Art Bonus, oltre 500milioni di euro di donazioni. Cresce il mecenatismo culturale
Uno dei maggiori risultati della riforma Franceschini continua a dare frutti. Il commento del ministro: “L’Art Bonus, un incentivo fiscale importante, il più forte che ci sia in Europa per favorire il mecenatismo culturale”. L’ultimo, il restauro della Fonte di San Francesco a Perugia premiato come migliore dell’anno.
Cresce il numero dei mecenati che hanno reso finora possibile in Italia il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. Lo annuncia il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha sottolineato l’incremento dell’utilizzo dello strumento dell’Art Bonus, introdotto per la prima volta nel 2014. Nella nota il Ministro ha, infatti, dichiarato: “Abbiamo superato il mezzo miliardo di euro di donazioni con l’Art Bonus, un incentivo fiscale importante, il più forte che ci sia in Europa per favorire il mecenatismo culturale”.
ART BONUS: LA STORIA
Introdotto con il Decreto Legge n. 83 del 2014, l’Art Bonus, ovvero il credito d’imposta del 65% per le erogazioni liberali a favore dei beni culturali pubblici e dello spettacolo e poi successivamente esteso ai beni culturali religiosi dei comuni terremotati e a numerosi enti dello spettacolo dal vivo, ha segnato una svolta nel quadro delle agevolazioni tributarie a sostegno della cultura del nostro Paese, fino a favorire le attuali donazioni per 555.787.965 euro. Tra i maggiori interventi finanziati figurano quelli a favore dell’Arena di Verona, del Teatro alla Scala, del Teatro Regio di Parma, del Museo Egizio di Torino, del Teatro Donizetti di Bergamo, delle Mura urbane di Lucca e, recentemente, il restauro curato dal Comune di Perugia alla Fonte di San Francesco, proclamato come migliore progetto di recupero e valorizzazione nell’ambito della quinta edizione del Progetto Art Bonus dell’anno. “Per molto tempo in Italia, le persone e le imprese”, ha aggiunto Franceschini, “dicevano che non esisteva una misura fiscale in grado di incentivare e facilitare le donazioni a favore della tutela del patrimonio culturale. Abbiamo per questo introdotto l’Art Bonus e con il tempo i risultati sono arrivati con fondi significativi che hanno prodotto interventi per cifre molto superiori”.
I VANTAGGI E I LIMITI DELL’ART BONUS
I mecenati sono imprese e fondazioni bancarie, ma anche privati cittadini che hanno l’opportunità di contribuire a preservare il nostro patrimonio artistico godendo di una parziale ma significativa detassazione. Oltre a stimolare la responsabilità sociale delle imprese, l’Art Bonus ha il merito di incentivare i privati a partecipare attivamente alla salvaguardia dei beni culturali, in particolare di quelli situati nel proprio territorio, rafforzando il legame con le realtà e con i siti culturali locali. Come ha sottolineato in precedenza Stefano Monti c’è, però un limite: più della metà dei mecenati sono rappresentati da Istituti di Credito e Fondazioni. Enti che hanno da sempre contribuito attraverso erogazioni allo sviluppo del territorio e della cultura e che dunque non sono affatto il risultato dell’Art Bonus. C’è dunque bisogno che questo incentivo fiscale migliori e aumenti la propria capacità di attrazione in termini economici per poter coinvolgere nuovi soggetti. “È importante”, ha concluso il ministro, “che, anno dopo anno, cresca questa volontà di contribuire alla salvaguardia del patrimonio culturale sia da parte di privati cittadini ma soprattutto da parte delle grandi imprese che per la loro competitività hanno il vantaggio nel mondo di avere l’Italia alle spalle e che in questo modo restituiscono al Paese”.
LA TOP 10 DEI PIÙ VOTATI TRA I BENI ITALIANI IN CONCORSO RECUPERATI GRAZIE ALL’ART BONUS
Come già anticipato, il vincitore della 5. edizione Progetto Art Bonus dell’anno, iniziativa promossa da ALES Spa (Società in house MiBAC responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art Bonus) in collaborazione con Promo PA Fondazione LuBeC per premiare il migliore progetto dell’anno, finanziato tramite Art Bonus, è stato il Comune di Perugia, con il restauro della Fonte di San Francesco a Ponte San Giovanni. Ma tra i progetti più votati di questa edizione ce ne sono altri nove che meritano di essere ricordati: 2° classificata l’associazione culturale CapoTrave/Kilowatt di Sansepolcro in provincia di Arezzo con il progetto Kilowatt Festival 2019; 3° classificata l’associazione Arena Sferisterio di Macerata con il progetto Macerata Opera Festival 2019 – Cento mecenati per lo Sferisterio; 4° classificato il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia col progetto: #Iosonomecenate – #IorestoacasaconilCSS; 5° classificata la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma col progetto Sostegno annualità 2019; 6° classificato 369gradi centro di produzione cultura contemporanea di Roma col progetto Festa del Teatro Eco Logico a Stromboli; 7° classificata l’associazione Teatrale Eco di Fondo di Milano col progetto Sostegno all’attività 2018; 8° classificato il Comune di Bagnacavallo in provincia di Ravenna col progetto del museo civico delle Cappuccine – Albrecht Dürer, progetto espositivo 2019/20; 9° classificata la Galleria Nazionale dell’Umbria – MiC col progetto Il “Divin Pittore” e la sua Scuola. Restauri di opere del Perugino e del Cinquecento umbro; 10° classificato il Palazzo di Reale di Genova – MiC col progetto Mostra Anton Maria Maragliano.
– Claudia Giraud
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