Come sono andate le aste di primavera a Parigi. Tutti i risultati di Christie’s e Sotheby’s
In attesa dell'attesa sessione di vendita in calendario a New York il prossimo maggio, il mercato francese si conferma solido e reattivo, per l'arte internazionale e anche italiana

Una settimana solida, quella delle aste di arte moderna e contemporanea delle grandi case globali Christie’s e Sotheby’s a Parigi, tra l’8 e il 12 aprile, all’insegna anche di grandi collezioni private e opere che arrivavano per la prima volta sul mercato. Il totale delle diverse vendite si aggira intorno ai 90 milioni di euro, in un momento ancora interlocutorio per la filiera commerciale, che guarda già alla piazza americana di New York che diventerà protagonista il prossimo maggio. Ma intanto vediamo i risultati più importanti della settimana primaverile di Parigi.

Le aste di primavera da Christie’s
A cominciare da Christie’s, che ha aperto la sessione di primavera per l’arte moderna e contemporanea, attraverso cinque vendite dedicate. Il totale della settimana per la casa si è assestato intorno ai 58 milioni di euro, con qualche nuovo record da aggiornare e la scommessa vinta sull’arte italiana entrata in calendario anche ad aprile, oltre all’appuntamento ormai consolidato di ottobre. Sono state 12 le opere passati di mano oltre la soglia simbolica, ma non troppo, del milione di euro, con un bel 92% di venduto per lotti e un quasi perfetto 99% per valore.
Il titolo della migliore aggiudicazione della stagione in Francia, a quota €5,3 milioni, è andato al maestro Henri de Toulouse-Lautrec, mentre si è aggiornato e di parecchio il record d’asta per Sophie Taeuber-Arp dalla Lise e Roland Funck-Brentano Collection a quota €3,1 milioni.
Ha contato poi in totale per €6 milioni l’arte italiana storicizzata, una cifra non stellare ma incoraggiante, e che fa ben sperare per la sezione Thinking Italian di primavera a Parigi, oltre che per il fascino intatto dei nostri maestri sulla scena internazionale. E a conferma, anche, della forza del mercato francese.








Il nuovo record di Sophie Taeuber-Arp da Christie’s a Parigi
La settimana di Christie’s si è avviata l’8 aprile con la vendita dedicata alla collezione di Lise e Roland Funck-Brentano (Un plaidoyer pour la modernité – Collection Lise et Roland Funck-Brentano), il cui risultato finale ha superato le stime alte preasta, con un totale di €6.462.968, e il 95% dei lotti venduti (per il 70% sopra le stime massime). Ed è arrivato proprio da questa raccolta il nuovo record d’asta per Sophie Taeuber-Arp, con l’aggiudicazione di un rilievo in legno del 1936, Relief rond en quatre hauteurs, éléments courbes, coupant(s), cassant(s), al completo debutto in asta e protetto da una garanzia, a quota €3.065.000, due volte almeno il precedente miglior risultato dell’artista agli incanti. Dallo stesso nucleo, buona la performance di sei lavori inediti di Victor Vasarely a €695.520.
Il giorno successivo, il 9 aprile, andavano in scena due vendite: Ancienne Collection d’Henri Canonne – Une leçon impressionniste e la 20/21 Century Art Evening Sale, che hanno totalizzato, rispettivamente, €5.367.000 e €30.750.200. L’highlight indiscusso della serata è stato Jane Avril au Divan Japonais di Henri de Toulouse-Lautrec, che ha messo a segno il nuovo record per l’artista in Francia e l’aggiudicazione più costosa della stagione, passando di mano per €5.340.000, da stime di €2,5-3,5 milioni. Molto ha contato, invece, in negativo, il ritiro prima dell’avvio della vendita, tra i cinque totali della serata, di La Peine perdue (1965) di Rene Magritte, che arrivava in catalogo con stime intorno ai 3 milioni di euro.
Christie’s vince la doppia scommessa sull’arte italiana a Parigi
Debuttava poi in questa sessione di aprile anche la selezione Thinking Italian, con circa una trentina di lotti di grandi autori, da Lucio Fontana a Piero Manzoni, da Giorgio de Chirico ad Alighiero Boetti, offerti in tre vendite (20/21 Century Art – Evening Sale, Art Impressionniste & Moderne, e Art Contemporain). Il totale? €6,5 milioni, di cui 5,2 milioni realizzati, con 14 lotti, solo nella serata principale del 9 aprile. Molti i lavori che tornavano dopo tempo sul mercato, seppure con valori prudentemente più contenuti rispetto ai cataloghi dello scorso ottobre, anche nell’ottica comprensibile di sondare il contesto francese in un momento inedito per questo tipo di offerta.
Tra i top lot dell’arte italiana, Concetto Spaziale, Attese del 1968 di Lucio Fontana, da una collezione francese, a quota €1.189.500, da stime di €600-800.000 euro. Un altro suo taglio su tela rossa, del 1967 e con la stessa provenienza, è passato di mano per €693.000, vicino alla stima alta di €700.000 (ricordandoci però che le stime preasta non includono le commissioni, mentre i prezzi finali che riportiamo sì). Tra gli altri highlight comparivano poi diversi lavori di Alighiero Boetti, come Senza Titolo (Segno e disegno) del 1978-79, passato di mano, ben oltre i valori iniziali di €400.000-600.000, per €756.000. Come pure Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico, del 1961, arrivato a quota €327.600 da stime di €180.000-250.000. Sotto le stime di €600.000-900.000, invece, l’Achrome di Piero Manzoni del 1958, passato di mano per €579.600.

