La storica dell’arte Francesca Rossi è la nuova supermanager che dirigerà il Polo museale veronese
Lascia il Castello Sforzesco di Milano, dove era responsabile del Civico Gabinetto dei Disegni. Ex sportiva, avrà nelle sue mani i cinque musei di Verona, compresa la Galleria d’Arte Moderna, e i monumenti cittadini.
Che la giunta guidata dal candidato di centro-destra alle amministrative 2017 e insediatasi nel Comune di Verona lo scorso luglio avesse a cuore il rilancio della cultura e dell’arte cittadine si capiva già dall’intervista rilasciata ad ottobre ad Artribune dall’Assessora alla Cultura, Turismo, Manifestazioni, Pari opportunità, Francesca Briani. 58 anni, avvocato, con una grande passione per l’arte e una storia importante di impegno civico, la Briani assumeva l’incarico dopo cinque anni senza assessorato (l’ex Sindaco Flavio Tosi aveva, infatti, trattenuto per sé la delega). Oggi una nuova svolta arriva dal mondo della cultura veronese, con la nomina di Francesca Rossi che guiderà dal nuovo anno il polo museale veronese, unificando sotto una unica direzione tutti i musei d’arte della città di Romeo e Giulietta. Un mandato che Verona ha accolto con piacere, primo tra tutti Giuseppe Manni, imprenditore attivo nel campo del siderurgico, mecenate, tra i più impegnati nella promozione e tutela della cultura locale, e presidente dell’associazione Amici dei Musei.
CHI È FRANCESCA ROSSI
Sono Castelvecchio, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo di Storia Naturale, l’Archeologico, i monumenti cittadini che confluiranno in unico Polo nelle mani della super-manager. Per la Rossi, nata 51 anni fa a Verona, si tratta di un ritorno a casa. Dal dicembre 2010 è infatti la responsabile del Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano, con i suoi 28.000 disegni che abbracciano un arco temporale dal 1400 al secolo scorso. Dopo una intensa carriera sportiva come canoista fluviale e mountain biker, si è laureata in Lettere a Padova, specializzandosi successivamente in Storia dell’Arte alla Cattolica di Milano. I suoi primi passi nel settore sono al Museo di Castelvecchio di Verona, dove è stata conservatrice per 16 anni. Suo padre è quel Giambattista cui è intitolato l’Ospedale Policlinico della città, situato nel quartiere di Borgo Roma che fa inoltre parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona. Fino ad oggi i musei e i monumenti sono stati diretti dall’archeologa Margherita Bolla, mentre la Galleria d’Arte Moderna e il Museo di Storia Naturali sono stati sotto la guida del dirigente Giuseppe Minciotti, avvocato. La Rossi avrà il compito di lavorare sulla valorizzazione del patrimonio storico artistico della città, un piano che era le intenzioni dell’Assessore fin dall’inizio del suo mandato. La Briani stessa ad Artribune aveva confidato: “vogliamo lavorare anche valorizzando la collezione legata al contemporaneo e i tanti attori sul territorio, con un occhio naturalmente sempre rivolto all’antico, perché Verona ha una storia archeologica e antica molto forte”.
– Santa Nastro
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