Morto Maurizio Braccialarghe. L’ex assessore alla cultura del comune di Torino aveva solo 60 anni
Da tempo malato di tumore, si è spento nella sua casa di Torino Maurizio Braccialarghe, ex assessore alla cultura durante l’era Fassino. Era stato il promotore di molte iniziative culturali come Torino Jazz Festival e il Natale con i Fiocchi.
Un inizio dell’anno davvero triste. Si è spento nella sua casa di Torino, dopo una lunga malattia, Maurizio Braccialarghe per anni assessore alla Cultura del Comune di Torino durante l’amministrazione Fassino. Aveva sessant’anni.
DALLA TELEVISIONE DI STATO ALLA POLITICA
Genovese di nascita, ma torinese d’adozione, Braccialarghe aveva iniziato la sua carriera alla Rai, dove aveva ricoperto tra gli altri il ruolo di direttore delle risorse umane e poi di responsabile del settore radio, prima di essere chiamato a dirigere il centro di produzione della Rai di Torino. Voluto fortemente da Fassino una volta eletto sindaco di Torino, Braccialarghe ha ricoperto per cinque anni l’incarico di assessore alla cultura con deleghe anche al turismo e alla promozione della città. È stato il promotore di diverse iniziative culturali come il Torino Jazz Festival, la kermesse musicale nata nel 2012, e Natale con i fiocchi, il programma che comprende mercatini ed eventi natalizi che inaugura ogni anno il 1 dicembre. A lui il merito di aver creato un calendario di eventi distribuito sull’arco dell’intero anno che rendesse la città sempre appetibile dal punto di vista culturale. Un vero palinsesto culturale per utilizzare un termine da gergo televisivo così caro all’ex assessore.
IL CORDOGLIO
Diffusasi la notizia della morte di Braccialarghe, Piero Fassino è stato il primo ad esprimere cordoglio con una nota. “Ci ha lasciato Maurizio Braccialarghe”, ha scritto l’ex sindaco di Torino, “uomo per bene e generoso, con un senso alto delle istituzioni, ha dedicato energie, intelligenza e passione a fare di Torino una capitale di cultura. Chi come me ha avuto la fortuna di averlo al fianco, oggi lo piange con profondo dolore”. Gli fa eco Roberto Casiraghi, che ha diretto The Others dal 2011 al 2013. “Entrambi siamo di Genova“, racconta Casiraghi ad Artribune, “ma la diversa fede calcistica era l’unica cosa che ci divideva. Maurizio Braccialarghe aveva un’idea chiara e precisa di come gestire una città come Torino dal punto di vista culturale. Era un direttore d’orchestra che guardava con attenzione a tutti gli elementi dell’orchestra, mentre oggi, troppo spesso, ci sono direttori che guardano al pubblico senza prestare alcuna attenzione al valore di quello che hanno intorno“.
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