Milano: pubblicato il concorso per la nuova BEIC – Biblioteca europea di informazione e cultura
Aperto fino a giugno 2022 il concorso per il progetto da cento milioni di euro, iscritto nell’ambito del PNRR, che diventerà il centro funzionale dell’intero sistema bibliotecario dell’area metropolitana
Vedrà davvero la luce l’imponente progetto della BEIC, la Biblioteca europea di informazione e cultura che verrà realizzata a Milano nell’area dell’ex Stazione di Porta Vittoria. Sorgerà in uno spazio non distante dell’ex Macello, a sua volta incluso nel grosso progetto di rigenerazione urbana che prenderà il nome di Aria. Un’iniziativa, quella della BEIC, che era stata già in fase di incubazione nel 2001, quando il progetto vincitore del concorso (firmato da Bolles+Wilson) arrivò fino alla fase esecutiva, ma venne poi mandato a monte a causa della mancanza dei finanziamenti ministeriali necessari (erano stati stimati 206 milioni di euro dell’epoca). Ora si riparte con un nuovo progetto e con la decisiva spinta del PNRR, il Piano nazionale ripresa e resilienza grazie al quale sono stati stanziati i fondi necessari per la realizzazione della Beic, iscritta nell’ambito del “Piano di investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali”. Il nuovo progetto occuperà 36mila mq a fronte degli oltre 80.000 dell’originario, grossomodo la metà, e l’impatto economico si ridurrò a 101,574 milioni di euro; il finanziamento, inoltre, potrà essere integrato con ulteriori risorse pubbliche o private.
L’ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DELLA BEIC A MILANO
Sono stati quindi approvati dalla Giunta comunale di Milano gli indirizzi per dare l’avvio al progetto. Il secondo step è la sottoscrizione del disciplinare con il Ministero della Cultura, da parte del Comune di Milano e della Fondazione BEIC, al fine di regolare gli impegni tra tutti i soggetti coinvolti. Dopo aver firmato il protocollo d’intesa per disciplinare i rispettivi compiti e responsabilità nel percorso di realizzazione del progetto in ogni sua fase (con la direzione scientifica congiunta fra Comune di Milano e Fondazione BEIC), il Comune avvia il concorso per una nuova progettazione della biblioteca, assumendo come punto di riferimento la relazione elaborata dal gruppo di lavoro tecnico istituito nel marzo 2021, che ne ha rivisitato in chiave contemporanea le funzioni (i tempi sono decisamente cambiati in vent’anni, così come le modalità con cui l’umanità trasmette il sapere, sebbene il libro sia tutt’altro che uno strumento superato). Tra le principali novità, ci sarà anche il ruolo della BEIC nel quadro cittadino: diventerà la biblioteca Centrale del sistema della rete milanese, destituendo di fatto la biblioteca Sormani attualmente in carica ma assai inadatta nel suo ruolo per una città come Milano.
BEIC: COME SARÀ LA NUOVA BIBLIOTECA EUROPEA DI INFORMAZIONE E CULTURA
Entrando nel vivo della questione concorsuale, quali sono le linee guida di cui i progettisti candidati dovranno tenere conto? L’adozione del nuovo concept elaborato dal gruppo di lavoro comprende molti differenti aspetti, tra tecnici e culturali: dall’evoluzione della normativa italiana in materia antisismica, antincendio, energetica e di sostenibilità ambientale, all’esigenza prioritaria di contenere il consumo di suolo, i costi di costruzione e di gestione della biblioteca; infine, viene messa in primo piano la centralità della cultura digitale e del nuovo significato che informazione e cultura hanno assunto negli ultimi due decenni. Tecnologia al servizio della conoscenza quindi, affinché la fruizione culturale sia concepita nel modo più aperto e orizzontale possibile, grazie alla digitalizzazione. “Il nuovo progetto BEIC conferma i presupposti culturali che erano alla base dell’idea originaria”, spiega l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, commentando il nuovo corso del progetto, “una biblioteca-mondo che, grazie alla presenza di importanti collezioni, in formato fisico e digitale, è in grado di documentare storia, cultura, realtà socio-economica e lingue del continente europeo, rafforzando soprattutto nei giovani l’abitudine al confronto tra le diverse culture che la abitano, trasformandolo in un laboratorio di conoscenza con infinite possibilità di crescita e trasformazione, grazie anche a un’informazione sempre più accessibile“. Una biblioteca che guarda al mondo ma che avrà il compito, assieme agli altri progetti del quadrante, di creare una nuova autentica centralità nel quadrante orientale di Milano sempre più sulla cresta dell’onda anche in vista dell’apertura della nuova metropolitana.
L’AGGIORNAMENTO DEL 25 MARZO 22: PUBBLICATO IL CONCORSO PER LA BEIC
Il Concorso internazionale di progettazione della Beic, pubblicato a questo sito, rimarrà aperto fino al 22 giugno per la consegna degli elaborati, e il cui progetto vincitore verrà proclamato nel corso del mese di luglio. “Lanciamo oggi un concorso di progettazione per una biblioteca attesa da vent’anni“, ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala, “che darà un volto nuovo al quartiere di Porta Vittoria e doterà la città di un nuovo hub di informazione e conoscenza di respiro europeo. Mi auguro davvero che le migliori energie dell’architettura contemporanea si impegnino nella progettazione di questo edificio, che sarà uno strumento di partecipazione in grado di connettere sapere antico, tecnologia innovativa e progettazione per il futuro”. “È con grande soddisfazione”, ha aggiunto il presidente della Fondazione BEIC, Francesco Paolo Tronca, “che possiamo finalmente condividere un obiettivo tanto atteso, la ripresa del percorso finalizzato alla realizzazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura”. L’area oggetto del concorso, ora in disuso, ha una superficie di circa 13mila mq, ed è indicativamente tra viale Molise e via Cervignano. Per il nuovo edificio, l’indicazione è di una superficie complessiva di circa 30mila mq, per cui il vincitore o la vincitrice riceveranno un importo di oltre 470mila euro, mentre circa 54mila euro andranno al secondo classificato, oltre 44mila euro al terzo, e 33mila euro ai successivi due concorrenti.
– Giulia Ronchi
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