Le aste di Sotheby’s a Parigi
Apriva la sessione di vendita del 10 aprile di Sotheby’s a Parigi l’asta Collection Niomar Moniz Sodré Bittencourt. La Liberté pour dogme, dedicata alla collezione della giornalista e patrona delle arti brasiliana Niomar Moniz Sodré Bittencourt (1916-2003), fondatrice del Museu de Arte Moderna (MAM) di Rio de Janeiro, oltre che strenua e coraggiosa oppositrice della dittatura. A guidare la vendita, che ha totalizzato 11,4 milioni di euro, è stato, come previsto, Alberto Giacometti, con Femme debout (1952), per la prima volta sul mercato e passato di mano per €4.922.500, da stime di 2,5-4 milioni. Sul secondo gradino del podio, Pablo Picasso con Femme nue à la guitare del 1909, a quota €1.506.500. Sorprendente poi, seppure in altri range di prezzo, il risultato per un’altra opera fresca sul mercato, Prière de toucher (1947) di Marcel Duchamp, venduta a €76.200 da stime di €10.000-15.000. Sempre nei segmenti di stima bassa si è posizionato Achrome di Piero Manzoni, a €254.000, da valori di partenza tra i 250.000 e i 350.000 euro.
Subito a seguire era in agenda il catalogo Art Moderne et Contemporain Evening Auction, e qui il top lot, in una serata da quasi 19 milioni di euro, è stato il maestro Paul Cézanne con La Partie de campagne or Le Déjeuner sur l’herbe (1876), passato di mano per €1.750.500, la stessa cifra a cui ha trovato un nuovo proprietario, ma sotto le stime preasta di 2-3 milioni di euro, Henri Matisse con Nu sur la chaise longue (1920).
Con il totale di Sotheby’s intorno ai 30 milioni di euro, che si somma alle vendite di Christie’s, più che da Londra e Hong Kong, le cui sessioni di primavera hanno mostrato valori in contrazione di 1/3 rispetto al 2024, da Parigi sono arrivate quindi risposte più rassicuranti, seppure contenute, che si spera facciano però da volano anche ai risultati degli incanti del prossimo maggio a New York.
Cristina Masturzo
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