Summer Theory No. 2 (III)
“La scrittura non sta dietro al pensiero: lo accompagna, lo costruisce, lo accoglie”. Terzo appuntamento con la “Summer Theory” di Christian Caliandro.
Windsurf Windsurf veleggia e va
portami lontano da questa rumorosa città
guidami tu vengo con te dove vuoi
sul lago di Garda sui mari italiani più a sud
chi ci vedrà probabilmente dirà
toh un altro matto e dopo sorriderà
Lucio Battisti, Windsurf
(da E già, 1982)
Palermo, 13 giugno 2018. Il vigile stamattina, al bar Belsito, seduto al tavolino – a un certo punto (non stava consumando nulla, stava solo seduto) si rivolge al barista che “gestisce” da maestro le panelle, le ravazzate ripiene di ragù e piselli e le paste, e gli fa: “Mi rracomando, fate i buoni…”, quello completa subito dopo ironicamente con un “… se potete!”; ma la prima frase era un pochino tronfia, detta proprio con l’orgoglio dell’uomo meridionale in divisa secolare, la faccia sorniona e cattiva – la panza, e l’atteggiamento generale di quello che perdona ma che potrebbe anche non farlo, non si sa bene poi cosa e a chi (e con quale autorità soprattutto).
Borgo Pineto, 10 giugno. Sbaragliare – ricordo le pomiciate con Roberta qui a Borgo Pineto a quattordici anni, i suoi capelli biondi, la ricerca spasmodica della traversa tranquilla in mezzo ai pini e senza ville, il bacio appoggiati sulla palizzata – il sole che brilla tra gli alberi, la maglietta bianca e nera da baseball con i lacci, la mia preferita – lo stupore e l’emozione e la scoperta – uno dei luoghi mentali a cui ritornare, ogni tanto, periodicamente – i carrelli poi carichi di legna, rami e tronchi fregati in giro, scavalcare il cancello per aggirare la vigilanza e portarlo su per il ponte con Maurizio sotto il sole delle sei, mentre la vodka alla pesca si raffredda nel freezer di Roberta, agosto dopo agosto – i Pearl Jam e…
Borgo Pineto, 2 luglio. Ostentazione – mina vagante – piatto ricco mi ci ficco – abbaglio – sbrilluccica – la vita gemma e sfavilla e spumeggia – “seduto devi stare!” – il governo peggiore, la situazione migliore: sbanda e nuota e osteggia e scavalca – la scrittura non sta dietro al pensiero: lo accompagna, lo costruisce, lo accoglie – un vuoto, un’assenza, un buco profondo – strategie di sopravvivenza: “stay with me / let’s just breathe” – rimanere umani, rimanere puliti, rimanere onesti, rimanere lucidi – circondati dalla follia, essere presenti scomparendo: non avere bisogno di nulla, accettare dolore e sofferenza non solo come parte integrante dell’esistenza, ma come quella più importante – tuffarsi nel senso, tuffarsi in se stessi, tuffarsi nel mare e respirare – respirare sul patio, respirare sotto gli alberi, respirare in auto e ascoltare una bella canzone – (l’opera non è altro che respirare) – rifiutare l’odio, rifiutarsi di vivere immersi giorno dopo giorno nella violenza mentale – rimanere calmi, anche se e quando è molto difficile – perché il mondo si sa cospira contro il nostro equilibrio, la forma di questo presente è odiosissima, cattiva, scadente, volgare oltre ogni dire – respira sotto gli alberi, calmati, rilassati, ascolta, leggi libri esplosivi, radicali, non rassicuranti – cibo per il cervello, alimento per lo spirito – rimani aperto, totalmente aperto, e cerca la lucidità come l’aria che respiri, come la luce davanti agli occhi, mentre tutte le connessioni bruciano e impazziscono: “Yeah I’m a lucky man / to count on both hands / the ones I love / some folks just have one / Yeah others they got none” (Pearl Jam, Just Breathe, in Backspacer, 2009).
Bari, 17 giugno. Artigli – i libri e i film che ci piacciono sono sempre del passato, oggi non se ne fanno più così per il semplice motivo che le opere ormai appartengono a un diverso sistema di valori – e allora com’è che noi privilegiamo quello precedente, quello quasi del tutto disintegrato e scomparso? Del passato e/o del futuro, basta che non sia del presente – questo presente odioso e disgustoso in tutto le sue forme, manifestazioni, circolazioni – tutto scadente, tutto cheap, tutto vile. Artigli/appunti. Escoriazioni. Cicale. Stormi. Stormy. Laura si tuffa nel fiume sacro —
– Christian Caliandro
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