Prima domenica di aprile, boom di ingressi nei musei. Il biglietto gratuito vince al Centro Sud

Dal Nord al Sud, ecco la fotografia dell’Italia che va per mostre e collezioni, in questa domenica primaverile. Aprile fa grandi risultati per i musei statali (e non solo) con un dato interessante: l’operazione sbanca al Centro Sud.

La cura Franceschini fa bene ai musei. Quantomeno nella scelta relativa a orari e ingressi gratuiti. L’ormai tradizionale prima domenica del mese, con ingresso popolare free, è ormai un appuntamento frequentatissimo, che di anno in anno conferma la bontà della strategia. Boom certificato dal Ministero dei Beni Culturali anche per questo incipit di aprile, in cui oltre ai biglietti omaggio, per musei e aree archeologiche statali, si è sfruttato un orario prolungato connesso alla nuova stagione e alle lancette spostate in avanti: tante le istituzioni (inclusi diversi musei civici e regionali) che hanno aderito all’iniziativa nazionale, accogliendo fiumi di visitatori.

I NUMERI DI APRILE 2017

Un po’ di dati: dai 24.397 accessi del Colosseo, trionfatore assoluto in cima alla classifica, ai 19.853 di Pompei e i 15.106 della Reggia di Caserta; scendendo verso il Centro troviamo ottimi risultati in Toscana: 11.417 il Giardino di Boboli, 9.378 la Galleria degli Uffizi, 8.100 la Galleria Palatina di Firenze e 7.158 la Galleria dell’Accademia di Firenze. Appena sotto si collocano il Museo Nazionale Romano (6.985) e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (6.660), mentre la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, ripensata negli allestimenti dalla neo direttrice Cristiana Collu, si assesta su un buon 4.120 (doveroso qui confrontare i dati del 2016, chiuso con 55mila ingressi, con i 28.532 del 2015: un bel raddoppio per la nuova gestione).
Più o meno pari alla Gnam i Musei Reali di Torino (4.591) e la Pinacoteca di Brera (4.158), mentre scendono ancora le Gallerie dell’Accademia di Venezia (3.101), il Museo di Palazzo Reale di Genova (3.031) e il Castello di Miramare di Trieste (2.395). Scorrendo l’elenco rapidamente, con un salto di qualche posizione, torniamo al Sud con la Galleria Nazionale delle Marche (1.674 ), il Museo Archeologico Nazionale di Taranto (1.615) e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (1.508 ), che a sorpresa fanno più o meno gli stesi numeri della Galleria Borghese (1.926) e del Museo del Bargello (1.850), gioielli di Roma e Firenze. Ultimi in classifica, sotto il migliaio, la Galleria Nazionale dell’Umbria (824) e il Museo archeologico nazionale di Venezia (751).

EFFETTO PRIMAVERA

Regina resta dunque Roma, che vince facile col suo immenso patrimonio monumentale, ma in generale tutto il Meridione e il Centro Italia giocano una splendida partita. Performance importanti, che se paragonate già ai due mesi scorsi rivelano un incremento omogeneo (o comunque una situazione paritaria), con qualche caso assolutamente clamoroso: Pompei, ad esempio, a febbraio 2017 si fermava a 6.185 e a marzo restava a 6.180: il risultato di oggi è dunque triplicato. E così la Reggia di Caserta, che rispetto ai 7.470 del mese scorso ad aprile porta a casa più del doppio delle visite. La formula primavera + domenica gratuita (nonostante qualche pioggerella sparsa) è insomma vincente. La fotografia di un’Italia bella, che si gode i suoi tesori: il settimo giorno ‘riposo’ fa rima con ‘meraviglioso’. Meraviglie d’Italia, democraticamente open, per tutti.

–       Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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