Caos al MAN di Nuoro. Rinviata nomina del nuovo direttore: la commissione si dimette
Avrebbe dovuto tenersi il 15 dicembre il colloquio finale per decretare il nome del nuovo direttore del museo MAN di Nuoro. Ma tre dei sei candidati al titolo hanno presentato ricorso per revocare la commissione esaminatrice. Motivo? Presunto conflitto di interessi. Ecco tutta la storia
“Rinviato a data da destinarsi”. Con un laconico comunicato stampa, il Museo MAN di Nuoro avvisa che il colloquio per la selezione del nuovo direttore artistico dell’istituzione, ultimo step di un percorso partito lo scorso ottobre con il lancio del bando e in programma il 15 dicembre, è stato così annullato e rimandato, a causa di un presunto conflitto di interessi tra alcuni membri della commissione esaminatrice e uno dei candidati. A sollevare il caso, attraverso una lettera inviata il 14 dicembre, sono stati tre dei sei candidati selezionati per il colloquio finale; azione, questa, che ha portato alle dimissioni dei commissari “accusati” nell’esposto.
MAN DI NUORO: DAL BANDO PER IL NUOVO DIRETTORE AL PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI
Dopo la pubblicazione del bando, lo scorso 25 novembre il MAN ha reso noti i nomi dei candidati selezionati per il colloquio finale. Si trattava di Concettina Ghisu, Efisio Carbone, Chiara Gatti, Davide Mariani, Federica Manoli e Marco Peri. A seguire tutto il percorso di selezione è stata una commissione composta da Giuseppe Zucca, funzionario de Museo, e Lorenzo Giusti e Gabriella Belli, rispettivamente direttori della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e della Fondazione Musei Civici di Venezia. Giusti, inoltre, è stato direttore dal MAN dal 2012 al 2017. Lo scorso 14 dicembre, una lettera inviata alla commissione esaminatrice richiedeva la ricusazione della commissione stessa per via di un presunto conflitto di interessi tra alcuni dei suoi componenti e una candidata. A portare avanti l’istanza sono stati Davide Mariani, Efisio Carbone e Concettina Ghisu, affermando che la candidata Chiara Gatti avrebbe già lavorato in passato con Giusti curando mostre mentre era direttore al MAN; insieme a Belli, invece, Gatti avrebbe partecipato ad alcuni convegni e fatte alcune interviste. Davvero difficile immaginare che due professionisti del calibro di Belli e Giusti possano essere interessati ad alterare i corretti risultati di una commissione.
MAN DI NUORO: DIMISSIONI DELLA COMMISSION PER IL NUOVO DIRETTORE
L’istituzione ha infatti respinto l’ipotesi del “conflitto di interessi” sollevata dai tre candidati, intanto però Giusti e Belli si sono dimessi dalla loro carica di commissari (discussioni sulle modalità di fare nomine ci sono un po’ a tutte le latitudini: negli scorsi giorni riportavamo l’esempio del Forte di Bard). “I due direttori non se la sono più sentita di proseguire nell’incarico anche perché oltre a non sentirsi liberi nelle loro decisioni, hanno considerato che questa istanza sarebbe andata a gravare sul loro operato”, ha dichiarato il presidente del MAN Tonino Rocca. “Appena ricevuto la lettera abbiamo deciso di consultare i nostri avvocati, Claudio Solinas e Milena Patteri, e sottoporre loro la questione. Dopo un attento studio degli atti i due legali non hanno ravvisato nessun conflitto di interessi. Tuttavia con grande dispiacere ho preso atto dell’indisponibilità dei due esaminatori a proseguire nella selezione e mi accingo a convocare il Cda affinché si proceda a fare i passi necessari per la ricerca di altri due esperti che completino la commissione”. Tutto da rifare quindi per il Man, che fino al 31 dicembre sarà guidato da Luigi Fassi, nominato direttore dell’istituzione nel 2018 e adesso a fine mandato, dopo una proroga del suo contratto di sette mesi. Ne occorrerà un’altra?
– Desirée Maida
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