Libertà, dignità, identità: prima uscita ufficiale del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano
Ha posto l'accento sull'importanza di dare rilievo alla civiltà occidentale intesa come "polis, in cui i cittadini sono destinatari di diritti e doveri"
Libertà, dignità, identità: questo il programma per lo sviluppo della Cultura secondo il suo neo-ministro Gennaro Sangiuliano, alla sua prima uscita pubblica. Le parole ricevono ispirazione da un luogo che egli stesso svela essere stato a lui caro da bambino: il Museo MANN di Napoli, dove veniva “a far vagar la mente” e confrontare le opere con gli studi. Una volta diventato giornalista, riferisce di aver compreso ancor più l’importanza dei manufatti qui conservati come punto di riferimento di una civiltà occidentale intesa come “polis, in cui i cittadini sono destinatari di diritti e di doveri”, in cui comprendere “l’alto contenuto della storia occidentale” che attraverso secoli ha conquistato la libertà degli individui.
GENNARO SANGIULIANO E LA CULTURA OCCIDENTALE COME STORIA E RADICI
Dunque cultura come storia e radici, ma anche come fonte di “contaminazioni”. Alla domanda sulla sua progettualità per l’arte contemporanea, magari in dialogo con queste radici, il ministro svela di avere in mente una mostra sul Futurismo, foriero di una modernità consapevole dell’antico.
Diana Gianquitto
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