Alessandro Bollo è il nuovo project manager della Fabbrica del Vapore
L'esperto di management della cultura già direttore della torinese Fondazione Polo del '900 guiderà la Fabbrica del Vapore di Milano verso il suo rilancio
È Alessandro Bollo, già direttore della Fondazione Polo del ‘900 a Torino, il nuovo project manager senior della Fabbrica del Vapore a Milano. A Bollo è stato affidato l’incarico di elaborare per questo spazio culturale e di aggregazione, di proprietà del Comune di Milano e gestito dalla Direzione Cultura – Unità Progetti Speciali, un modello gestionale tecnico-finanziario che ne supporti la riorganizzazione e riqualificazione. Dopo un passato a tratti poco chiaro, il Comune ha deciso di investire in quello che, da spazio sottoutilizzato che era, promette ora di diventare un polo di riferimento a livello cittadino: “Fabbrica del vapore è uno spazio pubblico prezioso per la città”, ha ricordato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. “La sua missione è quella di essere un luogo aperto e permeabile, un laboratorio per lo sviluppo e la valorizzazione della creatività, che costituisca uno stimolo e un banco di prova per le generazioni più giovani. Ora vogliamo potenziare la funzione di Fabbrica come incubatore di nuovi progetti culturali sempre più innovativi, offrendo anche attività e servizi di formazione, e valorizzando economicamente i suoi spazi per investire in progetti a sostegno della creatività giovanile. Per questo abbiamo scelto Alessandro Bollo come project manager per traghettare Fabbrica del Vapore verso nuove sfide: una nuova organizzazione e un’attenta riqualificazione del centro culturale”.
IL NUOVO PROJECT MANAGER DI FABBRICA DEL VAPORE, ALESSANDRO BOLLO
Esperto di management della cultura ed economista classe 1972, Alessandro Bollo è stato co-fondatore e responsabile di ricerca e consulenza della Fondazione Fitzcarraldo dal 1997 al 2003, ha pubblicato libri e articoli scientifici sul management della cultura e sul marketing degli eventi culturali, co-scrivendo il Global Handbook For Measuring Cultural Participation dell’UNESCO e guidando gruppi di lavoro culturali europei (incluso un progetto per il Kosovo). È stato coordinatore nazionale dal 2013 al 2016 della Commissione Valutazione dei musei e studi sui visitatori di ICOM Italia e ha collaborato alla candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019 come membro del comitato tecnico, coordinando la redazione del dossier finale. Nel 2017 è stato nominato direttore della Fondazione Polo del ‘900 di Torino – ha preso il suo posto quest’anno Emiliano Paoletti – e dallo stesso anno fa parte del Comitato Tecnico Scientifico di Biennale Democrazia e della rivista Economia della Cultura.
In concomitanza con il nuovo incarico alla Fabbrica del Vapore, Alessandro Bollo ha anche ha assunto quello di presidente di Officina della Scrittura di Torino, il primo museo al mondo dedicato al Segno e alla Scrittura, per cui si occuperà tra le altre cose di progetti di sviluppo e programmazione delle attività. “Sono molto orgoglioso di poter lavorare con e per Officina della Scrittura. Questo museo porta all’attenzione del pubblico un tema di grande fascino, un argomento legato alla cultura e allo stesso tempo alla quotidianità di ognuno. Il segno e la scrittura sono forme di espressione universali di cui l’uomo fa uso da millenni. Sarà mia cura valorizzare questi contenuti evidenziandone l’attualità, l’ampiezza e l’aspetto emotivo” ha commentato lo stesso Bollo.
LA RASSEGNA ESTIVA ALLA FABBRICA DEL VAPORE DI MILANO
You will find me if you want me in the garden: “Se mi vorrete, mi troverete in giardino”. Con questo progetto si apre la nuova edizione della rassegna Vapore d’estate, che per il terzo anno si snoda tra gli spazi interni ed esterni della Fabbrica del Vapore di Milano con concerti, spettacoli, proiezioni, performance e mostre (programma al link). Visitabile gratuitamente ogni pomeriggio dal 7 luglio al 2 ottobre in via Procaccini 4, il progetto di punta – curato da Marta Bianchi, Laura Marcolini e Maria Paola Zedda – si sviluppa all’interno della Cattedrale della Fabbrica, lo spazio più rappresentativo del complesso, ispirandosi alla poetica del gruppo industrial Einsturzende Neubauten, cui si deve anche il titolo del progetto. Un “giardino” umano e tecnologico, che prenderà vita grazie a una sezione espositiva ma anche attraverso simposi, incontri e performance. Cosa troviamo esattamente all’interno della Cattedrale? Tre grandi paracadute rovesciati de Il soffio sull’angelo di Studio Azzurro, popolati da corpi proiettati che reagiscono con il passaggio dei visitatori, galleggiano sopra i performer di Dieci giardini da non perdere, progetto di Ariella Vidach-AiEP, in dialogo con un trittico video proposto da Careof. Questi, a partire dal proprio archivio, mostrano opere di Francesco Bertocco, Fatima Bianchi, Elisa Caldana, Daniele Costa, Irene Dionisio, Elisabetta Falanga, Roberto Fassone, Giovanni Giaretta, Miriam Gili, Mati Jhurr, Jacopo Miliani, Alessandro Sambini, Elisa Strinna, e Natalia Trejbalova. A completare il percorso espositivo, corpi cavi di creta e l’installazione sonora di mdi ensemble Omaggio ad Alvin Lucier, compositore americano da poco scomparso, e la mostra fotografica FeMale di Fragile artists proposta da Fattoria Vittadini. Si innesta nel progetto infine Viafarini, lungo la scia del suo storico supporto alla creatività giovanile (esempio ne è il ciclo di residenza VIR Viafarini-in-residence in fase di chiusura), con la performance Jerusalem delivered di PólMcLernon.
– Giulia Giaume
www.vaporedistrict.org
https://vaporedistrict.org/?page_id=344
Articolo aggiornato il 23 luglio 2023.
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