Vittorio Sgarbi è stato nominato Presidente del MART di Trento e Rovereto
Il celebre critico d’arte ferrarese è stato nominato dalla giunta provinciale di Trento presidente del MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. La notizia era già nell’aria da un po’, oggi l’ufficialità.
Risale solo a pochi giorni fa la nomina di Vittorio Sgarbi a Presidente della Fondazione Canova di Possagno, e già al noto critico d’arte è stata affidata un’altra importante carica: quella di Presidente del MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. A dare la notizia è il Presidente della Provincia autonoma di Trento, il leghista Maurizio Fugatti, che durante la conferenza stampa di venerdì 15 febbraio ha annunciato quanto deliberato dalla giunta provinciale: Vittorio Sgarbi ricoprirà l’incarico “a titolo gratuito, e crediamo sarà una riscossa, è un critico d’arte conosciuto a livello non solo nazionale, e dunque crediamo che la sua figura possa portare al museo determinate iniziative che saranno interessanti non solo per lo stesso museo ma per tutta la città”. Difficile capire come si possa ricoprire senza compenso – e se questo sia giusto – un ruolo importante come quello di presidente di un museo, un incarico tutt’altro che simbolico e onorifico.
SGARBI PRESINDENTE DEL MART
La nomina di Sgarbi a Presidente del MART in realtà non arriva come una sorpresa. Già da tempo si vociferava di un suo possibile ruolo all’interno del CdA del museo (CdA che, come per il presidente, dovrà essere rinnovato), come ha lasciato intendere lo stesso critico d’arte con diverse dichiarazioni. Risale a circa un mese fa la visita di Sgarbi al MART, insieme al governatore Fugatti, in occasione della mostra dedicata a Margherita Sarfatti. Occasione, questa, in cui il critico d’arte ha elogiato l’operato del direttore del MART Gianfranco Maraniello – in carica dal 2015 –, pur lasciandosi andare ad alcune battute sibilline: “Il MART è bene che avanzi”, per poi aggiungere “non tutti la possono capire”, riferendosi alla prima affermazione. La visita e l’incontro con Fugatti sono cadute in un momento particolare per il museo: da lì a breve, infatti, la giunta provinciale avrebbe dovuto nominare il nuovo CdA. Per le cariche di Presidente e Consiglieri, la giunta provinciale, come da prassi, ha lanciato una manifestazione di interesse; in questi casi la giunta solitamente decide chi selezionare dalle candidature ricevute o, in caso di candidati non idonei, può decidere di procedere con una nomina “esterna”.
PARLA IL DIRETTORE MARANIELLO
“Visto che mi stanno chiedendo tutti se io smetto di essere il direttore vorrei sgombrare il campo dai dubbi: resto direttore fino a maggio 2020” dice tra il serio e lo scherzoso Gianfranco Maraniello, direttore del Mart. In effetti il direttore prescinde dalle ondate politiche, mentre il presidente decade con la giunta e visto che la giunta privinciale di Trento è cambiata lo scorso autunno, era tempo di cambiare. “Cosa ne penso di Sgarbi? Innanzitutto penso convintamente per mia cultura istituzionale che l’unica cosa di cui un direttore di museo non deve occuparsi è il suo Consiglio d’Amministrazione e il relativo presidente. Ma siccome in questo caso se sto zitto qualcuno potrebbe strumentalizzare allora meglio che io dica che con Vittorio c’è un rapporto di stima da sempre, perfino di amicizia e che sono contento di accoglierlo a Rovereto e dargli il benvenuto da noi. Detto ciò non mi posso esimere prima ancora di pensare al nuovo presidente, di salutare il vecchio”. Con Ilaria Vescovi alla fine avete trovato una bella dimensione di collaborazione? “Beh sì, abbiamo fatto molte cose, abbiamo messo mano profondamente all’identità, al ruolo del museo e alla sua progettualità. E questo al di là dei singoli episodi, delle singole mostre, del lavoro di tutti i giorni. Abbiamo contribuito insieme a dare al Mart una conformazione unica più di distretto che di museo, abbiamo delineato quello che un museo può essere fuori da una grande area metropolitana. Anche grazie a questa collaborazione oggi il Mart è una macchina che non ha criticità. È un museo che lavora in un ottimo quadro, una struttura sana che è pronta a fare un ulteriore salto. Ne parleremo col nuovo presidente!”.
LE PAROLE DI SGARBI
Raggiunto da Artribune, Vittorio Sgarbi spiega: “sono lusingato di essere il nuovo Presidente del Mart. La nomina verrà formalizzata tra qualche giorno. Si parla di una incompatibilità della mia funzione di parlamentare con questo nuovo incarico, ma la trovo una cosa grottesca; sarebbe come dire che Benedetto Croce non avrebbe potuto dirigere una biblioteca. Questa è una strana idea italiana da 20 anni a questa parte: nessuna categoria, tranne i Parlamentari, soffre di questo problema: è una vera ipocrisia. Trovo invece giusto che non ci sia uno stipendio, è nobile che noi prestiamo la nostra capacità di visione gratuitamente. È stata proposta anche un incarico alternativo a direttore scientifico, e per me sarebbe una posizione altrettanto significativa”. E Maraniello? “Con Maraniello lavorerei benissimo. Siamo legati da una lunga amicizia e stima”. Abbiamo chiesto infine a Sgarbi come vede il suo Mart. “Ho molte idee che presenterò a nomina effettiva. Sicuramente vorrei creare un ponte con la Fondazione Canova a Possagno di cui sono presidente. Ho in mente un programma intenso di cose sensazionali che portino il Mart al centro della Macroregione in cui si colloca. E allo stesso tempo che permetta ai cittadini del territorio di riappropriarsi del Museo, luogo di cultura, di comunità, di convivialità”.
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