma e nello stesso ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione per un biennio. Avvocato e appassionato di arte, matura esperienza nel campo del Wealth management come…

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