Vittorio Sgarbi e il Rinascimento di Sutri, un anno dopo
Il 10 giugno del 2018 Vittorio Sgarbi veniva eletto sindaco di Sutri, comune storico di seimila abitanti in provincia di Viterbo. L’intenzione del critico d’arte, manco a dirlo, era quella di dar vita a un nuovo Rinascimento. Ripercorriamo i punti salienti del suo mandato dopo quasi un anno
ARRIVA GEORGE CLOONEY
L’estate del 2018 passa in fretta a Sutri, fra festeggiamenti e comizi post-elettorali e la presenza di George Clooney con la troupe della serie tv “Catch-22” (in onda su Sky Atlantic dal 21 maggio scorso). Sgarbi è assente durante le riprese, ma manda il vice sindaco a regalare un suo libro all’attore americano. Dopo la partenza della troupe lamenta lo stato in cui sono state lasciate le strade, pur ammettendo un’inziale soddisfazione per il ritorno d’immagine che la produzione della serie avrebbe portato a Sutri. Sul finire di agosto Sgarbi annuncia le dimissioni con l’intento di farsi eleggere sindaco di Sirmione, ma poi le ritira.
APRE PALAZZO DOEBBING
Il 14 settembre 2018, dopo una ristrutturazione per adattare le sale ad accogliere le mostre che Sgarbi ha in mente, apre Palazzo Doebbing, dal nome tedesco del vescovo di Sutri che fece restaurare l’edificio ai primi del Novecento. L’ex palazzo vescovile accoglie dieci mostre tematiche che si protraggono fino a gennaio di quest’anno. Vittorio Sgarbi lancia una sfida al mondo dell’arte e della cultura portando a Sutri opere come “Passeggiata amorosa” di Pelizza da Volpedo, detta anche “Idillio verde”, come la intitolò a matita l’autore sul retro della tela, titolo ripreso da Sgarbi per le dieci mostre. Braccio destro del critico e finanziatore delle iniziative legate a Palazzo Doebbing, è l’amico di vecchia data di Sgarbi Emmanuele Emanuele, presidente della fondazione Terzo Pilastro, che di Sutri ha fatto la sua seconda casa da trentacinque anni.
ITALIANI ILLUSTRI: STRADE E CONFERENZE
In autunno Sgarbi annuncia l’iniziativa “Le strade e la storia”, con la quale dà il via all’intitolazione di quindici strade di Sutri ad altrettanti italiani illustri: da Pasolini a Sciascia, da Fallaci a Croce. Nell’ambito del Festival d’autunno, il sindaco organizza il ciclo di conferenze “Voci a Sutri”; fra gli altri, Furio Colombo parla di Cesare Pavese, Roberto D’Agostino di Federico Zeri, Giorgia Meloni di Giorgio Almirante. A dicembre invita il sindaco di Riace Mimmo Lucano e gli conferisce la cittadinanza onoraria.
DIALOGHI A SUTRI, LA SECONDA MOSTRA
A gennaio 2019 termina la prima mostra a Palazzo Doebbing e il 25 aprile viene inaugurata “Dialoghi a Sutri”, undici esposizioni che “parlano” fra loro secondo la visione sgarbiana di un eterno presente artistico, nel quale “L’estasi di San Francesco” dell’ultimo periodo di Tiziano è speculare all’Immacolata di Scipione Pulzone, definito da Zeri “pittore senza tempo”; le opere di Francis Bacon ritrovano l’ispirazione in quelle di Ottone Rosai, che l’artista irlandese citò come fonte della sua creatività. E le belve di Ligabue si rispecchiano nella natura rigogliosa dell’”Incantatrice di serpenti” di Henri Rousseau. L’esposizione dà spazio anche al giovane fotografo contemporaneo Carlos Solito, che ha ritratto i centenari della Sardegna. “La Biennale di Venezia non sarà altrettanto stimolante. E facciamo quello che non si fa nemmeno a Roma”, conclude Sgarbi.
L’EFEBO E IL MUSEO
Oltre alla mostra “Dialoghi a Sutri” che terminerà il 12 gennaio del 2020, Palazzo Doebbing ospita il museo storico e diocesano, voluto dal vescovo di Civita Castellana Romano Rossi, e l’Efebo di Sutri, una pregevole statua in bronzo del I secolo dopo Cristo. L’opera, risalente al primo periodo imperiale romano, venne ritrovata in un campo della zona nel 1912, conservata a Palazzo Massimo a Roma e infine riportata a Sutri nel 2016 al museo del Patrimonium, ma ora trasferita da Sgarbi a Palazzo Doebbing.
IL FUTURO: IL POLO CULTURALE
E a Palazzo Doebbing, il 16 maggio scorso, Vittorio Sgarbi incontra il sindaco di Castel Sant’Elia Vincenzo Girolami e il candidato sindaco di Nepi Nicola Polici con l’intento di fondare un Polo culturale che promuova il turismo nelle tre cittadine della Tuscia.
-Letizia Riccio
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