“Non dimenticatevi della cultura”: fioccano gli appelli per il futuro governo
La preoccupazione per il post-elezioni ha spinto diversi portatori di interesse a chiedere un maggiore impegno per scongiurare una svalutazione del settore culturale, che da solo vale 16 miliardi e impiega 200mila persone
Cresce la preoccupazione per il futuro della cultura nell’ottica dell’insediamento del nuovo governo dopo le elezioni del 25 settembre. I portatori di interesse dell’industria che vi gira attorno e le associazioni culturali hanno infatti avanzato proposte e indicazioni per garantire al settore non solo la sopravvivenza, ma una crescita: spiccano le raccomandazioni di Confindustria Cultura e i consigli della piattaforma ArtLab, che si basa su una rete di oltre 40 partner che comprende reti europee, agenzie e istituti culturali di diversi Paesi, amministrazioni pubbliche, agenzie territoriali, fondazioni e imprese.
L’AVVISO DI CONFINDUSTRIA PER UN SETTORE CHE RENDE E IMPIEGA MOLTO
La sezione Cultura della Confederazione generale dell’industria italiana ha indicato le priorità su cui dovrebbe concentrarsi il nuovo governo per sostenere un settore che vale, da solo, 16 miliardi e che impiega nel suo complesso oltre 200mila persone. Le quattro macro-aree di interesse sono: la necessaria valorizzazione del comparto; la stabilizzazione delle norme e delle leggi di sistema per ogni settore; il sostegno al consumo culturale; la lotta alla pirateria e la tutela del diritto d’autore. L’appello a investire nel settore e valorizzarlo con specifiche politiche industriali è dovuto anche al fatto che la cultura non ha solo la capacità di generare ricchezza e posti lavoro, ma porta anche innovazione economica e ha un forte impatto sociale sulla vita degli italiani e sull’immagine del Paese all’estero.
“La cultura è anche un bene essenziale per la società con la sua valenza educativa, formativa e ricreativa”, ha evidenziato il presidente di Confindustria Cultura Innocenzo Cipolletta. “La sua circolazione e fruizione va stimolata e agevolata attraverso politiche di sostegno al consumo culturale, ad esempio dando continuità a misure come la 18APP, estendere la carta docenti anche all’acquisto di prodotti musicali e audiovisivi nella loro versione fisica e digitale e sviluppare altri strumenti simili di sostegno per altre categorie più deboli, prevedere l’introduzione di un regime di detraibilità delle spese culturali e infine promuovere un regime Iva agevolato per tutti i prodotti culturali”. La richiesta, quindi, è quella di una maggiore “attenzione al mondo della cultura in virtù del ruolo che questa svolge per la crescita economica e sociale del Paese”, per il futuro delle nuove generazioni e dell’Italia tutta.
IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO PROMOSSO DA ARTLAB
Per parte sua, ArtLab. Territori, Cultura, Innovazione – piattaforma indipendente italiana dedicata all’innovazione delle politiche, dei programmi e delle pratiche culturali promossa nel 2006 da Fondazione Fitzcarraldo – ha proposto ai suoi partner e agli enti promotori con cui collabora la stesura del documento programmatico Cultura è futuro, presentato da Vincenzo Bellini e Rosa Maiello, che contiene “proposte di intervento prioritarie, urgenti e qualificanti” per garantire lo sviluppo del compartom sottolineando la necessità di un approccio sistemico e unitario che tenga conto degli impatti culturali, sociali ed economici dell’ecosistema culturale e creativo. Le proposte di intervento individuano cinque aree tematiche chiave: gli interventi normativi; gli investimenti; il lavoro; il riequilibrio territoriale; la creatività contemporanea.
Una volta chiuso il documento, ArtLab ha organizzato lo scorso 13 settembre un incontro speciale in vista delle consultazioni. Per la prima volta le principali organizzazioni di rappresentanza istituzionali e indipendenti del settore creativo e culturale hanno lavorato insieme per elaborare una visione di lungo periodo. Si sono confrontati Chiara Appendino, del Movimento 5 Stelle; Valentina Aprea, di Forza Italia; Lucia Borgonzoni, della Lega; Ilaria Cavo, di Noi Moderati; Nicola Fratoianni, di Sinistra / Verdi; Valentina Grippo, del Terzo Polo; Riccardo Magi, di Più Europa; Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia; e Roberto Rampi, del Partito Democratico. In seguito all’insediamento del nuovo governo, è previsto un secondo incontro sia in presenza sia online il prossimo 25 novembre, alle ore 16:30, per discutere con quali tempi e modalità si vorrà dare seguito agli impegni assunti.
– Giulia Giaume
https://www.confindustria.it/home
https://artlab.fitzcarraldo.it/it
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati