Domeniche gratis nei musei e in altri giorni. La classifica dei musei più visti senza pagare
Dopo le prime dichiarazioni sul “depauperamento” del valore dei musei a causa della loro gratuità, il Ministro della Cultura Sangiuliano ci ripensa e vuole estenderla ad altre date simbolo per l’Italia dopo il successo di pubblico della prima domenica free di novembre
Da “Sono assolutamente contrario ai musei gratis” a “le domeniche gratuite vanno assolutamente mantenute”. Nel giro di poco tempo, le dichiarazioni del Neoministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si sono radicalmente ammorbidite in direzione di una posizione oltranzista: qualche giorno fa, infatti, secondo il Ministro entrare gratis nei musei “depauperava” il loro valore, mentre ora ha deciso che la gratuità funziona e che anzi va estesa anche ad altre giornate, forte del successo di numeri di visitatori che ha riscosso la prima domenica gratuita di novembre.
SANGIULIANO: GRATIS NEI MUSEI LA DOMENICA E ANCHE IN DATE SIMBOLO PER L’ITALIA
Domenica 6 novembre, i musei e i parchi archeologici dello Stato aperti gratuitamente in tutta Italia sono stati letteralmente presi d’assalto, facendo registrare un trend positivo degli ultimi mesi e il ritorno ai livelli pre-pandemia per molti istituti su tutto il territorio nazionale. “Dati molto positivi che confermano che le domeniche gratuite vanno assolutamente mantenute”, ha ribadito Sangiuliano, “e che anzi possiamo pensare a delle altre giornate di gratuità in occasione di alcune date fondamentali per la storia della nostra Nazione come il 2 giugno o il 4 novembre”. Dunque, la misura introdotta nel 2014 dal suo predecessore, il dem Dario Franceschini, è destinata a rimanere e a subire un incremento, forte dell’attrattività che la gratuità genera nel pubblico, un investimento i cui benefici sono visibili a lungo termine.
I DATI DI AFFLUENZA NEI MUSEI STATALI ITALIANI DELLA PRIMA DOMENICA GRATIS DI NOVEMBRE
Per rendere chiara l’idea dell’efficacia delle giornate gratuite dei musei in termini numerici, ecco i dati definitivi raccolti relativi ai visitatori nei principali luoghi della cultura nella giornata di domenica 6 novembre: 23.404 Parco Archeologico del Colosseo; 21.817 Parco Archeologico di Pompei; 9.240 Galleria degli Uffizi; 8.932 Giardino di Boboli; 7.710 Reggia di Caserta; 7.649 Palazzo Reale di Napoli; 7.516 Villa Adriana e Villa d’Este; 7.234 Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo; 6.909 Palazzo Pitti; 6.050 Galleria dell’Accademia di Firenze; 5.307 Musei Reali di Torino; 4.899 Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma; 4.285 Museo Archeologico Nazionale di Napoli; 3.851 Parco archeologico di Ostia antica; 3.702 Parco Archeologico di Ercolano; 3.442 Museo di Capodimonte; 3.265 Palazzo Ducale di Mantova; 2.900 Musei del Bargello; 2.840 Gallerie nazionali di arte antica di Roma (2.259 sede di Palazzo Barberini; 581 sede di Palazzo Corsini); 2.602 Parco archeologico dei Campi Flegrei; 2.569 Pinacoteca Nazionale di Bologna; 2.530 Gallerie dell’Accademia di Venezia; 2.394 Pinacoteca di Brera; 2.293 Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia; 2.254 Castello di Miramare di Trieste (4.127 nel Parco storico); 2.199 Parco Archeologico di Paestum e Velia; 1.992 Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; 1.800 Galleria Borghese; 1.735 Complesso monumentale della Pilotta; 1.584 Museo del Cenacolo Vinciano; 1.481 Gallerie Estensi; 1.430 Rocca Demaniale di Gradara; 1.295 Villa della Regina, Torino; 1.214 Palazzo Carignano, Torino; 1.202 Museo nazionale etrusco di Villa Giulia; 1.167 Parco Archeologico dell’Appia antica; 1.130 Galleria Spada di Roma; 1.035 Galleria Nazionale delle Marche; 997 Museo archeologico nazionale di Taranto; 929 Palazzo Reale di Genova (+464 Palazzo Spinola); 906 Galleria Nazionale dell’Umbria.
Claudia Giraud
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