Decreto Sostegni, tutte le misure per la Cultura. Un miliardo per i lavoratori del settore
Indennità di 2.400 euro per i lavoratori dello spettacolo, 80 milioni per i musei statali e sostegno alle partite IVA: ecco tutte le misure destinate alla Cultura del DL Sostegni approvato dal Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Legge Sostegni, contenente le misure pensate per contrastare la crisi causata dalla pandemia. Un’operazione da 32 miliardi di euro che saranno stanziati per sostenere diversi settori economici e non solo del Paese, tra cui imprese e lavoratori (cui saranno destinati 11 miliardi), la sanità (5 miliardi) con l’acquisto di vaccini e farmaci e il turismo (1,7 miliardi). Alla cultura sono stati destinati fondi di oltre 1 miliardo di euro e, come aveva preannunciato il Ministro della Cultura Dario Franceschini durante l’audizione congiunta delle Commissioni Cultura di Camera e Senato dello scorso 17 marzo, sono previste indennità per i lavoratori dello spettacolo, oltre a fondi per teatri, cinema e musei ancora in balia delle chiusure: “ho chiesto di rifinanziare i sussidi anche per questi mesi di chiusura o di riaperture parziali, perché quando si potrà ripartire ci saranno aperture con numero limitato di spettatori”, sottolineava Franceschini durante l’audizione. “Nel Decreto Sostegni ho chiesto di rifinanziare le misure di sostegno per i lavoratori della cultura e dello spettacolo, in particolar modo quelli che non hanno un contratto a tempo determinato, per garantire così di superare questi mesi ancora difficili dove i luoghi della cultura rimangono chiusi e o con aperture parziali”.
DL SOSTEGNI. LE MISURE PER LA CULTURA, DALLO SPETTACOLO AI MUSEI
Per quanto concerne la Cultura, il DL Sostegni prevede un’indennità straordinaria di 2.400 euro per tutti i lavoratori dello spettacolo. Oltre agli artisti e alle maestranze con almeno 7 giornate lavorative e un reddito inferiore ai 35.000 euro, saranno interessati anche coloro che, con almeno 30 giornate lavorative, abbiano un reddito inferiore ai 75.000 euro, a differenza delle precedenti erogazioni in cui il reddito massimo ammesso a contributo non doveva superare i 50.000 euro. 400 milioni di euro saranno destinati ai fondi di emergenza esistenti, ripartiti in questo modo: 80 milioni saranno destinati al sostegno dei musei statali, 200 milioni di euro al fondo di parte corrente per il sostegno del cinema e dello spettacolo, e 120 milioni di euro al fondo per il sostegno delle imprese e delle istituzioni culturali. Con queste risorse, si potranno inoltre sostenere gli operatori e i lavoratori di questi settori. Con il nuovo DL, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021 la sospensione delle procedure autorizzative da parte delle Soprintendenze per tavolini di bar, caffetterie e attività di ristorazione.
LE MISURE PER LE PARTITE IVA
Il DL prevede, come sottolinea una nota del Ministero della Cultura, anche misure destinate alle partite IVA dei lavoratori del settore: “nell’insieme delle misure a sostegno della cultura vanno annoverate la quota parte degli 11 miliardi di euro stanziati in favore delle partite IVA destinata a operatori e lavoratori autonomi del settore e la proroga delle diverse forme di cassa integrazione, che andranno al sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti del comparto culturale e dello spettacolo. Tali risorse portano l’ammontare complessivo degli interventi per la cultura contenuti nel decreto approvato dal CdM a oltre un miliardo”.
DL SOSTEGNI: COME AIUTARE LA CULTURA A COMBATTERE LA CRISI DELLA PANDEMIA
“Il Decreto Legge Sostegni, varato oggi dal Consiglio dei Ministri, contiene importanti misure per il mondo della cultura, che aggiungono oltre un miliardo di euro alle risorse finora stanziate per sostenere un settore duramente colpito dalla pandemia”, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini. “Spettacolo, cinema e musei sono in grande sofferenza per la perdurante chiusura imposta dalle misure di contenimento del contagio e meritano ogni sostegno, perché esprimono parte notevole della nostra identità”.
– Desirée Maida
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