“Solo in cartolina”: un gruppo di giovani creativi lancia una campagna contro Matteo Salvini
L’obiettivo è spedire 10.000 cartoline al neo Ministro dell’Interno contro la sua politica nel Mediterraneo e la chiusura dei porti. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e dare un chiaro segnale di protesta al Governo.
È indubbiamente il tema del momento, quello sul quale tutti, favorevoli o contrari sentono di dover esprimere la propria opinione. Tema umano, che ci tocca tutti da vicino, che fa litigare amici e famiglie, accende le discussioni in piazza o sui social, fa emergere le contraddizioni di un Paese in crisi di valori, mentre in mare si continua a morire. Non più tardi di un paio di settimane fa la nota rivista musicale Rolling Stones, usciva nelle edicole di tutta Italia con la copertina arcobaleno e la scritta Noi non stiamo con Salvini, alludendo ovviamente al Ministro dell’Interno leghista, tra i più accesi fautori della chiusura dei porti. Esigenza raccolta da molti non essere assimilati, non essere complici è una delle preoccupazioni più presenti, di fronte all’impotenza per una tragedia che si compie ogni giorno.
SOLO IN CARTOLINA
Il mondo della cultura, soprattutto, tiene a chiarire la propria posizione e a denunciare con gesti concreti, flashmob, performance, saggi, scritti. Tra le tante manifestazioni c’è il progetto Solo in cartolina: “Inviare 10.000 cartoline al Ministero dell’Interno destinatario che ha fatto dell’espressione ‘Vedranno l’Italia solo in cartolina’ il leitmotiv di quest’estate su temi come migranti, navi umanitarie e chiusura dei porti: è l’obiettivo della campagna di denuncia contro le morti in mare lanciata da un gruppo di giovani creativi per raccontare ciò che succede al largo delle coste italiane schierandosi al fianco di chi salva le vite in mare” spiegano gli organizzatori, riferendosi alla frase tristemente pronunciata da Matteo Salvini lo scorso 29 giugno. Le organizzazioni umanitarie, stando al Ministro, e di conseguenza anche i migranti, avrebbero visto l’Italia solo in cartolina. “Soccorrere chi rischia di morire in mare è una priorità e un dovere a prescindere dalle diverse posizioni politiche sull’accoglienza. Ostacolare le operazioni di salvataggio è una violazione dei diritti umani che non può essere ignorata”. Con queste premesse Michela, Nicole, Pietro e Verdiana lanciano una call per designer e illustratori di tutta Italia chiedendo a questi creative fighters, come li definiscono, di illustrare in qualche modo ciò che sta avvenendo nel Mediterraneo.
I PROMOTORI
“Vintage, trash, anni ’90 con saluti e baci dalle più belle località di mare italiane, al largo o a riva, con imbarcazioni di fortuna, gommoni fumanti e pieni di persone, giubbotti arancioni a galleggiare: cartoline dal mare, di qualsiasi stile purché ricordino la tradizionale corrispondenza estiva, verranno caricate con credits sul sito www.soloincartolina.it e poi stampate nel formato standard e inviate al numero 1 di Piazza del Viminale a Roma” continuano gli ideatori. Sono già tante le cartoline pervenute fino ad ora, ma gli organizzatori ne aspettano molte di più. Le dimensioni sono quelle standard, il sito offre inoltre assistenza per realizzarla. La campagna è realizzata da un gruppo di creativi indipendenti di tutta Italia: Michela Locati, digital copywriter, Nicole Romanelli, content strategist, Pietro Gregorini, art director, Verdiana Festa, curatrice, Sara Consolato, comunicatrice specializzata nel no profit, Federica Michieletti, project manager, con la collaborazione di Arci, Bovindo (agenzia per la comunicazione), Refugees Welcome, che promuove la cultura dell’accoglienza, che fa parte del network internazionale con sede a Berlino. “Le cartoline sono inviate con amore da tutti coloro che vedono fino al largo delle nostre coste, oltre gli ombrelloni e i messaggi d’odio. Tra di loro ci siamo anche noi, che non vogliamo rimanere indifferenti: per quest’estate nessuno tira i remi in barca. Tra di loro ci sei anche tu”.
– Santa Nastro
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