Emergenza coronavirus. Mentre l’Italia latita, l’estero elargisce fondi di sostegno agli artisti

Dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti d’America, si moltiplicano le iniziative economiche a sostegno di artisti e organizzazioni culturali, anche se in Italia qualcosa si muove per attori e cantanti. Eccone una selezione

Mentre in Italia c’è un gran parlare delle strategie per salvare e rilanciare l’industria culturale dopo il COVID-19, con un legittimo dibattito organizzato da CoopCulture insieme a noi di Artribune, all’estero si agisce con misure concrete, elargendo liquidità con effetto immediato. Anche se una buona notizia tricolore arriva per tutti i soci e i mandanti diretti di NUOVOIMAIE, Nuovo Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori, una collecting nata nel 2010. Fondata e gestita da artisti, si occupa della tutela dei diritti connessi dovuti allo sfruttamento di opere audiovisive e musicali che vengono trasmesse via radio, tv, web, esercizi pubblici. Intermedia i diritti che spettano agli Artisti Interpreti Esecutori, come attori, doppiatori, cantanti, musicisti, direttori d’orchestra e di coro. Fino al 23 aprile, ciascun artista potrà presentare domanda al Fondo Speciale per gli artisti di musica e audiovisivo, per il quale è stata stanziata una cifra superiore ai 5 milioni di Euro. Dalla Banca di Berlino alla coalizione di ben 23 fondazioni americane, ecco, invece, l’elenco di iniziative che all’estero stanno realizzando per sostenere gli artisti…

– Claudia Giraud

QUI GRAN BRETAGNA

Arts Council England

Arts Council England

L’Arts Council England, ente governativo britannico dedicato alla promozione delle arti ha costruito una vera e propria strategia creando un pacchetto di risposta d’emergenza da 160 milioni di sterline per tutte quelle organizzazioni che ne avranno bisogno, senza dimenticare gli artisti che potranno accedere ad una sovvenzione in denaro. Data la situazione, si è deciso di cambiare anche i requisiti di finanziamento per tutti coloro che già ne usufruivano.

QUI GERMANIA

BERLINO via wikipedia

BERLINO via wikipedia

Berlino ha risposto all’emergenza economica tramite un fondo di 500 milioni di euro destinati a artisti e liberi professionisti di tutta la città, senza discrimine di reddito, età o provenienza: unico requisito la residenza berlinese. Si tratta di pagamenti una tantum che non devono essere rimborsati, del valore di 5mila euro con la possibilità di essere reiterati dopo sei mesi per i singoli individui e dopo tre per le società con più persone, da richiedere tramite le banche statali per gli investimenti: a Berlino la banca in questione è la Investitionsbank Berlin Brandenburg (IBB).

QUI FRANCIA

Parigi

Parigi

In Francia a muoversi è la Fondazione Antoine de Galbert, creata su iniziativa di Antoine de Galbert, collezionista d’arte privata e personaggio attivo della scena artistica francese, che ha annunciato di aver posticipato le attuali azioni della fondazione per creare temporaneamente un fondo di sostegno che possa aiutare gli artisti in modo più diretto. “La loro situazione è complessa e variabile. Si può stimare che il 90% di loro non ha gallerie e pochi collezionisti. Molti vivevano già in un certo isolamento prima della pandemia”, dichiara de Galbert. “Non è responsabilità della fondazione assistere direttamente i privati. D’altra parte, mi sembra essenziale sostenere quante più associazioni culturali o collettivi di artisti possibile, più competenti e meglio informati di me sui reali bisogni dei loro cari e più capaci di decidere quali azioni intraprendere”.

QUI AMERICA #1

Getty Museum

Getty Museum

Il J. Paul Getty Trust – una delle istituzioni artistiche più ricche del mondo con una dotazione stimata nel 2019 di 7,3 miliardi di dollari che gestisce il J. Paul Getty Museum con le sue due sedi, il Getty Center di Malibù e il Getty Villa di Los Angeles – ha attivato un fondo di 10 milioni di dollari a soccorso di musei e organizzazioni no profit per le arti visive di Los Angeles per rispondere alla crisi post covid-19. Ad amministrare il cospicuo fondo sarà la California Community Foundation (CCF), l’organizzazione pubblica e di beneficenza nata nel 1915, e con la quale il Getty ha una relazione ben consolidata da anni: finanzierà le organizzazioni artistiche dell’area di Los Angeles con sovvenzioni e importi che oscilleranno tra i 25mila e i 200mila dollari.

QUI AMERICA #2

New York Times Square

New York Times Square

Andrew W. Mellon Foundation ha contribuito a creare un fondo di soccorso da 10 milioni di dollari per gli artisti degli Stati Uniti, insieme a una coalizione di 23 fondazioni, tra cui The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Richard Salomon Family Foundation, Robert Rauschenberg Foundation e The Willem de Kooning Foundation, organizzata da Academy of American Poets, Artadia, Creative Capital, Foundation for Contemporary Arts, MAP Fund, National YoungArts Foundation e United States Artists. La celebre fondazione privata con sede a New York – istituita sui lasciti dell’imprenditore Andrew Mellon, determinante per la nascita della National Gallery of Art di Washington nel 1937 – ha così donato 5 milioni di dollari che sono andati a costituire l’Artist Relief: un sussidio di 5mila dollari per  100 artisti, distribuito nell’arco di sei mesi, fino a settembre, dopo una valutazione settimanale delle domande inviate da parte dei partner della coalizione Artist Relief.

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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