Artbonus: l’associazione Amici dei Musei e delle Gallerie avanza tre proposte al Ministro
Amici dei Musei e delle Gallerie hanno stilato una serie di proposte che prevedono di estendere l’Artbonus anche alle associazioni. In un incontro alla Galleria Borghese di Roma.
Tornano i dibattiti sull’ Artbonus, la leva fiscale nata per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura. Alla Galleria Borghese di Roma il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini ha partecipato agli “Stati Generali Amici dei Musei e delle Gallerie”, un’iniziativa promossa dall’associazione “Amici degli Uffizi”. Approvato nel 2014 come misura triennale, l’Artbonus ha avuto il merito di accendere i riflettori sulla necessità di ottenere fondi privati per tutelare l’enorme patrimonio artistico italiano. Si tratta di un sistema di incentivi fiscali in favore di privati, enti o società che decidono di fare mecenatismo, cioè di effettuare erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo. In pratica, chi finanzia interventi di sostegno, manutenzione, restauro e protezione a favore di beni culturali pubblici come musei, enti e istituti culturali pubblici, gode di un credito d’imposta pari al 65% dell’importo erogato detraibile in tre anni. La legge di stabilità 2016 ha trasformato l’agevolazione in permanente. I numeri generati da quando la misura è in vigore sono apprezzabili ma è chiaro che bisogna fare molto di più. Perché se è vero che l’Artbonus rappresenta un grande passo avanti rispetto al nulla precedente, è anche vero che la misura è assolutamente perfettibile.
TRE PROPOSTE LEGISLATIVE
Nel corso della tavola rotonda, a cui hanno partecipato alcuni direttori di istituzioni museali e Luca Bergamo, Vice Sindaco e Assessore alla crescita culturale di Roma, e Lorenzo Casini, Consigliere Giuridico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sono state avanzate tre proposte da sottoporre al Ministro:
Unificare gli strumenti attuali di sponsorizzazione ed equipararli al modello francese.
La proposta prevede di un’estensione dell’Artbonus a tutti i beneficiari, pubblici e privati sul modello degli Stati Uniti e della Francia, paesi in cui non è prevista la ripartizione in tre quote annuali come avviene in Italia.
Potenziare l’Artbonus
Rendere la misura fiscale uno strumento ancora più appetibile. La proposta mira a superare il limite annuale ad oggi consentito e a dilatare la possibilità di utilizzare la piena detrazione fino al quinto anno. Non solo, si chiede di estendere l’Artbonus fino ad ora destinato solo alle imprese e alle persone fisiche anche alle associazioni.
Rafforzare il ruolo delle Associazioni Amici dei Musei.
L’obiettivo della proposta è quello di evitare le donazioni parcellizzate così da incanalare le risorse ricevute in progetti di ampio respiro. Come avvenuto per l’Associazione Amici degli Uffizi che ha finanziato in parte il restauro dell’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci grazie ad un contributo di 180.000 euro.
–Mariacristina Ferraioli
http://www.amicidegliuffizi.it/
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