Bandi internazionali per 13 nuovi direttori dei musei italiani. Online la call sul sito del Mibact
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha indetto una selezione internazionale pubblica per il conferimento dell'incarico di direttore di 13 tra musei e parchi archeologici statali
Dario Franceschini ci riprova. Dopo il maxi concorso che ha portato, nel 2015, alla nomina di 20 nuovi dirigenti – chiamati “superdirettori”, di cui 7 stranieri – alla guida di 20 tra le principali istituzioni museali italiane, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo ha indetto un nuovo bando. Si tratta di una selezione internazionale pubblica per il conferimento dell’incarico di direttore per 13 istituti culturali statali dotati di autonomia. Dalla Galleria Borghese al Parco Archeologico di Ostia antica, fino al Museo nazionale Romano, al Palazzo Ducale di Mantova e alla Galleria Nazionale delle Marche si parla di realtà già consolidate, alle quali vanno ad aggiungersi quelle istituite con la recente riorganizzazione promossa dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, in tutto 8: Complesso dei Girolamini a Napoli, Palazzo Reale di Napoli, il Museo Archeologico di Cagliari, il Museo Nazionale d’Abruzzo all’Aquila, il nuovo complesso che riunisce Palazzo Venezia e il Vittoriano a Roma, il Museo Nazionale di Matera, il Parco Archeologico di Sibari e la Pinacoteca di Bologna.
I BANDI DEL MIBACT
“Grazie a questo nuovo bando tredici importanti realtà del patrimonio culturale italiano”, dichiara il Ministro Franceschini, “avranno un direttore selezionato tra i massimi esperti nazionali e internazionali”. Si tratterà nuovamente di un mandato di 4 anni, rinnovabile per altri 4, per un incarico di “direttore-manager”, con compiti legati non solo alla valorizzazione e promozione delle collezioni dell’istituzione di competenza, ma anche alla gestione della macchina organizzativa del museo, grazie all’autonomia manageriale conferita nell’ambito della cosiddetta Riforma Franceschini. “Ancora un passo avanti nel percorso di innovazione e modernizzazione del sistema museale nazionale”, continua il ministro. “I dati registrati negli ultimi anni parlano chiaro: l’incrocio tra autonomia e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per i musei e per lo sviluppo dei territori”.
I CONTRATTI
Il contratto a tempo determinato prevederà una retribuzione annua lorda pari a euro 145mila, più eventuale retribuzione di risultato, dipendente dalla valutazione annuale del direttore e dall’ammontare del fondo disponibile, per un importo fino a un massimo di euro 35mila, per lo svolgimento dell’incarico di direttore degli istituti uffici di livello dirigenziale generale (quindi Galleria Borghese, Museo nazionale Romano, Vittoriano e Palazzo Venezia); mentre si tratterà di uno stipendio all’anno di 79mila euro lordi, più eventuali 15mila euro, per l’incarico di direttore dei musei uffici di livello dirigenziale non generale. “Come nelle precedenti edizioni”, conclude Franceschini, “i nuovi direttori saranno valutati da una commissione composta da esperti di chiara fama e elevato livello scientifico”. I candidati più idonei, fino a un massimo di dieci per ciascun istituto, verranno infatti convocati per un colloquio all’esito del quale la commissione individuerà una terna di candidati per ogni struttura da sottoporre al Ministro e al Direttore generale Musei. Gli interessati alla direzione di questi istituti dovranno presentare la propria candidatura entro le ore 12 del 3 marzo 2020, allegando il proprio curriculum vitae e una breve lettera di presentazione in italiano e in inglese.
-Claudia Giraud
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