“Arte necessaria per guarire dalla crisi”. La lettera del mondo della cultura canadese al governo
Organizzazioni, musei e gallerie canadesi si sono riuniti in un network, One Voice for Arts + Culture, per tutelare il settore dalla crisi causata dalla pandemia. E rivolgono un appello al governo
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“In questo momento abbiamo bisogno delle arti più che mai. Quando riflettiamo su questa crisi, il Canada deve sentirsi orgoglioso di come ci siamo riuniti come nazione. Il Canada è leader globale nei diritti umani e nella tolleranza; abbiamo bisogno che gli artisti continuino a esprimere ed esplorare questa parte delle nostre identità e pluralità per aiutare il Paese a unirsi e guarire”.Con queste parole si apre la lettera inviata al Primo Ministro Justin Trudeau e ai membri del Parlamento del Canada da One Voice for Arts + Culture (OVAC), network di organizzazioni, istituzioni culturali, musei e gallerie d’arte canadesi nato lo scorso marzo, con lo scopo di sostenere il settore culturale del Paese proponendo idee e ponendo domande al governo, alla luce dell’attuale emergenza sanitaria internazionale e soprattutto sulla ripartenza post-pandemia. È già accaduto, nel continente americano, con la lettera che i galleristi di NADA hanno inviato ai funzionari di New York: anche in questo caso il mondo dell’arte richiedeva al mondo della politica misure mirate per supportare artisti e operatori del settore, senza mezzi termini: “se non viene intrapresa alcuna azione, queste attività non sopravvivranno e molti artisti rimarranno senza un sistema di supporto”, si legge nella lettera.
L’APPELLO DI ONE VOICE FOR ARTS + CULTURE AL GOVERNO CANADESE
“Attraverso questa lettera, vi scriviamo per conto delle organizzazioni artistiche e culturali senza fini di lucro del Canada”,si legge nella lettera di OVAC. “Stiamo attivamente cercando di organizzare ed espandere il nostro network in ogni provincia e territorio. La nostra missione è comprendere tutti i diversi membri del settore delle arti e della cultura in tutto il paese e prendere le loro difese… Non vi è dubbio che nelle prossime settimane molti membri del nostro gruppo dovranno affrontare una grave crisi per quanto riguarda i finanziamenti. Alcuni potrebbero non essere in grado di sopravvivere anche per un breve periodo senza aiuti urgenti. La nostra richiesta specifica in questo momento è quella di lavorare direttamente con il governo federale e i funzionari eletti in Parlamento per garantire la sopravvivenza e la sostenibilità del nostro settore”.Per supportare il mondo artistico, OVAC propone al governo canadese una serie di misure da adottare tempestivamente, tra cui il finanziamento di organizzazioni a rischio, facilitazioni fiscali e linee di intervento post-pandemia: “dopo aver superato la crisi, rivedere le formule di finanziamento per le organizzazioni del settore a tutti i livelli e aumentare i finanziamenti per aiutare il paese a guarire”,si legge nella lettera.
L’ARTE PER GUARIRE DALLA CRISI
“Questo è un momento chiave in cui decidiamo chi siamo come Paese. Stiamo assistendo a una straordinaria dimostrazione di valori e cultura canadesi”,dichiara Brad Keast, cofondatore e presidente ad interim di OVAC e presidente del Museum of Contemporary Art di Toronto. “Abbiamo bisogno delle arti per aiutare a catturare e ricordarci come ci siamo riuniti e rimanere risoluti. Abbiamo bisogno delle arti per aiutarci a guarire quando questo momento passerà. Ora più che mai abbiamo bisogno dell’arte nella nostra vita”. “Ci sono molti artisti e organizzazioni artistiche che oggi non sanno cosa riserva il futuro”,spiega Patrizia Libralato, direttore esecutivo della Toronto Biennial. “Come membri di OVAC, siamo uniti nel chiedere un supporto immediato e critico al fine di mantenere intatte le arti e la cultura in Canada. Quando tutto sarà finito, sarà il lavoro di artisti e organizzazioni in questo paese a riunire persone e comunità”.
– Desirée Maida
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